Travelling Miles

andare e venire...


Quanto e' difficile andare e venire...Andarsene da Milano        dall'autonomia, dalla responsabilita', dal presente che e' anche futuro, per tornare a Pavia      nella limitazione, nella corresponsabilita', nel presente che e' anche passatoE poi ripartire da Pavia     dal nido, dal familiare, dalle opportunita' conosciute, dai cicli notiper ritornare a Milano     nel vuoto, nel personale, nelle mare delle opportunita' sconosciute, in cicli ignotiCapita che non mi va di scendere. Sto bene a Milano, sto bene a fare le mie cose da sola, a decidere per me stessa, a organizzarmi in funzione dei miei ritmi e dei miei impegni. Non mi va di tornare in mezzo alle tensioni, ai rancori, alla rabbia; non mi va di tornare a dovermi regolare in funzione di altre 4 persone; non mi va di dovermi ritrovare a spiegare, a confrontarmi, a discutere di questioni gia' affrontate, gia' risolte, ma ancora da rivangare...Poi capita che mi ritrovo a guardare dalla finestra della mia stanza il verde dei campi... a sentire l'abbaiare del cane alla sera, e a svegliarmi col sole dai vetri al mattino...    .... capita che non so che fare e decido di fare 500m e raggiungere il parco a piedi, magari con la chitarra, magari per una corsetta, magari solo per sdraiarmi sul prato...              .... capita che sono triste e mi metto al pianoforte, tiro fuori vecchis partiti e mi accompagno mentre canto, senza preoccuparmi di inquilini e coinquilini...     .... capita che posso cenare fuori con amici, o fare un giro in centro, o semplicemente trascorrere un pomeriggio con N. come ne abbiamo trascorsi tanti, la scorsa estate....E cosi' di tornare a Milano, non mi va piu'......di tornare a stare da sola, non mi va piu'.......di tornare a stare nell'ombra dei grattacieli, non mi va piu'......di perdermi paesaggi / profumi / colori / rumori familiari, che mi danno radici, mi danno sostegno, mi danno sostanza, non mi va piu'......di buttarmi a capofitto nel lavoro, nel presente, nel futuro, non mi va piu'...Rimando l'orario della partenza, torno di malavoglia, con lo stomaco stretto... salgo le scale con la gola asciutta, poso il sacco della spesa davanti alla porta di ingresso, giro due volte la chiave nella toppa, apro la porta di casa.........suspence....Chi c'e' chi non c'e'?....In che condizioni trovero' l'appartamento?....Che effetto mi fara' entrare nella stanza buia, con le tapparelle abbassate?...Entro di corsa, Sistemo le mie cose,Attacco il pc alla linea, cerco contatto col mondo conosciuto...Lentamente il fiato rallenta,riprende spazio al serenita'.Sono a casa.Posso finire di lavorare in pace.Domani andro' da B. a mangiare.In settimana magari staro' una sera da N.... e sabato saro' di nuovo a Pavia...