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Un blog creato da SunnySmiling il 13/10/2006

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Percorsi, Cammini & Sentieri

 
 

IL TUO SORRISO

P. Neruda

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l' aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l' acqua che d' improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d' argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d' aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell' ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d' improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perchè il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d' autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell' isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l' aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perchè io ne morrei
.

 

...E ALTRI...

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L'olfatto: la quarta via...

Post n°44 pubblicato il 16 Marzo 2007 da SunnySmiling

Settimane di Primavera.
Milano profumava ieri sera.
Pazzesco pensare che Milano profumi... ma era cosi'.

Aprendo le finestre su Piazza Leonardo, al pomeriggio, il profumo del prato appena tagliato ha riempito d'un tratto la mia stanza; quell'odore umido, pregnante, vivo dell'erba falciata...

Passando davanti al Parco di Porta Venezia l'aria si permeava improvvisamente del profumo dei primi alberi in fiore... i suoni delle risate, delle ruote, dei passi di corsa, delle grida dei bambini contribuivano, tramite uno strano gioco sinestesico, a rafforzare questa percezione di rinata vitalita'.

Anche in centro, in piazza duomo, come se l'aria si fosse fatta piu' leggera e rarefatta, piu' 'capiente', con l'arrivo della primavera, le fragranze sembravano essersi moltiplicate, chiarite e filtrate...

Alla sera, attraversando la strada, il riaffermarsi delle basse temperature rendeva gli odori di nuovo pungenti, distinti... 'aperti'.

La PNL (programmazione neurolinguistica) tende a classificare le persone in visive, cinestesiche e uditive, a seconda di quale sia il loro canale sensoriale privilegiato. Ok, esistono anche forme miste (in effetti fatico a stabilire se sono piu' uditiva o cinestesica... mah...) pero'... scusate, e il bistrattato olfatto che fine ha fatto?? Perche' se proprio dovessi etichettarmi, io sarei decisamente un' "olfattiva"! E mica mi accontento di piazzare l'olfatto in mezzo a una varieta' indistinta di sensazione cinestesiche!

E' forse meno importante? meno 'sociale', come senso?

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Un odore sgradevole e' in grado di alterare completamente il mio umore: posso diventare insofferente, aggressiva, distante, cosi' come posso addolcirmi, rasserenarmi, acquietarmi... 

Il profumo di una persona puo' interessarmi, eccitarmi o infastidirmi, determinando in buona parte il proseguimento del nostro incontro...

Respirare una fragranza nota puo' afferrarmi e trascinarmi improvvisamente indietro a ricordi lontani, sfumati, magari non destinati ad assumere contorni piu' definiti... Gli odori si imprimono nella mia memoria e scandiscono sequenze del mio cammino, senza che ne abbia consapevolezza...

I profumi alterano persino il mio stato fisico: mi attivano, rinvigoriscono, sostengono oppure mi fiaccano, rarefacendo le forze, prosciugando ogni vigore...

Recentemente ho letto di una ricerca sul ruolo dei profumi nel conslidamento dell'apprendimento. E' il primo studio sperimentalmente solido sulla 'psicologia olfattiva'.

Perche' questo senso e' cosi' bistrattato? Un senso cosi' potente, cosi' ancestrale, viscerale, cosi' VITALE per le specie animali. Tra cui gli esseri umani... ma pare che gli odori non siano piu' cosi' importanti, per noi, da arrivare alla soglia della coscienza. Passano, ci segnano, ma senza che ce ne rendiamo conto... Mentre se ascoltiamo una bella musica o vediamo un manifesto osceno reagiamo consapevolmente, ai profumi difficilmente concediamo uno spazio piu' che subliminale...

Oppure e' solo una mia impressione? Cosa vi da' un profumo? Che importanza ha per voi questa 'quarta via'? ;)

R.

 
 
 
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