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Il Tricolore Sportivo

Post n°494 pubblicato il 11 Maggio 2009 da tricolore.sport

IL TRICOLORE SPORTIVO

 

LUNEDì, 11 MAGGIO 2009

 

Il Tricolore Sportivo

 

MILAN-JUVE 1 A 1

 

Milan-Juve finisce 1-1, al vantaggio rossonero firmato da Seedorf risponde Iaquinta, e ora l'Inter, a più sette, ha più che mai le mani sullo scudetto. Domenica prossima affronta il Siena, e una vittoria consegnerebbe ai nerazzurri la certezza del diciassettesimo tricolore, ma se l'Udinese dovesse battere il Milan nell'anticipo di sabato, gli uomini di Mourinho potrebbero festeggiare prima ancora di scendere in campo.
Tra i vincitori della sfida del Meazza c'è sicuramente Claudio Ranieri, che ha parlato di "Juve ritrovata": "Le critiche ci stanno - ha dichiarato il tecnico bianconero dopo il fischio finale - ma io non mi sono preoccupato, perché dipende sempre da dove vengono. Ho mantenuto la calma perché sapevo di essere nel giusto. Il futuro? La situazione non è compromessa, ma ora dobbiamo pensare a chiudere bene".

 

PASSO FALSO PER L’INTER CHE PAREGGIA CONTRO IL CHIEVO

 

A quattro giornate dalla fine della stagione, l'Inter affronta il Chievo in trasferta e cerca un risultato positivo per compiere un altro passo, determinante, verso l'obiettivo finale. Nonostante l'assenza di colui che José Mourinho ha definito come il miglior giocatore di questa stagione, Zlatan Ibrahimovic, l'Inter in campo al "Bentegodi" non fa rimpiangere il capocannoniere del campionato e ancora una volta, davanti a circa 10.000 cuori nerazzurri sugli spalti, dimostra di essere squadra. Lo fa con concentrazione e capacità di attaccare, con il ritorno al gol di Hernan Crespo, che apre le marcature dopo 180' secondi di gioco, e una rete da cineteca di Mario Balotelli che permettono ai nerazzurri di conquistare un punto importante e andare avanti con convinzione.

