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Blog dedicato al più grande cantante di tutti i tempi:Freddie Mercury

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Post n°5 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da PUMA95

In quegli anni era di moda apparire trascurati ricorda Brian. I musicisti salivano sul palco, abbassavano la testa e suonavano senza mai guardare il pubblico; noi reagivamo a quella tendenza, abbiamo sempre voluto che ogni concerto fosse per gli spettatori un evento indimenticabile e abbiamo sempre cercato di dare tutto di noi stessi per farli divertire". In questo periodo Freddie conclude ogni concerto lanciando rose dal palco o brindando con champagne e dialoga molto con il pubblico, che intona l'inno britannico God Save The Queen al termine delle esibizioni: un rito che durerà anni.

L'esordio dei Queen nel mondo rock è quindi caratterizzato da diverse componenti. Va sottolineato che il materiale dell'album QUEEN era già superato al momento della pubblicazione, in quanto frutto del lavoro di alcuni anni prima e basato prevalentemente su pezzi composti nel corso delle rispettive esperienze giovanili. Brian rammenta il disappunto della band: Il nostro primo disco ci appariva già fuori moda. Erano successe molte cose: per esempio era esploso David Bowie, che era della nostra generazione e ce l'aveva fatta, e ci preoccupavamo che sembrasse che noi ci fossimo accodati, mentre eravamo glam rockers già da molto tempo." Emergono pero' anche certezze su cui i Queen costruiscono il proprio successo. Nonostante siano un gruppo esordiente sono seguiti da un pubblico numeroso e affezionato e sono capaci di straordinarie prestazioni dal vivo. Hanno inoltre già pronti i pezzi del nuovo album, tra i quali Seven Seas Of Rhye, lanciato con un'apparizione al prestigioso show televisivo "Top Of The Pops", e sono animati da grande determinazione oltre che da una professionalità che stupisce tutti; curano da soli la propria immagine in ogni dettaglio, indossando soprattutto gli eccentrici abiti disegnati per loro da Zandra Rhodes, stilista del gruppo per molti anni, e si occupano della grafica degli album e dell'impianto luci dei concerti. il logo del gruppo, basato sui segni zodiacali dei componenti, è stato disegnato da Freddie Mercury.
Il 5 marzo 1974 Seven Seas Of Rhye entra nella classifica britannica al 45' posto. Tre giorni dopo viene pubblicato QUEEN II, che raggiungerà la 35' posizione: album complesso, ambizioso, enigmatico, è il manifesto definitivo di quello che i Queen dei primi anni rappresentano dal punto di vista musicale ed è importante per l'immagine che propone del gruppo. Brian May dichiarava: `Per me QUEEN II rappresenta il tipo di musica che ho sempre sognato di suonare; cercavamo un sound intenso che fosse davvero qualcosa di nuovo e abbiamo voluto spingere al massimo le tecniche di studio, in cerca di nuovi orizzonti per una rock band". Anche i testi riflettono la presenza di un preciso progetto artistico: il tema dei bianco e nero, nato ai tempi del primo album, diventa dominante; QUFEN II si basa infatti sul contrasto tra un "lato nero", composto di brani scritti da Freddie Mercury; e un 'lato bianco" firmato da Brian May, con l'aggiunta di un pezzo di Roger Taylor. il dualismo tra l'anima bianca e l'anima nera del gruppo è esemplificato dalla contrapposizione di IVhite Queen, poetica storia d'amore, e di The March Qf The Black Queen, inquietante e multiforme brano sulla conversione alle forze del male, in cui sono presenti richiami alle tradizioni orientali e mistiche che hanno sempre affascinato Freddie Mercury. I suoi testi in particolare risultano enigmatici e contorti, anche perché Freddie si è sempre rifiutato di spiegarne origine e significato, sostenendo che, l'interpretazione che ogni ascoltatore riesce a dare è quella giusta. Le storie fantastiche raccontate da Brian May traggono invece spunti dalla mitologia anglosassone e soprattutto dalle opere di I.R.R. Tolkien, medievalista, filologo e autore della celebre trilogia Il signore degli anelli, fonte d'ispirazione per molti gruppi, dai Marillion ai Led Zeppelin.
