La mattina stende il suo velo bianco. Inafferrabile e candida dimenticanza. L’evanescenza di ogni risveglio. Mentre ogni pensiero. Dondola sul bilico della non coscienza. Prendo le parole con incauta noncuranza. Le allineo per abitudine e le respiro. Fino a che ogni singola parola, perde il suo significato. Acquistandone di nuovi. Sfrondo e rimescolo. Parole e pensieri. Nel silenzioso caos che mi circonda. Nell’imperfetto vivere. Che pulsa sottile, tra la pelle e il cuore. C’è odore di cannella. Ovunque. E sembra quasi Natale. Ma lontanissimo da qui.
E' quasi Natale
La mattina stende il suo velo bianco. Inafferrabile e candida dimenticanza. L’evanescenza di ogni risveglio. Mentre ogni pensiero. Dondola sul bilico della non coscienza. Prendo le parole con incauta noncuranza. Le allineo per abitudine e le respiro. Fino a che ogni singola parola, perde il suo significato. Acquistandone di nuovi. Sfrondo e rimescolo. Parole e pensieri. Nel silenzioso caos che mi circonda. Nell’imperfetto vivere. Che pulsa sottile, tra la pelle e il cuore. C’è odore di cannella. Ovunque. E sembra quasi Natale. Ma lontanissimo da qui.