Tricolore sportivo

Il Tricolore Sportivo


IL TRICOLORE SPORTIVO Lunedì, 25 maggio 2009 Il Tricolore Sportivo INTER KO CONTRO IL CAGLIARI Dopo il match che ha laureato settimana scorsa lk’Inter campione d’Italia per la quarta volta consecutiva, i nerazzurri hanno perso per due reti a uno contro il Cagliari. Nell'ultimo appuntamento stagionale dell'Inter lontano dall "Meazza", i nerazzurri scendono in campo allo stadio 'Sant'Elia' da campioni d'Italia e con uno stato d'animo reso ancora più caldo dalla temperatura attestata intorno ai 29 gradi. Il Cagliari, dopo aver ottenuto la salvezza con largo anticipo, viene spento dopo 8 minuti di gioco dal 23esimo gol stagionale di un grande Ibra, ma trova poi il pareggio al 34' con la prima rete di Cossu e il definitvo vantaggio al 26' della ripresa con Robert Acquafresca. Ai nerazzurri, tuttavia, manca il gol annullato ad Jimenez, per un fallo precedente, ma in realtà insesistente, di Cruz su Canini.  PRIMO TEMPO - Per affrontare il Cagliari, José Mourinho schiera Toldo tra i pali dietro ai quattro della difesa che oggi vedono il ritorno tra i titolari di Davide Santon accanto a Burdisso, Materazzi e Chivu. A centrocampo, Muntari è rimpiazzato da Patrick Vieira con Cambiasso e Zanetti. Luis Jimenez, alla seconda partita da titolare dopo Siena-Inter del 20 dicembre scorso, è dietro alle due punte Ibrahimovic e Cruz. Cagliari-Inter ha inizio dopo un minuto di silenzio per render omaggio alla memoria di Eugenio Bortolon, tifoso vicentito deceduto nella notte dopo essere caduto dagli spalti durante la partita Parma-Vicenza del campionato di Serie B.  L'Inter parte subito forte con un invito da Jimenez per Ibra che cerca il pallonetto davanti a Marchetti, ma la palla è larga (1'). Al 4' ci prova Jeda dal limite, la palla è centrale, Toldo para senza problemi. Al 6' punizione per la formazione sarda, ci prova Cossu di destro, ma la barriera nerazzurra respinge. All'8' Inter in vantaggio con Zlatan Ibrahimovic, che ubriaca i tre difensori rossoblù, di destro trafigge Marchetti e va a quota 23 reti in classifica capocannonieri. Al 16' progressione di Conti che avanza centralmente e da oltre 20 metri sbaglia a caricare il tiro mandando la palla altissima. Decisivo l'intervento sul primo palo di Toldo, al minuto 20, su una conclusione di esterno destro di Fini che il numero 1 in maglia gialla devia in angolo. Al 22' Cossu in percussione calcia di destro, ma ancora Toldo blocca al volo, agevolato dalla deviazione della sua difesa.  Con un attivissimo Luis Jimenez, i nerazzurri si propongono davanti a Marchetti con un cross di Vieira che attraversa tutto lo specchio della porta e termina sul fondo (28'); al 31' è proprio il centrocampista cileno a tentare la conclusione di destro, ma la palla è alta sopra la traversa. Al 34' il Cagliari pareggia grazie al primo gol in campionato di Cossu che sfrutta benissimo l'inserimento servitogli da Conti, fa finta di calciare davanti a Burdisso, smarca il difensore nerazzurro e, di sinistro, mette alle spalle di Toldo per l'1-1. L'Inter risponde al 38' con un gran tiro di Vieira di sinistro, dai 20 metri, che la deviazione di Pisanu porta in calcio d'angolo. Al 42' parata in acrobazia di Toldo sul colpo di testa di Jeda. Il primo tempo di Cagliari-Inter si chiude sull'1-1 senza recupero. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza nessuna sostutuzione e con l'Inter che parte in attacco con Ibrahimovic che, da posizione defilata, prova il rasoterra di sinistro parato a terra da Marchetti. All'7' intervento decisivo di Santon che libera la propria area dalla minaccia di Acquafresca e Jeda. All'11' il perfetto anticipo di Chivu su Conti evita il raddoppio rossoblù nell'azione costruita a partire dal cross di Cossu. Un minuto dopo (12') Ibra serve un pallonetto a Jimenez che va in gol a gioco fermo per la segnalazione del signor Calvarese che aveva fischiato un fallo di Cruz su