chi l'ha inventato? risposta: uno sfigato che non sapeva cosa faceva, poi la sua donna l'ha piantato e ha capito.. ma era troppo tardi, ora vende frittelle a Central Park
origini storiche
I LUPERCALI
Gli antichi romani erano un popolo di contadini e pastori: piante e animali avevano un'importanza fondamentale presso le loro comunità. Gran parte delle divinità romane infatti avevano il compito di favorire ora il raccolto, ora la semina, ora la tosatura e così via di seguito.
Le celebrazioni in onore degli dei, quindi, si svolgevano in periodi legati ai ritmi della
terra e della vita agricola, per propiziare ora quello ora questo evento.
Il 15 febbraio, a Roma venivano inaugurati i "Lupercali", le festività in onore del Dio Luperco. Secondo la tradizione, egli sorvegliava le greggi e le proteggeva dall'assalto dei lupi.
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Alcune leggende
L'amore sublime:
Un centurione romano pagano di nome Sabino s'innamorò di Serapia, una giovane cristiana di Terni. Egli si recò dai suoi genitori, per chiederla in sposa, ma loro rifiutarono a causa della sua religione. Serapia, a sua volta innamorata del giovane romano, lo invitò a recarsi da Valentino. Sabino seguì i suggerimenti dell'amata e ricevette il battesimo dal Santo. Fu allora che Serapia si ammalò di tubercolosi. I giorni passavano e la giovane non migliorava; fu deciso quindi di chiamare Valentino al suo capezzale. Sabino pregò il Santo, dicendogli che non avrebbe potuto vivere senza la sua compagna. Accogliendo la disperazione del giovane, Valentino levò le sue preghiere al Signore, ed i due giovani lasciarono la vita terrena, per vivere insieme nell'eternità.
La rosa della riconciliazione:
Passeggiando per il suo giardino, Valentino un giorno udì due fidanzati litigare. Invitando i due ragazzi alla ragione, egli porse loro una rosa affinché la stringessero facendo attenzione a non pungersi con le spine e pregando perché il loro amore fosse eterno. I due giovani si riconciliarono immediatamente e dopo non molto tempo, si recarono nuovamente dal Santo per celebrare il matrimonio ed invocare la sua benedizione.
I bambini:
Il giardino della casa di San Valentino era un luogo di gioia ed amore, dove spesso gli abitanti della città di Terni si recavano, per ricevere i preziosi consigli del santo.
Particolari ed abituali frequentatori del giardino erano i bambini della zona, che lì si recavano per giocare. Valentino, rallegrandosi della loro spensieratezza e della loro purezza, spesso si fermava ad osservarli, soprattutto per essere certo che non corressero pericolo alcuno.
Quando il sole iniziava a tramontare, egli si recava tra loro e a ciascuno regalava un fiore, che i bambini avrebbero dovuto portare alle loro mamme. Un piccolo stratagemma, per essere certo che i fanciulli si dirigessero subito a casa, senza far troppo tardi!
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