Da Bruco a Farfalla

Frammenti di un'estate3


                                            La sua vulnerabilità le offuscò cuore e cervello: Ellie confuse quell’attrazione  con l’amore e si tuffò nel mare della passione  in balia dei suoi sentimenti  repressi e soffocati. Conobbe il piacere fisico amplificato dai sensi di colpa e dal desiderio di riscatto e di ribellione. Si lasciò andare, ebbe la sua prima notte insieme. Tutto le era familiare: il suo profumo, il suo sapore, la sua pelle. Donò il suo corpo a lui infinite volte, trovando un’estasi duratura e continua. Era un fare sesso dolce, non aggressivo ma avvolgente, quasi una ricerca di un’oasi o un luogo caldo nel quale perdersi, per trovare sollievo,per lenire le ferite della vita. Ellie quella notte desiderava non solo regalare e regalarsi  piacere ma soprattutto trovare pace. L’amore le appariva come l’unica terapia per guarire tutti i suoi dolori, le sue ansie. Vana speranza!!! I postumi di quell’amplesso sono ancora tutti incisi sulla sua pelle, nel suo cuore. Ben presto si rese conto che il suo “Don Chisciotte” altro non era che un viscido serpente, un escremento umano, un sottoprodotto socialmente inutile.