trilogia mentale

COSTRETTA AD ABORTIRE AL SETTIMO MESE.


Continua il massacro della legge del figlio unico:La storia e le shoccanti foto di Feng Jianmei costretta ad abortire a sette mesi e ritratta con il piccolo ucciso al suo fianco sul letto dell'ospedale, riaccendono l'interesse sulla legge del figlio unico in Cina, che comincia, almeno nell'opinione pubblica, a dare qualche segnale di cedimento.(ATTENZIONE: QUESTE IMMAGINI POSSONO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA').La legge sul figlio unico, fortemente voluta dal governo alla fine degli anni settanta per tentare di contenere una crescita demografica preoccupante e altrimenti ingestibile, è stata sempre applicata con violenza, ma negli ultimi anni il governo ha promesso di non usare metodi coercitivi. In teoria l'aborto forzato è proibito, ma le cronache abbondano di notizie su aborti e sterilizzazioni forzate. Molto spesso gli impiegati per il controllo sulla popolazione si lasciano corrompere facendo pagare multe elevate a loro piacimento.E a chi non ha soldi per pagare succede esattamente quanto accaduto a Feng Jianmei.Jianmei ha 23 anni e vive a Zhenping, nella provincia di Ankang, per le autorità del family planning dello Shaanxi, è colpevole insieme con il marito Deng Jiyuan, con il quale ha già una bambina di cinque anni di aver violato la legge del figlio unico.  Hanno due possibilità o pagare una multa di 40mila yuan (circa 4 mila euro) o "scegliere" di abortire. Ma la coppia quei soldi non li ha e non può nemmeno raccoglierli in breve tempo perché corrispondono a circa tre anni di salario di Deng. Il 2 giugno scorso, mentre Deng era a lavoro nella Mongolia interna,  Jianmei è stata picchiata e trascinata in un veicolo da un gruppo di impiegati del Family planning che l'hanno portata in ospedale costringendola ad abortire, iniettandole per endovena un composto chimico. Alle tre del mattino del 4 giugno, dopo due giorni di agonia, la bambina è nata, morendo subito dopo a causa della mancanza di cure.Inizialmente le autorità locali hanno negato l'accaduto: "È stata lei a voler abortire, abbiamo provato a farle cambiare idea", ma una prima indagine della Commissione per la pianificazione familiare ha già confermato l'aborto forzato, promettendo che verranno presi provvedimenti contro i responsabili.Reggie Littlejohn, avvocato Usa che combatte per la difesa della donna in Cina (Women's Rights Without Frontiers) e che ha diffuso la notizia in occidente, afferma: "Tutto questo è un oltraggio. Nessun governo legittimo potrebbe commettere o tollerare un atto simile. I responsabili dovrebbero essere perseguiti per crimini contro l'umanità." E sempre la Littlejohn il 12 giugno ha diffuso la notizia che una donna di Changsha (Hunan) sarà costretta ad abortire se non paga 25mila dollari Usa.Nei giorni scorsi, una dozzina di membri del Family planning cinese sono penetrati in casa di Cao Ruyi, al quinto mese di gravidanza del suo secondo figlio per trascinarla in ospedale e forzarla all'aborto. Suo marito, Li Fu, è stato picchiato e avvertito che o dava il permesso per un "aborto volontario" oppure sua moglie avrebbe subito un aborto forzato. Lo scorso fine settimana l'ospedale ha rilasciato Cao Ruyi dietro pagamento di 1500 dollari come "multa per compensazione sociale". Ma i membri del Family planning chiedono ancora 25mila dollari per dare a lei il permesso di continuare la gravidanza.Secondo le statistiche ufficiali in Cina si praticano 13milioni di aborto ogni anno. Di questi moltissimi sono forzati.La dissidente Chai Ling, una dei capi del movimento di Tiananmen, esule negli Stati Uniti e convertita al cristianesimo, è impegnata nella lotta contro gli aborti forzati causati dalla legge del figlio unico. Più di un anno fa, durante un incontro di dissidenti davanti alla casa Bianca, Chai Ling ebbe a dire: "L'applicazione brutale e violenta della politica del figlio unico è il più grande crimine contro l'umanità attualmente in atto; è lo sventramento segreto e inumano di madri e figli; è il massacro di Tiananmen che si ripete ogni ora; è un olocausto infinito che va avanti da 30 anni".E pensare che Confucio recitava: "Più bambini significa più felicità, i bambini avuti presto portano presto la felicità" , e Mao se ne fece portavoce ma poi qualcosa cambiò portando l'orrore che qui leggiamo.