Da Bruco a Farfalla

Frammenti di un'estate2


                                       Tutto cominciò come un gioco, un diabolico gioco. In una sera d’estate, priva di magia e di fantasia, Ellie incrocia l’uomo che le avrebbe distrutto il suo equilibrio psichico, che l’avrebbe accompagnata pian piano giù all’inferno.     Il suo demone aveva l’aspetto, ovviamente, di un angelo: occhi castani, capelli brizzolati, sguardo ammaliante, sorriso smagliante. L’istinto consigliò ad Ellie di scappa  re subito ma, la curiosità e la vanità la  costrinsero a conti nuare il gioco. Iniziò un periodo  ricco di complicità, di paroline sussurrate, di messaggini maliziosi, di telefonate notturne che portò Ellie  quasi sull’orlo della pazzia, poiché ella non voleva andare fino in fondo e vedere dove conduceva quel gioco, ma fu trascinata egualmente in questo vortice di follia, a metà tra la coscienza e l’incoscienza. Mille domande nella sua mente, domande a cui non riusciva a dare risposta,  ma al punto dove era arrivata, oramai, non voleva e non poteva tirarsi indietro, doveva arrivare fino in fondo. Per Ellie era come una sfida, presa da una spirale di follia, di pura follia che la trascinava sempre più giù. Giorno dopo giorno le cose precipitavano sempre più verso le tenebre, l’oscurità, la sua anima era sempre più confusa, i sentimenti che erano chiusi nel suo cuore avevano trovato il modo di uscire e adesso si sentiva molto fragile.