trilogia mentale

ASSOLTO DALL'ACCUSA DI STUPRO PERCHE' AFFETTO DA SESSOSONNIA


Non sempre i disturbi del sonno possono essere tradotti con il termine sonnambulismo, talvolta entra in gioco un altro fattore, il sesso, ed in questo caso si parla di sexsomnia.La sexsomnia o sessosonnia (fusione dei termini "sesso" e "dissonnia") è un disturbo che colpisce prevalentemente gli uomini, meno le donne.
E proprio di sessosonnia soffre Stephen Lee Davies, 43enne gallese, dichiarato pertanto innocente dall'accusa di stupro presentata contro di lui da una minorenne: a stabilirlo un tribunale di Swansea (GB). Il giudice ha ascoltato le testimonianze dell'ex moglie e dell'attuale compagna di Davies, che hanno confermato come l'uomo avesse e tutt'ora abbia l'abitudine di avere rapporti senza esserne cosciente e non ricordandosi nulla il giorno dopo. Davies era stato accusato di aver violentato una 16enne che la sua famiglia aveva ospitato per una notte, nel settembre del 2009: il giorno dopo l'uomo era rimasto sorpreso dal fatto che la giovane fosse andata via da casa e le aveva inviato degli sms per sapere se tutto andasse bene.Uno sguardo alla patologia:Le persone che soffrono di questo particolare deficit dormono un sonno profondo, ma di colpo vengono colte da un irrefrenabile desiderio sessuale notturno.Insomma, dei veri e propri sonnambuli del sesso, che agiscono nel sonno e poi dimenticano tutto.Il rapporto può avvenire con il proprio partner o con sconosciuti. Tuttavia la consapevolezza di tale disturbo si ha solo attraverso la riconferma del partner.Le cause di questo insolito, ma non poco comune, disturbo possono essere svariate: dal contatto fisico con il proprio partner nel letto, all'accumulo d'incombente stress. Altri fattori posso essere: il consumo di stupefacenti o la mancanza di un buon riposo notturno, che a lungo andare genera  squilibri mentali e psichici.Di sexsomnia soffre un numero indefinito di persone e qualche tempo fa Jessica Marshall sul New Scientist ha riportato i casi di tante persone affette da questo particolare sonnambulismo che a stento convivono con la malattia, per la quale ad oggi esistono pochissimi rimedi.In Italia sono stati riscontrati pochissimi casi relativi alla sexsomnia, mentre dall'estero arrivano maggiori riscontri in merito.Non si tratta, comunque, di un fenomeno di poco conto, tant'è che i medici continuano a monitorarlo attraverso le persone che ne confidano i disturbi.Dal 2005 la sexsomnia è inserita ufficialmente nell'elenco dei disturbi del sonno ma non esiste una cura specifica per trattare il disturbo anche se Michael Mangan, psicologo all'Università del New Hampshire (U.S.A.), ha aperto un sito Web apposito in cui raccoglie testimonianze e propone "terapie".La sessosonnia, nei casi limite, potrebbe portare anche a momenti di inconsulta sessualità violenta proprio come nel caso sopraesposto.Sarà pur vero che "Chi dorme non piglia pesci"... Ma a quanto pare evita la galera!!!