I primi due brani, Procession e Father to Son, introducono un racconto sulla eterna lotta tra il bene e il male, che si svolge sotto forma di battaglie (Ogre Battle), amori contrastati (Nevermore) e conflitti tra potenze oscure (Seven Seas Of Rhye) che risulta incentrato sulla compresenza nell'uomo delle forze opposte e sulla ricerca della propria via e della propria regina e amante. The Fairy Fellers Master Stroke esula dal tema: pur rimanendo in ambito fantasy, è frutto di una differente operazione artistica. All'apparenza un elenco disordinato di strampalate figure, il testo rappresenta invece una precisa descrizione dei personaggi dell'omonimo quadro del visionario pittore inglese Richard Dadd, tuttora esposto alla Tate Gallery di Londra, raffigurante un incontro di abitanti del regno delle fate. La copertina e la grafica dell'album, curate da Mick Rock e basate su una foto di Marlene Dietrich, propongono un’ immagine ambigua e raffinata di Freddie Mercury che è passata alla storia ed è diventata simbolo del gruppo, fino a essere sostituita dall'apparizione al 'Live Aid" negli anni '80, che ha segnato una svolta radicale consacrando Freddie come sex symbol.
Subito dopo la pubblicazione dell'album, come d'abitudine, i Queen partono per un lungo tour britannico nel corso del quale QUEEN II raggiunge il 7 posto in classifica mentre anche QUEEN entra in 45' posizione. Nell'aprile dello stesso amo i quattro attraversano l'Atlantico alla conquista dell'America, di nuovo in compagnia dei Mott The Hoople e, in alcune date, degli Aerosmith di Steven Tyler e Joe Perry. La tournée si interrompe improvvisamente dopo meno di m mese a causa dei ricovero di May in ospedale per una grave forma di epatite.I sogni di gloria terminano con un risveglio drammatico, soprattutto per Brian che attraversa una grave crisi sentendosi in qualche modo responsabile di un eventuale fallimento del gruppo dovuto alla lunga sosta forzata. Freddie, Roger e John, che non hanno mai pensato di sostituire Brian, impiegano il tempo per registrare nuove canzoni, sulle quali aggiungere in seguito le parti di chitarra e i cori, mentre Brian in ospedale compone testi, alcuni dei quali, come Now I'm Here sull'esperienza del tour americano, risulteranno tra i maggiori successi del gruppo. Nel settembre 1974 i Queen vengono premiati da una sosia della regina d'Inghilterra con il disco d'argento per la vendita di 100. 000 pezzi di QUEEN II.


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La consacrazione definitiva arriva con la pubblicazione di Killer Queen/Flick Of The Wrist, una perla nel contesto glam e un esempio perfetto dello stile del gruppo: il singolo entra direttamente al 5 posto in classifica, per raggiungere poi il 2 e viene nominato miglior singolo dell'anno dalla stampa specializzata. "La gente si aspettava da noi un po' di musica energica, un po' di hard rock dichiarò Freddie Mercury, "e invece noi abbiamo fatto questo pezzo che nessuno avrebbe mai immaginato, e abbiamo dato ai fans un po' del nostro art rock. Sull'onda del loro primo hit, in ottobre viene pubblicato SHEER HEART ATTACK e per promuoverlo i Queen si esibiscono per due serate di tutto esaurito al Rainbow Theatre di Londra che li consacrano definitivamente come star. Il nuovo album non è più basato sul binomio May,Mercury ma contiene preziosi contributi di Roger e John; non ha una particolare linea tematica ma è considerato un classico del rock, fonte d'ispirazione per numerosi gruppi degli anni '80 e '90, dagli Extreme di Nuno Bettencourt ai Metallica, i quali hanno anche reinterpretato Storie Cold Grazy, brano precursore dell'heavy metal. Il lavoro di chitarra di Brian May, che trova ampio spazio in brani come Brighton Rock e Now l'm Here, è stato materia di studio per tutti i grandi chitarristi dei tempi recenti, da ]ce Satriani a Eddie Van Halen a Steve Vai, e ha riscosso l'ammirazione di tutti i protagonisti della sua generazione, da joe WaIsh a leff Beck e a Eric Clapton, inserendolo tra i migliori solisti del mondo. SHEER HEART ATTACK raggiunge il 2' posto in Gran Bretagna e apre ai Queen le porte degli Stati Uniti, dove raggiunge la 12' posizione in classifica.