Canini, in realtà inesistente: il difensore sardo, infatti, scivola in totale autonomia. Il caldo inizia a farsi sentire, e la partita prosegue su ritmi decisamente più blandi. Al 26' vantaggio del Cagliari con Acquafresca: cross di Biondini, colpo di testa vincente dell'attaccante rossoblù che, s batte Toldo per il 2-1. Alla mezz'ora José Mourinho sostituisce Chivu con Francesco Bolzoni, decretando l'esordio assoluto in Serie A del centrocampista appena ventenne. L'Inter sfiora il pareggio al 35' con Balotelli che colpisce il palo con un destro potentissimo dai 25 metri e al 38' con Vieira che, grazie la lavoro di Ibra, si trova il pallone sui piedi, ma perde tempo e permette ad Agostini di rubargli palla. Al 44' grande giocata di Ibra che servito da Mancini, si libera della fifesa avversaria con una colpo di tacco, ma il rasoterra termina alla destra di Marchetti. Al 45' ci prova Bolzoni con un destro di poco alto sulla traversa. Al 46' Mancini serve a Cambiasso la palla del pareggio, ma l'argentino è anticipato perfettamente da Cossu.  Dopo 5' di recupero, Cagliari-Inter si chiude sul 2-1, 4^ sconfitta stagionale dell'Inter che resta a 81 punti in classifica, dieci in più della coppia Milan-Juventus, e con lo scudetto numero 17 sul petto.Osservando il rendimento e considerando il gioco espresso, almeno negli ultimi duie mesi, sembra che l’Inter sia andata avanti per forza di inerzia, più per un rendimento sotto tono degli altri che non per un ottimo rendimento da parte sua. Questo è un punto su cui lavorare.BOLZONI Cagliari-Inter ha segnato il suo esordio assoluto in Serie A, dopo essere entrato in campo nella scorsa stagione in gare valide per la Tim Cup o la Champions League, Francesco Bolzoni, centrocampista nerazzurra appena ventenne, lo meritava perchè, proprio come ha detto José Mourinho a fine gara, è un ragazzo fantastico: "Le parole del mister mi fanno piacere, adesso vedremo in settimana come andrà perchè mi aspetta un'operazione. Questo esordio è stato un premio, ho lavorato sodo per tutto il corso della stagione e credo sia per questo motivo che il mister mi abbia permesso di giocare nonostante l'infortunio". "Cosa ho provato rispetto agli altri due esordi dello scorso anno? Questa volta, oltre ad essere emozionato, avevo veramente tanta voglia di giocare, questo era il vero esordio in campo, tutto diverso da quello in Coppa Italia o in Champions League. Ora guardo al futuro: per colpa degli infortuni, è da marzo che mi sto allenando poco, è stata una stagione sfortunata, spero di far meglio l'anno prossimo". "Cosa mi ha insegnato Mourinho? La sicurezza necessaria per stare in campo, ma oltre a lui ci tengo a ringraziare anche tutti i miei compagni che in allenamento mi sono ogni giorno d'aiuto"IBRA Zlatan Ibrahimovic, autore del pareggio nerazzurro, arriva ai microfoni di Inter Channel sorridendo dopo aver ascoltato le parole del suo compagno e capitano di squadra, Javier Zanetti: "Sono contento di aver fatto gol, ma lo sono ancora di più per l'aver capito che tutta la squadra sta giocando per me. Ringrazio tutti e questo mi fa molto piacere, se riuscirò a conquistare il titolo di capocannoniere del campionato sarò felice, ma se non dovesse essere così va bene lo stesso". Anche Diego Milito oggi ha realizzato una doppietta con il Genoa che gli permette di arrivare a quota 22 reti in classifica marcatori, l'anno prossimo potrebbe però far coppia proprio con Ibra: "È un giocatore che sta facendo molto bene, non so se ha già firmato un contratto con l'Inter, ma se l'ha fatto siamo tutti contenti". "Che cosa è cambiato in me rispetto alla scorsa stagione? Mi sento più completo, sto lavorando tanto per migliorare giorno dopo giorno, i miei comnpagni mi aiutano, sono cresciuto tanto sia in campo che fuori, più passa il tempo più sto bene".  