trilogia mentale

LA RISTORAZIONE ITALIANA APRE LE PORTE ALLA FORMULA "“ALL YOU CAN EAT" OVVERO ENTRI PAGHI E MANGI FINCHE' CE LA FAI


Una delle tappe del mio viaggio di nozze, avvenuto nel lontano 1993, sono state le Bahamas. Durante la settimana trascorsa in questo stato insulare dell'America centrale mi capitò di entrare per caso in un ristorante, dove pagando un biglietto d'ingresso, che, illo tempore, se non rammento male era di circa 10 dollari, potevi poi mangiare tutto quello che volevi...E c'era di tutto ma proprio di tutto che solo il guardare pareva bastasse a saziarti.
Precursori di una tendenza popolare e di sicuro successo, gli americani sono stati i primi a sperimentare la formula cosiddetta "all you can eat" che letteralmente significa "tutto si può mangiare", tendenza che, seppur lentamente, sta prendendo piede anche in Italia.Il meccanismo è molto semplice e, fin da subito, destinato ad avere un riscontro più che positivo fra la gente. Si entra, si paga un prezzo fisso e si ha libero accesso al ricco buffet, dal quale ci si può servire fin quando ce la si fa. Si, perché con questa formula non si ha bisogno di menu e camerieri, ma basta scorrere i lunghi tavoli da buffet scegliendo quello che più piace e quante volte si vuole.Non è raro che in questi ristoranti il cuoco sia ben visibile ai clienti che, anzi, possono porgergli il proprio piatto per fargli cuocere il pesce, la carne o le verdure crude precedentemente scelte dal buffet. In altri casi, invece, il cuoco prepara a vista i piatti ordinati facendoli scorrere, poi, su disco rotante da cui i commensali potranno gustarli.Nella nostra nazione i primi a sperimentarla sono stati i ristoranti giapponesi e cinesi. Pagando una quota fissa che varia solitamente fra i 10 e i 20 euro, infatti, si avrà solo l'imbarazzo della scelta fra i ravioli al vapore, il pesce grigliato, il sushi o l'insalata di mare. Stessa idea ma pietanze diverse nei ristoranti brasiliani dove, a un prezzo fisso leggermente più alto di quello proposto dai ristoranti giapponesi, si ha la possibilità di assaggiare molti tipi di carne direttamente dallo spiedo e serviti nei piatti con i caratteristici coltelli.Non mancano, però, tavoli e carrelli da cui poter degustare antipasti sfiziosi, contorni di verdure, pasta e insalate. Le città italiane cominciano a offrire in molti locali questo genere di formula anche se, come ci si può immaginare Roma e Milano restano quelle che lasciano più scelta.Come dicevamo, i ristoranti giapponesi, cinesi, brasiliani ma anche mongoli e messicani sono stati i primi ad adeguarsi alla nuova tendenza anche se, man mano, ristoranti italiani e pizzerie hanno seguito l'esempio. Sulla scia del tipico happy hour del tardo pomeriggio organizzato da pub e lounge bar, infatti, i ristoranti più alla mano offrono la formula "all you can eat".Anche le pizzerie stanno abbracciando questa nuova tendenza alla quale hanno dato il nome di "giro pizza".Solitamente le bevande sono escluse dal prezzo fisso stabilito e in alcuni casi si può scegliere solo tra i piatti proposti dal locale. Quando si è alla ricerca di un buon "all you can eat", è preferibile e consigliabile verificare che il buffet proposto sia ricco e vario ma, soprattutto, preparato con alimenti freschi e sicuri. Ovviamente, per evitare costosi e inituli sprechi di cibo, i ristoratori impongono quasi sempre un'unica regola: finire completamente quello che si ha nel piatto prima di rituffarsi nel goloso buffet proposto.