Transmission

Against Me! - Transgender Dysphoria Blues


 
Pollice su: Potresti scrivere interi saggi sull'importanza di Laura Jane Grace e della sua scelta di farsi completamente donna, su quanto ciò significhi per i transessuali all'interno della società e cultura moderne, su cosa potrebbe significare per la scena punk rock tradizionalmente patriarcale (e sorprendentemente intollerante), e su quanto la sua dichiarazione pubblica conti per tante persone in giro per il mondo. T.D.B. arriva un po' tardi per essere considerato una festa per il coming out di Laura, e ha tematicamente così tanti punti in comune con il suo predecessore White Crosses che considerarlo una nuova presa di coscienza per gli Against Me! è un'esagerazione; è un timbro splendido e importante per la musica rock, che convalida tutte le attenzioni e le previsioni che ha ottenuto. (da SputnikMusic)Pollice giù: La splendida voce della Grace e la sua performance viscerale e trascinante, ben sostenuta in particolare dal lavoro ritmico di un batterista esperto e discretamente tecnico come Atom Willard (ex-Rocket From The Crypt e Social Distortion), non sempre riesce riscattare il canovaccio di brani troppo spesso adagiati sulle convenzioni del classico hardcore melodico. (da Ondarock)Opinioni di cui si può far senza: Non riesco a comprendere le ragioni del plebiscito che s'è levato in Rete (Metacritic, AOTY) a favore di questo (sesto) disco degli Against Me!, band statunitense attiva da una ventina d'anni, non riesco a comprendere, dicevo, se non rifacendomi all'extratesto costituito dalla dichiarazione pubblica del leader e cantante del gruppo - già Tom Gabel, ora Laura Jane Grace - di voler cambiare genere sessuale, scelta (rispettabilissima) di cui quest'album è diventato manifesto sonoro. In questo senso, mi pare che l'incipit della recensione di Sputnikmusic, tradotto qui sopra, la dica piuttosto lunga. Per quanto i testi possano essere onesti e duri, è la parte musicale a lasciarmi del tutto indifferente e ad inficiare la bontà del lavoro: un punk-rock dei più bolsi, ripetitivo, noiosamente muscolare, scontato, privo di fantasia, pedissequamente aderente al canone, che rende tutto quanto didascalico.