Transmission

Avi Buffalo - Avi Buffalo (2010)


 Giù, giù il cappello davanti al talento più puro. Si può avere diciannove anni e sfornare un disco come questo? La risposta è Avigdor Zahner-Isenberg, leader di questa band di ragazzini californiani (tutti intorno ai diciannove, Arin Fazio -basso-, Sheridan Riley -batteria-, Rebecca Coleman -piano, voce-), genietto che ha sfregato la lampada e prodotto un esordio (un esordio!) di tale fulgore. Mi accorgo di dover mettere la sordina alle iperboli: ecco, innestata.Ieri ero in autostrada, avevo il loro cd nello stereo della macchina mentre il sole si faceva largo dopo giorni di pioggia orrenda; suonava fortissimo (e cantavo fortissimo) what's in it for (vedi video a piè pagina: merita!), che è senza tema la canzone easy-pop più bella di quest'anno. Terminare What's in it for e precipitare nel jingle jangle byrdsiano di Coaxed è stato tutt'uno.La loro musica sa essere soffice, morbida e nello stesso tempo trattenere una ruvidezza, un impeto che non libera praticamente mai; forse solo, a tratti, nel penultimo brano dell'album, Remember Last Time, passeggiata elettrica di sette minuti. Avi Buffalo è musica che racchiude in sé la forza della tradizione, la trattiene e poi sprigiona profumi di novità, come solo i grandi dischi rock sanno fare: raccogliere il meglio dal passato, rielaborarlo, farlo risuonare in ogni nota, in ogni piega e allo stesso tempo restituirlo nuovo e fragrante, spiazzante e pulito. Ogni canzone suona necessaria, nessun particolare fuori posto, trame curatissime, ricercate, che fanno fare sì sì con la testa mentre le si ascolta e a ogni ascolto mostrano nuovi dettagli. La voce di Avigdor, quasi sempre in falsetto, è l'elemento che, lungi da stucchevolezze, conferisce il tocco finale. Uno dei più bei dischi dell'anno. Verrebbe voglia, ne avessi il tempo, di commentare canzone per canzone, i testi, ogni dettaglio, il modo in cui le note si incastrano con la voce, quel modo che fa dire, accipicchia, ma questo è proprio un (iperbole mode off).Se non si perderanno chissà dove, sono destinati a fare cose grandi: segnatevi il loro nome.Gradimento: 8SitoMyspaceIndie-RockIndie for bunniesPitchforkNMERootsHighwayUnder the RadarOndarock