PRIMO TEMPO - Con Ibrahimovic squalificato, José Mourinho si affida a Hernan Crespo che torna tra i titolari del reparto offensivo nerazzurro accanto a Figo e Balotelli. In difesa Zanetti e Maxwell, affiancano la coppia centrale composta da Cordoba e Samuel, centrocampo a tre con Stankovic, Cambiasso e Muntari che recupera dall'infortunio muscolare. Tra gli avversari, Di Carlo senza Pinzi, squalificato, dà fiducia a Bentivoglio che agirà alle spalle della coppia Pellissier-Bogdani.
Atmosfera e clima suggestivo al "Bentegodi", con una bellissima risposta di pubblico da entrambe le parti. Il match ha inizio e dopo 120 secondi, Pellissier guadagna un calcio di punizione dal limite per un fallo di Samuel: sul pallone ci va Marcolini, ma il suo destro è da dimenticare. La risposta dell'Inter non si fa attendere (3'): azione dalla sinistra, taglio molto lungo di Figo che serve Cambiasso il cui tiro a giro viene respinto malamente da Sorrentino, Hernan Crespo ci crede e sulla ribattuta insacca per lo 0-1, tornando al gol che gli mancava da Inter-Roma del 1° marzo scorso.
All'8, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Yepes ci prova con un colpo di testa in tuffo, ma Julio Cesar blocca in presa alta. All'11 Inter vicina al raddoppio: da un cross di Balotelli, Figo calcia di prima intenzione verso Sorrentino, ma Frey devia di nuca colpendo il palo e rischiando l'autorete. Al 18' conclusione centrale di Marcolini dalla distanza, Julio Cesar para senza problemi. Al 23' bella palla di Marcolini per Pellissier che si trova solo davanti a Julio Cesar, ma la posizione dell'attaccante gialloblù è irregolare. Il pareggio del Chievo arriva al 27' con un gran gol di Marcolini che, quasi da fermo, ci prova dalla distanza con un pallone preciso all'incrocio dei pali che imparabile dall'incolpevole Julio Cesar che non può far altro che stare a guardare. Minuto 29: Zanetti in corsa sulla fascia sinistra, guadagna l'area, è atterrato da Rigoni, ma per De Marco è tutto regolare nonostante, dalle immagini, il contatto tra il piede del centrocampista e quello sinistro del capitano sia netto, mentre non risulta chiaro se Rigoni tocchi anche il pallone. Una cosa è certa: Javier Zanetti, oggi alla 634esima partita in nerazzurro, capitano dentro e fuori dal campo, non è mai stato protagonista di episodi di simulazione in tutta la sua carriera. Al 33' Pellissier guadagna una punizione per fallo di Cordoba, Marcolini batte di sinistro e ancora il bomber gialloblù, in torsione, indirizza di testa verso la porta, ma la palla è di poco a lato. Al 36' una punizione battuta da Balotelli si trasforma in un tiro insidioso che Sorrentino riesce a respingere con la punta delle dita. Al 40' Rigoni meriterebbe il rosso per il fallo su Balotelli, ma è graziato da De Marco. Il primo tempo, intenso e accattivante, si chiude senza recupero sull'1-1.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni e con il Chievo che crea qualche apprensione alla difesa nerazzurra, salvata per due volte da Cambiasso. Al 4' palla dentro di Stankovic a cercare Figo, ma Sorrentino, in uscita, interrompe l'azione interista. All'8 azione insistita dell'Inter che va vicinissima al gol: Zanetti lancia per Cambiasso che a sua volta prolunga per Crespo, l'attaccante, di tacco, restituisce il pallone al centrocampista argentino che con genialità serve Balotelli il cui tiro sbatte però per due volte sul corpo di Frey. Al 12' Crespo è costretto a uscire dal campo per dei problemi muscolari, e viene sostituito da Julio Cruz. Al 20' arriva il pareggio nerazzurro: gol da cineteca di Mario Balotelli all'altezza del primo palo, coordinazione perfetta dell'attaccante nerazzurro che con un destro perfetto di prima intenzione da posizione defilata trafigge Sorrentino per l' 1-2. La risposta del Chievo arriva al 30' con Luciano: cross di Mantovani dalla sinistra, taglio diagonale per Luciano che agevolato dalla scivolata di Maxwell in marcatura, insacca comodamente per il 2-2. Al 34'ci prova Zanetti con una conclusione potente e centrale bloccata in presa bassa da Sorrentino. Al 40' viene ammonito Julio Cruz che diffidato, salterà Inter-Siena. Dopo 4' minuti di recupero Chievo-Inter si chiude sul 2-2. Nerazzurri a 78 punti in classifica, Milan a 70. José Mourinho non può dirsi soddisfatto del risultato ottenuto a Verona dalla sua Inter, che si fa raggiungere due volte dal Chievo. «E' un risultato che non mi piace - commenta a fine partita lo "Special one" - , posso dire però che prima ci mancavano sei punti per vincere il campionato, ora ce ne mancano cinque». Il tecnico portoghese poi ammette che questa sera, se riuscirà, guarderà la sfida del Meazza, sperando in un regalo dei bianconeri: «Per chi farò il tifo? Io non sono ipocrita. Ovviamente mi piacerebbe che vincesse la Juve perché ci renderebbe la vita più facile, ma non sono preoccupato. Noi abbiamo bisogno solo di noi, e di fare i cinque punti che ci mancano».