Il 1975 segna l'inizio di m grande amore tra i Queen e il Giappone; al suo arrivo all'acroporto di Tokyo in occasione della prima tournée nella terra del Sol Levante la band viene accolta da una folla di più di 3.000 fans in delirio. Il "japan Tour '75" è contrassegnato dal fenomeno di una "Queen mania" degna dei Reatles e da allora si instaura un rapporto molto profondo con il popolo giapponese; Freddie, in particolare, resta affascinato dalla cultura orientale e ispirandosi a essa imposta un nuovo look che verrà mantenuto per alcuni anni, fino alla svolta «macho" della fine degli anni '70.
Nell'estate del 1975 il gruppo comincia a lavorare al nuovo album. portandosi sulle spalle il peso di un tour molto impegnativo, parzialmente annullato a causa di problemi alla gola accusati da Freddie e di controversie relative alla risoluzione del rapporto con la Trident. I Queen firmano un nuovo contratto con la EMI. Felici di essersi lasciati alle spalle un manager come Jack Nelson, cui dedicano la canzone invettiva Death On Two legs, entrano in studio molto motivati, convinti di avere le potenzialità per conquistare il mondo del rock. Da queste premesse si sviluppa e prende forma A NIGHT AT THE OPERA, album complesso e tra i più costosi mai realizzati fino ad allora. La grande energia dei quattro e soprattutto la voglia di Brian di sperimentare nuovi suoni e complesse orchestrazioni danno vita a pezzi che combinano in modo equilibrato grandeur ed epicità. In brani come Good Gompany, Seaside Rendezvous e Lazing On A Sunday Afternoon, ispirati anche nei testi ad atmosfere anni '20 tipiche dell'art rock e particolarmente gradite a Freddie, Brian sperimenta suoni particolarissimi, riuscendo a riprodurre fiati, archi e ottoni. Particolare evidenza assume l'uso sapiente delle armonie vocali costruite con numerose sovraincisioni, che hanno già portato il gruppo all'attenzione della critica.
The Prophet Song, una canzone di Brian ispirata da una visione avuta in sogno, è un esempio di questa tecnica inventata e sviluppata dai Queen. Il massimo risultato di questo modo di comporre è Bohemian Rhapsody, canzone simbolo del progetto musicale e artistico chiamato Queen, in cui un testo enigmatico si sviluppa in una successione di quattro diversi momenti musicali che ruotano intorno alla celebre sezione operistica per la quale occorse una settimana di lavoro. Roy Thomas Baker, testimone della genesi di un pezzo che è un classico del rock, ricorda: "è stato un lavoro terribile, una settimana intera per cercare di realizzare le idee di Freddie; ogni volta che m'illudevo di aver finito con i cori arrivava Freddie e diceva: 'Ho pensato di aggiungere ancora un po' di «Galileo»!". Il brano dura quasi sei minuti ed è giudicato da tutti troppo lungo per essere promosso in radio. Un dj amico di Freddie, Kenny Everett, innamorato della canzone, nonostante gli sia stato espressamente vietato lo trasmette alla radio per 14 volte nel corso di una giornata. La EMI viene inondata da una tale massa di richieste da essere costretta a pubblicarlo: in due settimane Bohemian Rhapsody vende 150.000 copie, segnando una svolta epocale per tutta la musica rock. A favorire il successo del pezzo c'è anche la realizzazione di un videoclip per i circuiti televisivi, uno fra i primi nella storia del nuovo mezzo promozionale.
