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IL WEB: “NO ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO” – IL GOVERNO: “LA PARATA S’ADDA’ FARE!”


RIVOLTA SUL WEB: "NO ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO, DEVOLVETE LA CIFRA AI PAESI COLPITI DAL SISMA"Proposta da Radical Chic o concreta solidarietà? Tu cosa ne pensi...Se ti va, dopo aver letto dimmelo con un commento.Tra pochi giorni ovvero il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana, essa rappresenta la cerimonia più importante e prestigiosa del paese e vi partecipano tutte le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo dei Vigili del Fuoco, la Croce Rossa e le più alte cariche dello Stato insieme con il Presidente della Repubblica. I festeggiamenti sono fregiati anche dalle evoluzioni acrobatiche delle Frecce Tricolore e vengono invitati molti capi di stato ed importanti autorità politiche internazionali.La festa prevede una imponente parata militare  in onore della Repubblica che si svolge lungo i Fori Imperiali e che unitamente alla deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto presso l'Altare della Patria, rappresentano uno dei momenti più importanti e toccanti della cerimonia.Il 2 giugno è stato sempre festeggiato con una cerimonia molto imponente, migliaia di soldati e centinaia di mezzi uniti per ricordare la Repubblica Italiana.E' sicuramente una data importante per il nostro paese e in quanto tale va rispettata nel suo significato storico ma è anche vero che in un momento di profonda crisi economica e sociale, quale è quello che l'Italia sta attraversando, e con gli italiani sempre più tartassati sono in molti a chiedersi se in questo contesto così duro e drammatico sia il caso di spendere ingenti risorse per questa cerimonia, anche in virtù della spending review che il Governo sta mettendo a punto.Con il verificarsi del terremoto che ha colpito e che continua a colpire il Nord Italia, ed in particolar modo la regione dell'Emilia-Romagna, una forte mobilitazione si è avuta sul web in questi giorni, dove gli internauti hanno messo in atto attraverso i social network, primi fra tutti Twitter e Facebook, una vera e propria campagna anti parata, pubblicando sui propri profili un appello rivolto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in cui si chiede di annullare la parata del 2 giugno, kermesse che stride dopo la nuova ondata di scosse in Emilia e che appare, in sintesi, non solo inutile ma anche un insulto agli emiliani, e di destinare le risorse alle popolazioni colpite dal sisma.Ma la manifestazione militare è voluta con forza dal Quirinale e dalla Difesa per la rappresentatività e la solennità che deve suscitare per cui: la parata si farà. A sfilare in Via dell'Impero vi saranno meno militari, meno mezzi e persino meno cavalli garantendo così consistenti risparmi rispetto alle precedenti edizioni, in particolare in confronto a quella dell'anno scorso in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia. Il governo, cavalcando l'onda dei social network e praticando tagli, avrà pensato di guadagnarsi così le simpatie del popolo del web  mentre avrebbe potuto pensare, almeno per quest'anno, nel pieno rispetto dei fatti , di adottare una forma di festeggiamento in chiave sobria e rigorosa. Un ulteriore spreco in sfregio alla difficile situazione degli italiani ed in particolare dei terremotati è davvero di cattivo gusto e porterà sicuramente ad un ulteriore allontanamento dalle istituzioni soprattutto in un Paese dove il patriottismo non è più di casa visto che il popolo si sente preso in giro da troppo tempo.Ma quanto costerà ai contribuenti ? "Il Sole 24 Ore" ha le idee chiarissime: i costi complessivi saranno compresi tra i 2,6 e i 2,9 milioni di euro, cifre sicuramente alla portata del Governo, ma che nonostante i risparmi di quasi un milione di euro rispetto al 2010 e di oltre 1,5 milioni rispetto all'anno scorso, saranno mal viste dalla maggior parte dei cittadini visti i continui sacrifici richiesti.Si tratta di un bilancio preventivo, destinato a subire qualche lievitazione in fase di consuntivo, ma che al momento prevede un risparmio consistente rispetto ai 3,5 milioni spesi nel 2010 e ai 4,4 della maxi-parata dell'anno scorso. L'allestimento delle tribune costerà 593 mila euro contro gli 877 mila del 2011. Cifre che hanno sollevato qualche polemica ma che sono proporzionali ai costi sostenuti in occasione dei concerti del primo maggio o di altre manifestazioni.  Quest'anno le truppe caleranno da 4.919 a 2.584 (- 47%) mentre i mezzi militari scendono da 196 a 93 (- 52%). I quadrupedi sono stati ridotti da 120 a 98 con un calo del 18,3% rispetto al 2011 e del 46,1% rispetto ai 182 cavalli dell'edizione 2010. Tagliate anche due delle 12 bande musicali che avevano partecipato alle due precedenti edizioni.
Poco importa ciò che vediamo nella prima immagine, quel che conta è che ci sia ciò che vediamo nella seconda!!!