trilogia mentale

LA TEORIA DEL PIACERE PURO E OCCASIONALE


Nel 1989 un importante esperimento condotto dai ricercatori Rusell Clarck ed Helaine Hatfield provò l'esistenza di una differenza di genere nella risposta agli approcci casuali, rivelando che il 75% degli uomini approcciati da una sconosciuta avevano acconsentito alla possibilità di farci sesso, per contro la percentuale di donne "disponibili" all'avventura di una notte con uno sconosciuto era invece un drammatico 0%. Questa enorme differenza comportamentale era spiegata, secondo i due ricercatori, dal fatto che donne e uomini attribuissero, per motivi psico-biologici, un significato diverso all'esperienza sessuale.Le donne pare fossero meno propense a perdere il proprio tempo in relazioni casuali che precludevano la possibilità di una relazione stabile intesa alla creazione di una famiglia. Gli uomini invece, biologicamente spinti a diffondere il proprio patrimonio genetico ogni qual volta se ne presenti l'occasione, accettavano qualsiasi incontro sessuale di buon grado.A distanza di oltre vent'anni un'altra ricerca capovolge le convinzioni sulle attitudini sessuali di donne e uomini. Tramonta il mito della donna casta e alla ricerca della stabilità relazionale. Dicono di no al sesso con uno sconosciuto solo se ritengono che egli non sia un partner sessualmente "di livello".Condotta dallo psicologo Terri Conley dell'Università del Michigan ribalta questa convinzione, rivelando che uomini e donne non agirebbero in maniera così diversa in quanto a risposta agli approcci sessuali. Le donne, sostiene Conley, non sarebbero poi così restie all'idea di passare la notte con un perfetto sconosciuto. Se dicono più "no" è solo perché sono più selettive: saprebbero insomma riconoscere a vista d'occhio un partner sessualmente poco soddisfacente.Questo comportamento ha origine nella loro minore capacità di raggiungere un orgasmo, il quale dipende in gran parte dalle doti amatorie dell'uomo con cui hanno un'esperienza sessuale. Invece, gli uomini andrebbero quasi sempre sul sicuro in quanto a soddisfazione sessuale e per questo sarebbero più propensi a dire di sì al sesso con una sconosciuta. Conley ha definito questo nuovo approccio la "Pleasure Theory": sia uomini che donne agiscono in base alla ricerca dell'occasione in cui provare il massimo piacere.Conley ha ripetuto gli stessi esperimenti condotti da Clark e Hatfield, dimostrando che le differenze di genere nella risposta agli approcci casuali si azzerano quando ad uomini e donne vengono sottoposte immagini di personaggi famosi (attraenti o meno), amici o individui dello stesso sesso. Conley ha poi dimostrato che le donne accettano proposte sessuali casuali solo qualora ritengano che il proponente possa essere sessualmente capace di soddisfarle.Insomma alla domanda: sesso con uno sconosciuto? Sì, a patto che sia bravo.Conley sostiene che le enormi differenze trovate dalla ricerca del 1989 avrebbero più a che fare con le preferenze personali delle donne e degli uomini su cui si era basato l'esperimento, che non con una vera e propria differenza di genere nella risposta agli approcci sessuali.A quanto pare, tramonta il mito della donna casta (semmai fosse esistito...) a tutto vantaggio del sesso occasionale. L'avventura di una notte, non è più solo una prerogativa degli uomini ma piace anche alle donne. In conclusione uomini e donne più uguali di quanto si voglia pensare!!!VOI CHE DITE?