Grazie a queste premesse l'album riscuote un successo clamoroso, raggiunge il primo posto nelle classifiche di tutta Europa e conquista il primo disco di platino per i Queen. Il boom di A NIGHT AT THE OPERA fa tornare in classifica gli album precedenti, mentre il gruppo parte per una tournée in Europa, Stati Uniti, Giappone e Australia che si conclude il 18 settembre 1976 con un concerto gratuito all'Hyde Park di Londra, in occasione del quale un pubblico di quasi 15 0. 000 persone festeggia la band, che propone anche brani del nuovo album.


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Il quinto disco, A DAY AT THE RACES, viene pubblicato il 10 dicembre 1976 e, come A NIGHT AT THE OPERA, porta un titolo ispirato a un film dei fratelli Marx. Somebody To Love, esemplare dello stile compositivo di Mercury, si impone subito ai vertici delle classifiche, preannunciando l'affermazione dell'album che però, nonostante l'indubbia qualità, viene da molti giudicato inferiore al precedente e non ne ripete il successo. Teo Torriatte, omaggio ai fans nipponici con un'intera strofa cantata in giapponese, diventa il momento centrale delle successive esibizioni del gruppo nel paese del Sol Levante. Tie Your Mother Down, composta appositamente per aprire gli spettacoli dal vivo, diventa uno dei cavalli di battaglia del gruppo mentre brani come Good Old Fashioned Lover Boy e The Millionaire Waltz esaltano lo stile di Freddie basato sull'unione di armonie vocali e raffinate esecuzioni pianistiche, con testi romantici e dandy. Drowse, You And I e Long Away (dedicato alle stelle, grande passione di Brian) sono esempi della raggiunta maturità esecutiva e compositiva di Taylor, Deacon e May; canzoni mai eseguite dal vivo, rivelano la loro capacità di esprimere in musica sottili sensazioni capaci di colpire al cuore gli appassionati.
Dopo le affermazioni a livello planetario ormai consolidate con A DAY AT THE RACES e dopo i trionfali concerti all'Earls Court, il gruppo decide di rimettersi in gioco e di stravolgere parzialmente alcuni dei cardini sui quali, fino a quel momento, si era basato in gran parte il suo successo. I Queen stabiliscono di fare a meno del loro produttore Roy Thomas Baker e di autoprodurre il nuovo disco; luogo prescelto sono gli studi londinesi di Basing Street. Poco prima di cominciare le prove, Roger Taylor pubblica il suo primo singolo da solista, I Wanna Testifiy, rivisitazione di un brano dei Parliaments di George Clinton, in cui Taylor suona tutti gli strumenti. Il singolo non riscuote alcun súccesso. Nell'Ingliilterra di questi anni si è ormai definitivamente imposto il punk con la sua carica distruttiva nei confronti della maggioranza dei prodotti musicali realizzati negli anni precedenti, i gruppi di art e progressive rock si trovano smarriti e anche i Queen percepiscono questa sensazione che si diffonde nell'ambiente musicale. Malgrado tutto, il gruppo pare deciso a dimostrare che gli stimoli per continuare non sono esauriti e che c'è ancora posto per la sua creatività.
