Tricolore sportivo

Post N° 161


IL TRICOLORE SPORTIVO MARTEDI’, 13 MAGGIO2008  INTER: IMPERATIVO TRANQUILLITA’   CLAMOROSO: CUPER ESONERATO NON CI SARA’ CONTRO L’INTER DOMENICA IN PANCA   INTER, L’ASSO NELLA MANICA E’ IBRA   L’OMBRA DI MOURINHO SU ANCELOTTI             INTER, IMPERATIVO TRANQUILLITA’ La squadra e l’ambiente interista devono stare tranquilli e non ricevere pressioni dall’esterno, per affrontare al meglio il match contro il parma, a parma, dove vincendo si vince il tricolore.Ieri Massimo Moratti, ha preferito non rispondere alle domande dei giornalisti che lo attendevano davanti ai suoi uffici della Saras. "Questa settimana sto tranquillo", si è limitato a dire Moratti al suo arrivo, lasciando intendere che, nei giorni di avvicinamento alla partita decisiva contro il Parma, potrebbe ridurre al minimo le sue esternazioni. E oggi ad Appiano riprende la preparazione, in vista di Parma-Inter: serviròà una Grande Inter, convinta dei propri mezzi.  CLAMOROSO, CUPER ESONERATO DAL PARMA Cuper è stato esonerato e da oggi non è più l’allenatore del Parma, quindi non sarà sulla panchina degli emiliani per il match di Parma-Inter, evitando una serie di ricordi col passato nerazzurro.L’ultimo incrocio con l’Inter resterà la festa del Centenario quando abbracciava Moratti e salutava cordialmente Mancini. Se penso che quel giorno con loro c’era anche Zenga…Comunque il presidente Ghirardi poteva aspettare ancora una settimana: Cuper ha commesso tali e tanti errori alla guida dei ducali da farli rasentare l’isteria in più di una occasione e avrei preferito vederlo domenica in campo.Così, per non caricare la vigilia di ulteriori tensioni per le possibili rivincite personali dell’allenatore, sono stati messi i giocatori davanti alle loro responsabilità.Non c’è più un Cuper a cui attaccarsi e neppure un Manzo, ex calciatore milanista di quasi 30 anni fa, e ora al debutto in serie A in una partita che rimarrà nella storia ducale.Il Parma ha esonerato Hector Cuper. Un annuncio a sorpresa, arrivato quando sembrava ormai che il presidente Tommaso Ghirardi avesse deciso di confermare la fiducia al tecnico argentino in vista dell'ultima gara dei gialloblù, che affronteranno proprio l'Inter, squadra allenata da Cuper nella stagione della disfatta del 5 maggio. Una partita che questa volta sarà decisiva per entrambe le formazioni: per i nerazzurri, che vincendo conquisterebbero il loro sedicesimo scudetto, e per il Parma, ora affidato all'allenatore della primavera Andrea Manzo, che battendo i nerazzurri, e confidando in un risultato positivo della Roma a Catania, potrebbero sperare nella salvezza.   MILAN, L’OMBRA DI MOURINHO SU ANCELOTTI La pesante sconfitta decisamente poco convincente contro il Napoli, che ha allontanato il Milan dal quarto posto, non più così sicuro, rimontato da una grande Fiorentina, pronta a sfruttare l’occasione capitatale di sorpasso, porta l’omra di Mourinho su Ancelotti. Infatti, il club milanista potrebbe essere interessato al tecnico portoghese per affidargli la panchina rossonera al posto di Ancelotti vicino all’esonero e sembra vicino alla fine di un ciclo, non alimentato correttamente dalla società svecchiando la rosa. MALDINI Intanto, è sempre più convinto a rinnovare per un altro anno.   Per il Milan il San Paolo è il capolinea. La pesante sconfitta per mano di un Napoli le cui motivazioni non erano nemmeno da paragonare a quelle rossonere manda il Milan all’inferno dopo che nelle ultime gare si era guadagnato un posto, purtroppo soltanto virtuale e provvisorio, nel paradiso chiamato Champions League.Gli sforzi per recuperare terreno sulla Fiorentina sono stati sprecati, i viola hanno risposto con l’ennesimo contro-sorpasso e ora l’Europa che conta è tornata lontana, lontanissima e probabilmente inavvicinabile, proprio quando era partito il conta alla rovescia e le ultime due partite sembravano soltanto una formalità. Perché, al di là delle dichiarazioni prudenti degli ultimi giorni, nessuno in casa Milan e fuori si sarebbe aspettato un simile risultato, verdetto per di più indiscutibile per quello che si è visto in campo, e cioè solo una squadra, il Napoli, per novanta minuti.E così, premesso che nel calcio il confine tra gioia e disperazione è tanto sottile, è invitabile tornare a parlare di ciclo finito, dove al gigantesco punto di domanda legato all’Europa si aggiungono in una reazione a catena gli interrogativi su una campagna rinforzamento che si preannuncia fondamentale quanto difficile e la volontà di qualche senatore, vedi Gattuso, di cambiare aria.Ora l’obiettivo è vincere contro l’Udinese e sperare che anche questa volta i pronostici vengano smentiti.