Transmission

Best of 2014: Christian Loeffler - Young Alaska


 Sul significato del titolo 'Young Alaska': (da qui)Non c'è una vera e propria storia dietro di esso, è da intendersi più come una fotografia. Questo tipo di musica continua a sembrarmi giovane, forse perché non sono mai stato un fan super entusiasta della musica elettronica. Intendo dire che, pur adorando un sacco di musicisti elettronici, non è un mondo che seguo veramente. E' piuttosto qualcosa che vorrei scoprire, e questa collezione di canzoni è il tentativo di trovare una mia via all'interno di questo mondo.Circa l'uso delle registrazioni sul campo (o 'field recording'): (da qui)Perlopiù non registro un solo tipo di suono, ma cerco di catturare un'intera scena. Metto il microfono da qualche parte, per esempio in una foresta mentre sta piovendo. Colgo il bel suono della pioggia che cade sulle foglie, il vento che muove gli alberi, e così ho già molto materiale a disposizione. Mentre sto registrando, mi muovo lì attorno e utilizzo oggetti diversi per creare altri suoni. Spesso uso le mie chiavi e un piccolo xilofono. Lo xilofono, in particolare, suona splendidamente se registrato in background.Che significa fare musica: (qui)Penso che su tutto spicchi la malinconia. Non so perché, ma sono abbastanza certo che da me non avrete mai canzoni dal suono felice. 
 Christian Loeffler è un musicista tedesco di circa trent'anni, vive in una cittadina vicina al mare, dalle parti di Rostock, e Young Alaska è il suo secondo album (il primo fu A Forest, nel 2012), etichettato come techno, ambient, chill wave (e altro ancora). Pubblica per Ki Records, minuscola etichetta di cui è anche co-fondatore.(una cosa divertente che non farò mai più: la classifica dei miei dischi preferiti per il 2014)