E a chi gli fa notare quanto stia bene con la maglia nerazzurra addosso, Zlatan risponde con un bellissimo sorriso.ZANETTI È Javier Zanetti il primo nerazzurro ad arrivare ai microfoni di Inter Channel per commentare il match tra Cagliari e Inter: "Credo che un pareggia sarebbe stato il risultato più adatto alla gara perchè è stata una partita molto equilibrata: loro hanno trovato il secondo gol e noi abbiamo reagito ma non siamo riusciti a pareggiare". In campo si è vista tanta voglia da parte di tutti i nerazzurri di aiutare Zlatan Ibrahimovic a conquistare il titolo di capocannoniere: "Si, è vero, ci teniamo tanto a far sì che Ibra possa realizzare i gol necessari per vincere questo titolo. Adesso è in testa alla classifica insieme a Di Vaio, ma speriamo che domenica possa sorpassarlo" Anche il capitano oggi ha avuto una gran palla gol che, però, non è riuscito a sfruttare: "Mi sono ricordato che doveva fare gol Ibra, e quindi ho rinunciato a tirare in porta (ndr.: sorride)".MOU José Mourinho, intervistato ai microfoni di Sky Sport, commenta la prova dei nerazzurri contro il Cagliari allo stadio 'Sant'Elia': "Cosa salvo dell'Inter di oggi? Il gol di Ibra, l'esordio assoluto di Francesco Bolzoni in Serie A, la prima occasione di un campione, di un ragazzo fantastico che meritava di vivere questo momento per il lavoro svolto con noi, e niente di più perchè abbiamo perso la partita". Quella di oggi a Cagliari è stata la quarta sconfitta stagionale subìta dai nerazzurri, dopo quelle contro Milan, Atalanta e Napoli: "Quattro sconfitte in un campionato equilibrato come il nostro mi sembrano abbastanza normali. Per me è più facile spiegare perchè abbiamo fatto un pò meno punti rispetto a inizio stagione: alla fine la squadra ha avuto tante difficoltà, infortuni, stanchezza fisica e mentale. Ci sono state quattro sconfitte, ma l'unica veramente da dimenticare è quella contro il Milan, perchè a Bergamo la squadra era stanca e a Napoli eravamo praticamente già campioni d'Italia. Fortunatamente per noi il campionato è una maratona che premia chi ha più punti e noi ne abbiamo fatti tanti durante tutto il corso della stagione": Inevitabilmente, le domande successive riguardano il futuro di José Mourinho: "Se sono cambiate le percentuali sulla possibilità che io rimanga nell'Inter? No, sono uguali. Lo 0,01% esiste, ma per me un numero non è importante, sta a significare che sono molto più vicino all'Inter che al Real. Sono contento dello sforzo che la società sta facendo per migliorare sempre più la squadra e prolungare il momento favorevole che sta attraversando, sono soddisfatto del rapporto instaurato con i tifosi e con i miei giocatori. Ripeto, sono molto più vicino a rimanere nell'Inter che andare altrove. Se soffro in Italia? Se dovessi soffrire io, non oso immaginare come possano stare gli altri 19 allenatori della Serie A. No veramente non soffro, è normale che ci sia qualcosa che non mi piace dell'Italia, ma come c'è qualcosa anche in Inghilterra o in Spagna o in Portogallo. Nessun paese è perfetto. Quest'anno in Italia mi sono divertito tanto, ovviamente non è stato facile, il campionato non lo è stato, si è innescata qualche polmeica, ma sono stato bene. Chi andrà ad allenare il Real Madrid sarà fortunato perchè sarà un allenatore che non è la scelta principale: la presidenza aveva fatto quattro nomi di allenatori che avrebbe voluto sulla panchina spagnola, e mi sembra che abbiano rifiutato tutti, quindi chi andrà sarà fortunato perchè sarà una seconda scelta". E ora l'Inter si prepara ad affrontare una nuova stagione: "Stiamo lavora con coerenza, la scelta di acquistare alcuni giocatori non si può dire sia solo di Mourinho, ma di tutta la società, del presidente, di Branca e Oriali. Stiamo lavorando tutti insieme. Sono molto soddisfatto qui all'Inter, il 99,9% o il 51% non cambia le cose, ma non è facile perchè un'offerta del genere mi fa pensare".In chiusura l'allenatore nerazzurro mette mette a tacere ogni voce su una possibile separazione dall'Inter: "Non è vero, sono