Gli ultimi anni
La statua dedicata a Freddie Mercury a MontreuxNel
1987, aveva ormai abbandonato la sua vita ricca di eccessi. Difatti non partecipò più a concerti live, dicendo che un uomo di 40 anni non poteva saltare con una calzamaglia indosso, non volendo dichiarare pubblicamente di avere l'
AIDS; alcune testate scandalistiche cominciavano a sospettare che qualcosa non andasse.Si fecero sempre più rare le apparizioni pubbliche, ed egli visse sempre più nella sua villa a
Kensington. Freddie nascose il terribile segreto della sua malattia anche agli altri membri dei Queen, per evitare che si potessero preoccupare per lui, impedendogli di cantare.Il canto, infatti, era la cosa che più gli dava sollievo, e così dall'Inghilterra si trasferì in
Svizzera a
Montreux, dove acquistò una villa sul lago, nella quale incise alcune tra le più intense canzoni dei
Queen. Cantò quasi fino alla fine, fece l'impossibile per i suoi fan, spesso, facendosi pregare di smettere dagli altri componenti del gruppo, ma la musica e l'amore della gente erano le cose più importanti per lui. Memorabile la sua ultima apparizione in pubblico nel video della canzone "These are the days of our lives" del suo ultimo album Innuendo: Freddie appare in uno stato a dir poco pietoso: è molto dimagrito, ha le occhiaie, veste elegante e non porta più i suoi celebri baffi.Rientrò in
Inghilterra pochi mesi prima della fine, per stare vicino ai suoi cari. Solo 24 ore prima dell'annuncio della sua morte era stato diffuso un comunicato stampa con l'ammissione di avere l'
AIDS:
«Desidero confermare che sono risultato
sieropositivo, ho l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento allo scopo di proteggere la privacy di quanti mi stanno intorno. Tuttavia, è arrivato il momento che i miei amici e i miei fans in tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai miei dottori e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia.»Il sipario cala alle 18:48 di
domenica 24 novembre 1991. Morì nella sua casa ed il suo corpo, cremato, è conservato dalla famiglia (un'altra tesi ritiene le ceneri disperse nel
lago di Ginevra, davanti alla "sua"
Montreux). Il suo funerale ebbe luogo in forma privata secondo le
usanze zoroastriane.[
modifica] CommemorazioniIl
20 aprile 1992 a
Londra si tiene il
Freddie Mercury Tribute Concert. Freddie Mercury è ricordato a
Montreux con una statua in bronzo che si affaccia sul lago. Ogni anno, dal
2003, in
settembre, nella cittadina svizzera ha luogo il Freddie Mercury Memorial Day: centinaia di fan possono prendere diretto contatto con gli ambienti che furono di Mercury e compagni durante il lungo soggiorno svizzero, dalla famosissima "Duckhouse" (la casetta sul lago della copertina di
Made In Heaven), ai
Mountain Studios dove i
Queen diedero vita a diversi progetti.Il
16 novembre 1992 esce a quasi un anno dalla sua morte il
The Freddie Mercury Album, una raccolta delle sue canzoni più famose da singolo, come
Living On My Own,
Barcelona con
Montserrat Caballé e
The Great Pretender.Nel
2000 esce il
Freddie Mercury Solo Collection, un box-set contenente 10
CD (
Mr. Bad Guy, Barcelona, The Great Pretender più altri CD con sessioni di canzoni mai rilasciate ufficialmente) e 2
DVD: The Untold Story e The Video Collection; il primo è un documentario sulla vita di Freddie, il secondo è una raccolta dei suoi video.Il
4 settembre 2006 viene rilasciata la più grande raccolta mai fatta in sua memoria:
Lover of Life, Singer of Songs - The Very Best of Freddie Mercury Solo, 2
CD e 2
DVD per onorare quello che sarebbe stato il 60° compleanno dell'indimenticato frontman dei
Queen.[
modifica] CuriositàSul
lungomare di
Stone Town, sua città natale, sull'isola di
Zanzibar, si trova anche un ristorante battezzato in suo onore, il Mercury's. Freddie non ha mai preso la patente. Nonostante le straordinarie doti vocali, Freddie non ha mai preso lezioni di canto. Freddie nella canzone Barcelona ha superato con la voce il soprano