ZANETTI Capitan Zanetti rimane deluso quando, a partita finita, dall'auricolare RAI sente un paragone tra questo pareggio e quello della stagione 2001-2002 e ribatte secco: 'Non capisco perchè ricordare sempre il 5 maggio, soprattutto dopo tutto quello che è successo; non doveva nemmeno esistere. Parlando del presente, peccato per il due a due. Sono colpito della decisione dell'albitro nell'occasione del rigore non concesso. Cerco di dare il massimo e spingere anche come terzino. In area, De Marco, poteva anche fischiare. Io non mi butto mai, lo sapete. Siamo fiduciosi comunque per le prossime partite e ribadisco che non si può fare un paragone con la stagione 2001-2002. Concentriamoci ora a preparare la partita e trovare la vittoria contro il Siena'. Una breve battuta poi sul calciomercato, quando al capitano viene chiesto se l'attaccante del Genoa Diego Milito potrebbe essere il compagno ideale per Zlatan Ibrahimovic. 'Conosco molto bene Diego e questo campionato racconta della sua bravura e delle sue capacità. Secondo me potrebbe trovarsi molto bene con Ibra'. Un Super Balotelli oggi, non solo per il gol, ma anche per il carattere, ancora una volta però ingiustamente fischiato e così sul giovane campione Zanetti puntualizza: 'Mario deve stare tranquillo e pensare a solo a giocare. Se il tifo vuole fischiare è un tifo che non capisce nulla della vita'.

MORATTI Il presidente Massimo Moratti ha rilasciato una breve dichiarazione post-partita ai microfoni di Sky: "La squadra ha fatto bene perchè è andata due volte in vantaggio. Sfortunatamente un incidente sul secondo gol ha messo il Chievo in condizione di pareggiare. L'attacco senza Ibrahimovic si è comportato bene e per noi era importante capire questa cosa. Poi per il resto anche il Chievo ha fatto la sua partita giocando bene. È ovvio che oltre allo scudetto si cerchi di vincere tutte le partite, e in una gara in cui vai in vantaggio per due volte e poi pareggi, non senti di avere ottenuto il risultato che speravi. A parte un leggero sbandamento sul secondo gol, non mi sembra ci siano stati grandi interventi o parate del nostro portiere". Un commento anche su Mario Balotelli, autore di uno splendido gol: "Che Balotelli fosse un fuoriclasse lo si sapeva. Ha segnato una bellissima rete, la classica che risolve le partite e che avrebbe risolto anche questa se non avessimo preso il secondo gol. Se guarderò Milan Juve? Non è importante".

MOU José Mourinho intervistato ai microfoni di Sky Sport, commenta così la prova dei nerazzurri contro il Chievo: "Come va letto questo pareggio? Non posso dire che è servito per allungare il nostro distacco sulle insegutrici perchè dovremo aspettare il risultato finale della gara tra Milan e Juventus, posso solo dire che ci mancavano sei punti e ora ne manc cinque. Il risultato non mi piace però preferisco la situazione nella quale ci mancano ancora 5 punti piuttosto che quella nella quale ne abbiamo bisogno di sei. Questo senza dubbio".
La squadra non sembra aver risentito dell'assenza di Zlatan Ibrahimovic, mettendo in atto un'ottima partita e creando molteplici occasioni: "Abbiamo segnato senza Ibra anche contro Roma, Sampdoria e oggi contro il Chievo, ma l'importante è il risultato e quello di oggi non mi soddisfa. Devo comunque ammettere che la squadra di Di Carlo ha giocato abbastanza bene, ha fatto la sua partita, ma noi sul 2-1 avremmo dovuto aver la capacità di difendere meglio: i due gol subìti sono stati regalati, in occasione del primo, abbiamo perso palla in posizioni pericolose, e Marcolini ha tirato; sul secondo non siamo riusciti a evitare l'inserimento di Luciano, Maxwell è scivolato. Avremmo potuto controllare meglio la partita, ma mancano cinque partite, abbiamo due gare in casa e una fuori, è una situazione che mi piace e credo che, alla fine, quello di oggi sia un risultato adatto alla gara".

