Tricolore sportivo

Il Tricolore Sportivo


IL TRICOLORE SPORTIVO Sabato, 2 Marggio 2009 Il Tricolore Sportivo PARTITE E ARBITRI DEL WEEK END Questo il programma, con gli arbitri e gli assistenti, della trentaquattresima giornata di serie A, che si giocherà domenica alle 15: SABATO Bologna-Reggina (ore 18): Rocchi di Firenze (Stefani-Faverani; IV Stefanini) Inter-Lazio (ore 20.30): Tagliavento di Terni (Rossomando-Lion; IV Gervasoni) DOMENICA Catania-Milan: De Marco di Chiavari (Maggiani-Pirondini; IV Ciampi) Fiorentina-Torino: Farina di Novi Ligure (Carrer-Padovan; IV Valeri) Juventus-Lecce: Gava di Conegliano (Ghiandai-Giordano; IV Romeo) Palermo-Cagliari: Celi di Campobasso (Lanciani-Cini; IV Dondarini) Roma-Chievo: Damato di Barletta (Grilli-Rosi; IV Pinzani) Siena-Napoli: N. Ayroldi di Molfetta (Italiani-Ponziani; IV Tozzi) Udinese-Atalanta: Pierpaoli di Firenze (Manganelli-Chiocchi; IV Peruzzo) Genoa-Sampdoria (ore 20.30): Morganti di Ascoli Piceno (Romagnoli-Nicoletti; IV Saccani) Classifica: Inter 74; Milan 67; Juventus 65; Fiorentina 58; Genoa 57; Roma 52; Cagliari e Palermo 49; Lazio 47; Udinese 45; Atalanta 44; Napoli 42; Sampdoria 41; Catania 40; Siena 37; Chievo 34; Torino 30; Bologna 29; Lecce 27; Reggina 24. MOU: NON SO COSA SIA IL 5 MAGGIO José Mourinho non teme di subire la rimonta del Milan: «Cos'è questo 5 maggio? - dice lo "Special one" nella conferenza stampa che anticipa Inter-Lazio -  Io ricorderò il giorno in cui vinceremo lo scudetto». Il portoghese risponde poi a Massimo Ambrosini, secondo il quale Mourinho a fine stagione potrebbe pentirsi delle sue affermazioni sugli "zero titoli" degli avversari: «Ambrosini non ha mai chiesto scusa per aver offeso dieci milioni di tifosi dell’Inter - ha commentato il tecnico nerazzurro, riferendosi allo striscione offensivo esposto dal centrocampista rossonero nel 2007, dopo la conquista della Champions Luague - , nonostante sia un giocatore carismatico. Se il Milan arriverà alla fine con un titolo chiederò scusa, ma non mi pento di avere pronunciato quella frase». AMBROSINI: DICO CHE… Continua il botta e risposta tra José Mourinho e Massimo Ambrosini. In principio è stato il centrocampista rossonero ad avvertire lo "Special one" che a fine stagione potrebbe pentirsi di avere pronunciato il suo ormai celebre discorso sugli "zero titoli", e il portoghese ha risposto accusandolo di non avere sufficiente qualità morale per parlare di certe cose, visto che due anni fa ha offeso tutti i tifosi dell'Inter con lo striscione esposto dopo la conquista della Champions League, episodio per cui, secondo il tecnico lusitano, il giocatore non avrebbe mai chiesto scusa. Puntuale è arrivata la controreplica: «Sono stupito e amareggiato - si legge in una nota pubblicata dal sito ufficiale del Milan e firmata da Ambrosini - di come l'uomo Mourinho, solitamente preciso nella comunicazione verbale, abbia potuto con così tanta superficialità commentare le mie dichiarazioni di ieri, che nei toni e nei contenuti non volevano in nessun modo essere polemiche nè provocatorie e non accetto assolutamente da parte dello stesso uomo lezioni di moralità quando, due giorni dopo l'episodio dello striscione, chiesi scusa ai calciatori e ai tifosi interisti. Dimostrando quei valori morali che lui, con poca attenzione e scarsa conoscenza dei fatti, mette in dubbio». LIPPI: NON TORNO ALLA JUVE Il commissario tecnico della Nazionale, Marcello Lippi, ha voluto sgombrare il campo dalle ipotesi di mercato che lo vorrebbero direttore tecnico della Juventus dopo i Mondiali del 2010. Così, all'ennesima domanda dei giornalisti, ha risposto a muso duro: "Non tornerò alla Juventus né come allenatore né come direttore tecnico. Sono stato chiaro?". Insomma, una volta per tutte l'ex allenatore dei bianconeri, con cui ha vinto scudetti e coppe, ribadisce che il suo futuro non prenderà la strada di Torino. All'apertura del 72° Congresso internazionale della stampa sportiva a Milano, Lippi è stato chiaro: "La realtà è una sola, ascoltate bene, lo dico chiaramente che più chiaro non si può: l'unica cosa che c'è di vero adesso è che io sono andato a pranzo con Blanc così come vado a pranzo con Galliani, con il presidente della Lazio, a Trigoria con Bruno Conti". Lippi ha poi spiegato l'afffare Cannavaro: "L'ho saputo perché mi ha telefonato lui. Cannavaro lo ha già detto due volte, ma non ci crede nessuno e si va avanti con il discorso che Lippi ha voluto Cannavaro. Invece mi ha chiamato per dirmi che tornava alla Juve e gli ho detto: 'Sono contento per te e per me come ct della nazionale'". LA LEGA CALCIO SI SPACCA Addio alla vecchia Lega calcio. Diciannove società di serie A hanno infatti deliberato di costituire una nuova associazione, la "Lega calcio serie A", conferendo a Maurizio Beretta l'incarico di presiederla. «La decisione - si legge in un comunicato diramato al termine della riunione odierna della Lega calcio - è stata assunta in conseguenza della verificata impossibilità di raggiungere intese con le società di Serie B. La decisione è conforme allo scenario europeo: va dunque letta e interpretata come una normale evoluzione verso le più moderne linee del calcio professionistico. E' diretta a valorizzare tutte le componenti del settore, a cominciare dalla Serie B, quale categoria di supporto della Lega maggiore».«Si comincia a lavorare da adesso perché questa lega di serie A sia operativa dal primo luglio 2010», ha spiegato Adriano Galliani.