storie, non ho bisogno di preparare divorzi. Sono molto vicino all'Inter, oggi é il giorno di Paolo Maldini è di questo che si deve parlare. Per il resto, il presidente Moratti conosce la verità, io ho un contratto fino al 2011. Ho parlato con lui anche 3 ore fa; credo che il presidenti si arrabbi con le persone non oneste, non con chi, dopo soli 5 minuti, era già stato messo al corrente di tutto da me stesso. All'Inter sto bene e ho rapporti che vanno ben oltre l'aspetto professionale, persone con le quali sarò amico anche fra tanti anni". GIORNATA ELETTRICA PER IL MILAN Ieri per il Milan è stata una giornata elettrica, che ha visto protagonista la contestazione dei tifosi rossoneri verso la società. I tifosi rossoneri hanno contestato, esponendo vari striscioni, il Presidente Berlusconi. Poi, al centro delle proteste dei tifosi è finito Paolo Maldini, che ieri ha giocato l’ultima sua partita nello stadio Meazza. La Roma espugna il "Meazza" e conquista matematicamente la qualificazione in Europa League, obiettivo minimo della stagione giallorossa dopo che e' sfumato il sogno Champions. 3-2 il risultato finale per la squadra di Spalletti, che rovina cosi' l'ultima gara interna per Paolo Maldini in rossonero (901 presenze con il Milan per il numero 3). Il Milan gioca una partita sospesa tra passato, presente e futuro. Indossa la maglia dell'anno prossimo, ma oltre ad essere l'ultima gara a San Siro per Paolo Maldini e' anche probabilmente l'ultima partita casalinga di Ancelotti da tecnico dei rossoneri. Sugli spalti pubblico diviso tra i saluti a Maldini e la contestazione a Berlusconi presente in tribuna. Nel primo tempo il Milan procede a fiammate, ma la Roma convince di piu' sul piano del gioco, e al 36' va meritatamente in vantaggio con un calcio di punizione di Riise che non lascia scampo a Dida e si insacca all'incrocio dei pali. Nella ripresa Ancelotti cambia volto al Milan, con Seedeorf per Beckham e Zambrotta per Jankulovski. Fino alla mezz'ora il punteggio non cambia, poi iniziano i giochi d'artificio. Al 30' Ambrosini segna l'1-1 ribadendo in rete una respinta di Artur su tiro di Inzaghi. Il Milan vuole vincere e si getta in avanti, ma si espone alle ripartenze della Roma. Una di queste e' fatale ai padroni di casa: Pizarro lancia Riise che serve in verticale Riise, diagonale e 2-1 Roma. Un minuto dopo arriva il 2-2 del Milan, ancora con Ambrosini, servito da un cross basso di Kaka'. La Roma pero' oggi ha sette vite, e al 40' arriva il 3-2 del capitano Francesco Totti, con una splendida punizione dal limite. Il Milan e' cosi' agganciato dalla Juve al secondo posto. Diventa decisiva l'ultima giornata a Firenze, e il giro di campo finale di Maldini che saluta il pubblico di San Siro ha il sapore di una festa a meta'.Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, oggi in tribuna al 'Meazza' per assistere a Milan-Roma, ultima gara in casa di Paolo Maldini, e' stato contestato dai tifosi rossoneri. La Curva Sud, che ospita il tifo organizzato del Milan, ha esposto striscioni polemici rivolti a Berlusconi, tra i quali "Vendi Kaka' per risanare la societa' e non spendi piu' i tuoi milioni", "Devi spendere", "Sono anni che compri bidoni e figurine. Quest'anno chi compri... le veline?". Uno striscione fa riferimento al tecnico Ancelotti, che dovrebbe essere prossimo all'addio: "Carletto uomo d'onesta', vittima perdente di questa societa'". IL MATCH TRA TORINO E GENOA FINISCE IN RISSA Una grande rissa tra giocatori e' esplosa a Torino al fischio conclusivo dell'arbitro dopo la gara tra Toro e Genoa.La partita e' stata vinta per 3-2 dai rossoblu' che puntavano alla Champions ed i giocatori del Torino, che temono la retrocessione in B, non hanno gradito: prima Abate si e' fatto espellere per un calcio a Sculli, poi al fischio finale e' scoppiato il parapiglia, che ha coinvolto le due panchine. Per riportare la calma, sono dovuti intervenire gli steward.