Incontrarsi Trentino

infatti sto seriamente meditando di scambiare la mia automobile con un triciclo...

da L'Adige 24/01/2006 L'emergenza per le polveri sottili è rientrata, ma non rientrano le proteste dei cittadini. È infatti revocato - a Riva ed Arco - lo stop alle auto ante euro 2, ma resta il divieto di circolazione nelle strade comunali per i veicoli pre euro 1 nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì fino al 31 marzo. Misure che sempre più cittadini considerano assolutamente inutili oltre che «punitivi» rispetto a chi non può permettersi una fiammante euro 4. E questo nonostante l'assessore all'ambiente di Riva del Garda, Paolo Matteotti, dichiari: «I nostri provvedimenti, più rigidi del resto del Trentino, sono stati perlopiù compresi, la popolazione ha tenuto un comportamento abbastanza corretto e le contravvenzioni elevate sono state davvero poche». Da Riva, Efrem Fava manifesta innanzitutto piena solidarietà con i 50 firmatari della lettera (da noi pubblicata ieri, ndr) di Ennio Zucchellini, che aveva definito il blocco dei veicoli ante euro 2 una sorta di «rottamazione strisciante», senza nemmeno il conforto di un indennizzo («bollo, revisione e il resto si pagano!»). «Questi cosiddetti provvedimenti anti inquinamento non servono assolutamente a nulla: basta guardare i risultati», scrive Fava e aggiunge: «Mi sembrano un tentativo di salvarsi la faccia di fronte all'opinione pubblica, senza minimamente incidere sulle vera cause del fenomeno. Se non bastassero le altre considerazioni, si pensi alle "deroghe" adottate anche recentemente in occasione di Exporivaschuh. Evidentemente gli affari vengono prima della salute dei cittadini. Vi dice niente il fatto che i provvedimenti di blocco del traffico vengano presi regolarmente alla chiusura dei mercatini di Natale?». Ultima amara considerazione: «Dal sito dell'Appa emerge che la qualità dell'aria nel giugno del 2005 era "scadente" non solo a Riva, ma anche a Rovereto, Trento, Borgo e San Michele. Risulta che qualche provvedimento sia stato preso durante l'estate per tutelare la salute dei cittadini dall'inquinamento?». Si definisce invece autoironicamente un «inquinatore veronese» Stefano Testa, bloccato fra Riva ed Arco dai cartelli anti euro 1. «W la qualità dell'aria e W l'ecologia» si consola incamminandosi a piedi, salvo poi vedersi «sfrecciare accanto decine macchinoni» che, evidentemente, inquinano molto meno della sua Audi non ancora sostituita perché usata solo per poche migliaia di km all'anno. Finale con frecciata: «Probabilmente gli assessori di qui sono solo ecologisti di facciata quando bloccano qualche decina di auto (esclusi autorizzati!) per salvare la coscienza e non perdere i voti della maggioranza, quella di coloro che, ecologisti veri, cambiano la macchina ogni due anni o poco di più. Così si fa!». E il sindacalista Mario Prandi arriva addirittura a formulare «La preghiera del pensionato», nella quale - dopo avere enumerato varie opzioni tecniche per ridurre l'inquinamento dell'aria (bus elettrici, filtri antiparticolato, vecchie caldaie a gasolio da sostituire etc) - ricorda che alla fine gli «eletti dal popolo» preferiscono bloccare gli ante euro 2: «Si scontentano meno elettori e l'assessore all'ambiente centra il suo obiettivo di apparire sulla stampa a giorni alterni».