Tra parentesi

Post N° 104


Era l’alba quando si svegliò, il sole appena sorto colorava l’erba di rosa. Sapeva che non lo avrebbe trovato accanto a sé, ma si girò ugualmente intorno a cercarlo. Ovviamente non c’era. Se n’era andato. Socchiudendo gli occhi sorrise….come poteva pensare che quel leone sarebbe rimasto accanto a lei, era già molto se non l’aveva sbranata la sera prima. Però…quando parlavano insieme del sole e della luna, del vento e dell’erba tutto sembrava così semplice, e l’aria diventava più facile da respirare, e l’acqua più buona da bere e il dolore più facile da sopportare. Se n’era andato, chissà dove, forse era tornato dal suo cucciolo come la prima volta, o forse si era solo allontanato per un momento ed era diventato preda dei cacciatori. L’idea le fece salire un nodo alla gola… soprattutto il pensiero che in quel caso non l’avrebbe mai saputo. Facendo forza sulle gambe provò a rialzarsi, la ferita faceva ancora molto male ma per fortuna non sanguinava più. Provò a camminare. Difficile….il dolore era acuto, ma aveva sete doveva almeno arrivare all’acqua per bere. Piano piano si muoveva….a piccoli passi, accompagnata dai raggi del sole che la sorreggevano scaldandola, perché aveva freddo, molto freddo. Bevendo alla sorgente pensò di nuovo al leone, alla prima volta che si erano incontrati lì; non si udiva nessun fruscio tra l’erba, nessun rumore che potesse darle la speranza che il suo amico fosse tornato. Alzò la testa e guardò il sole, splendido nel primo mattino.