trilogia mentale

GIORNATA DELLA MEMORIA: "SE CAPIRE E' IMPOSSIBILE CONOSCERE E' NECESSARIO"


"Se capire è impossibile conoscere è necessario",  scriveva così Primo Levi testimone diretto dell'orrore dei campi di sterminio nazisti. Conoscere e ricordare la più aberrante barbarie consumata contro l'umanità è l'antidoto oggi ad ogni tipo di discriminazione e rigurgito antisemita e la presentazione di un libro sul negazionismo è l'occasione per una riflessione più ampia sul pericolo innescato da chi nega la realtà storica, i fatti, i morti.Sei milioni di ebrei e poi omosessuali, zingari e dissidenti politici."I negazionisti di oggi - dice il Presidente della Camera Fini - si collegano idealmente ai nazisti di ieri. Affermare l'inesistenza delle camere a gas, negare il piano di sterminio degli ebrei  concepito e attuato dal nazismo non è una tesi storiografica è soltanto una turpe menzogna ideologica".  La comunità ebraica di Roma rilancia la proposta di legge contro il negazionismo, una sanzione a chi non esprime un'opinione bensì perpetua un crimine. "Chi nega Auschwitz -   diceva ancora Levi - è pronto a rifarlo".  La negazione della Shoah oggi non è lo strumento per negare i sei milioni che sono morti ieri, ma è lo strumento  che serve a giustificare quelli che vorrebbero ammazzare oggi e nei prossimi anni.Il 27 gennaio del 1945 le forze alleate liberarono dai tedeschi Aushwitz, il più grande campo di concentramento e di sterminio nazista simbolo della Shoah. In questo lager, sul cui cancello capeggia la scritta Arbeit macht frei ( Il lavoro rende liberi), almeno un terzo, dei sei milioni d'ebrei, deportati nei campi di sterminio, trovò la morte nelle camere a gas, per fame, malattie, torture e stenti.67 anni dopo, nella stessa data, si celebra Il Giorno della Memoria, per non dimenticare un'orribile realtà senza precedenti. Il Giorno della Memoria che è stato istituito da oltre un decennio, vuole rievocare, appunto, il dramma di un popolo che, in un passato non lontano da noi, si è consumato.La giornata del 27 gennaio vuole renderci consapevoli di ciò che l'uomo è stato capace di fare, con la speranza che tutto ciò che è accaduto, in un'epoca troppo vicina alla nostra, non si ripeta più.