NEWS OF THE WORLD, settimo album della serie, esce il 28 ottobre 1977 dopo soli due mesi e mezzo di lavoro e si rivela uno dei prodotti più riusciti della carriera dei Queen. In questo disco confluiscono astutamente tutti gli ingredienti per accontentare la vecchia guardia dei fans e per soddisfare gli appassionati dei nuovi generi musicali. Le due canzoni che aprono il lavoro, We Will Rock You e We Are The Champions, omaggio agli spettatori dell'ultima tournée, sembrano nate apposta per diventare un tutt'uno e in quasi tutto il mondo vengono pubblicate come singolo a doppio lato A. Sia May sia Mercury, sensibili alle ovazioni raccolte dal vivo, propongono due inni da stadio che accompagneranno tutte le più grandi manifestazioni sportive degli anni a venire. Brian May spiega così questo legame: "La nostra musica è sempre stata molto coinvolgente, capace di unire le persone e abbracciare una folla in un comune stato di gioia ed esaltazione; è esattamente quello che succede in un evento sportivo, per esempio in una partita di calcio, solo che con noi sono tutti dalla stessa parte". A sorprendere è tuttavia soprattutto la facciata B, contenente brani di valore arrangiati in modo più scarno rispetto alle abitudini (Sleeping On The Sidewalk è addirittura in presa diretta). I Queen scoprono un sound grezzo e immediato, di indubbia efficacia, che pone in evidenza i riff taglienti di Brian e i vocalizzi potenti di Freddie, limitando le sovraincisioni, i cori e gli strumenti tipici dello stile precedente. Sebbene l'album sia fortemente oríentato in senso rock blues, i Queen non rinunciano alle sperimentazioni, cimentandosi in un pezzo come Who Needs You di Deacon, che attinge ai ritmi latini e della black music, e in un brano come Sheer Heart Attack che si può considerare precursore del thrash. Il pubblico americano, in particolare, apprezza questo nuovo sound e l'album raggiunge il V posto in classifica, mentre in patria si ferma al C ma viene premiato con il disco di platino.
In novembre il gruppo si rimette in pista per un nuovo tour che parte proprio dagli Stati Uniti; i concerti suscitano tale entusiasmo da costringere i Queen ad ampliare il set delle canzoni proposte. In questa tournée viene eseguita per la prima volta dal vivo Love Of My Life, destinata a divenire un cavallo di battaglia di tutte le future esibizioni.
Nell'estate del 1978 la band torna in studio questa volta, per ragioni fiscali, ai Mountain Studios di Montreux e poi ai Super Bear di Nizza. Il risultato finale è l'album JAZZ, il cui titolo non corrisponde a un radicale cambio di genere musicale. Viene pubblicato nel novembre 1978 e bissa il successo di NEWS OF THE WORLD in Gran Bretagna e negli USA. Il party di presentazione alla stampa mondiale, svoltosi a New Orleans, è un evento memorabile e inaugura una serie di feste leggendarie per cui il gruppo è poi diventato famoso, pur attirando critiche sul suo stile di vita. Nel corso della serata oltre 400 ospiti vengono intrattenuti da prestigiatori, mangiatori di fuoco, ballerini voodoo, danzatrici del ventre, spogliarelliste e generosissime groupies.
Il primo singolo dell'album è un doppio lato A firmato May/Mercury. Fat Bottomed GirIs è un rock blues impostato sulla più classica sonorità Queen, il cui testo svela come alcuni altri un aspetto sfrenato del carattere di Brian, che si contrappone alla sensibilità e dolcezza delle sue canzoni d'amore. Bicycle Race, composta da Freddie dopo il passaggio del Tour de France nelle strade adiacenti allo studio di registrazione, è una dichiarazione di disimpegno che risponde alla volontà del gruppo di non assumere atteggiamenti da profeti o da leader ideologici e di volersi impegnare soltanto nell'intrattenimento del proprio pubblico.
L'album, pubblicato il 10 novembre 1978, viene accolto negativamente da buona parte della stampa, ma verrà rivalutato in seguito; le sperimentazioni di Mustapha, con richiami alla musica turca, l'hard rock di Dead On Time, con assoli in stile Vari Halen, il blues di Dreamers Ball sono serviti a convincere anche i più scettici che i Queen hanno saputo impossessarsi dei più disparati generi musicali senza mai perdere la loro inconfondibile identità.
Sul fronte concertistico la band, a detta di molti, raggiunge il suo zenith in questo periodo. Il tour parte ancora una volta dagli Stati Uniti e a gennaio si sposta in Europa;

 
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