Oggi, Mario Balotellli è stato autore di un gol straordinario, ma ha dovuto faticare oltremisura per difendersi dagli attacchi avversari: "Ora Mario è in una situazione molto difficile perchè ogni volta che tocca il pallone è vittima di un fallo da parte degli avversari. Non ha nessun tipo di protezione da parte dell'arbitro, non che io la cerchi, ma mi sembra assurdo che oggi Frey, ad esempio, non abbia ricevuto nemmeno un giallo per tutte le volte che è intervenuto in modo falloso su di lui. L'unica differenza nella prestazione odierna di Balotelli è che è riuscito a finire la partita senza prendere lui stesso un'ammonizione, come successo a Napoli dove ha perso il controllo emozionale".

"Se l'Inter ha avuto un calo nelle ultime partite? Abbiamo perso una partita, ne abbiamo pareggiate tre e ne abbiamo vinta una, attualmente non siamo la squadra che vorrei a causa degli infortuni o delle squalifiche: oggi mancava Ibra, la scorsa settimana ho dovuto rinunciare a Stankovic e Balotelli, Maicon è infortunato da tempo, è chiaro che questa non sia la nostra migliore squadra possibile, abbiamo qualche difficoltà".

Davide Santon oggi ha seguito la partita dalla tribuna, il motivo è lo stesso Mourinho a spiegarlo: "Se vi capitasse di vedere i suoi allenamenti, capireste il perchè non gioca. Davide è il 'mio' bambino, l'ho fatto esordire in prima squadra ma ora non è nelle migliori condizioni".
Poi altri commenti sui singoli: "Maxwell gioca meglio con la palla che senza, in fase offensiva ha maggiori capacità. Chivu si è allenato tutta la settimana a parte e solo ieri ha partecipatao alla seduta con la squadra, lo stesso vale per Muntari. Avrei rischiato troppo a schierarli entrambi come titolari, per questo ne ho scelto solo uno, anche perchè conoscevo il gioco del Chievo, Luciano è subentrato sulla fascia solo dopo il loro primo gol. Perche Materazzi era in tribuna? Non posso parlare di ogni singolo giocatore, se ho fatto questa scelta, ho le mie ragioni, sono l'allenatore, non voglio parlarne oltre".

Infine, José Mourinho guarda al futuro, il più immediato, al big match si stasera tra Milan e Juventus: "Non sono ipocrita, se qualcuno mi chiedesse chi preferirei vincesse stasera, è ovvio che direi la Juventus, perchè renderebbe più facile la nostra vita. Ma non occorre essere troppo preoccupati, noi abbiamo bisogno solo di noi, abbiamo bisogno solo di cinque punti e questo mi piace tanto perchè è una situazione che dipende solo da noi, se poi arriva un piccolo regalo tanto meglio. Se guarderò la partita di stasera? Forse sì, ma pensando a come la mia squadra potrà battere il Siena. Ma ripeto è un privilegio non dover dipendere dal risultato delle altre squadre".

Siamo alla fine dell prima stagione italiana di José Mourinho, c'è qualcosa che l'allenatore nerazzurro non rifarebbe? "Ne riparliamo dopo la fine del campionato con più tranquillità. Alla festa scudetto? Ok".

La conversazione prosegue poi ai microfoni di Rai International: "Muntari è un grande uomo: sta giocando anche se infortunato, ma chiaramente devo gestire la sua situazione e il motivo della sua sostituzione è solo questo".

Ma ora c'è Inter-Siena ed è a questa data che José Mourinho da un appuntamento a tutti i cuori nerazzurri: "Non c'è nulla di drammatico in quanto accaduto oggi. Mancano cinque punti, abbiamo due gare da giocare al 'Meazza' e dobbiamo conquistare questi punti tutti insieme con i nostri tifosi. Vorrei cogliere l'occasione per ringraziarli e per scusarmi di non aver vinto questa partita. Ho molto rispetto per tutti coloro che ci seguono a San Siro , ma ne ho ancora di più per chi lo fa in trasferta, impegnando tempo e soldi. Quindi li ringrazio e mi scuso per il pareggio, ma ricordo che i tifosi nerazzurri sono sempre in testa e lo scudetto ora è ancora più vicino. Quindi li aspetto ancora una volta a San Siro".

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