trilogia mentale

BIMBA DI 2 ANNI UCCISA DALLO ZIO


Se nelle ultime ore vi siete imbattuti in una notizia dal titolo: "ORRORE IN SIBERIA, CANNIBALE UCCIDE LA NIPOTINA DI 2 ANNI E LA CUCINA NEL FORNO" o similari, sappiate che la notizia riportata non è corretta. Non sono una giornalista e non ho la presunzione di definirmi tale ma credo che prima di fare uso di termini come cannibale per creare titoli sensazionali sarebbe opportuno documentarsi bene sui fatti accaduti, in quanto il soggetto in questione per quanto sia un barbaro assassino che ha ucciso, fatto a pezzi e cotto nel forno la nipotina di soli due anni non è un cannibale. Tra i primi a diffondere la notizia c'è l'Agenzia d'informazione russa RIANOVOST, (http://en.rian.ru/) a seguire il link dell'articolo in lingua inglese.http://en.rian.ru/russia/20130124/178992302.html Che tradotto dice più o meno così:Lo scorso venerdì  - in un villaggio nel distretto di Borzinsky Transbaikal regione della Russia - la polizia ha arrestato un uomo di 34 anni reo di aver ucciso, fatto a pezzi e cotto in forno la nipotina di soli due anni.A fare la macabra scoperta e dare l'allarme la madre della piccola, nonché sorella del 34enne, che rientrata in casa da una breve visita ai vicini non riusciva a trovarla fin quando non ha aperto il forno e si è trovata davanti l'orripilante scena ovvero i resti della sua piccina tostati. Parti del corpo della bambina sono state rinvenute anche nel resto della cucina.Stando a quanto dichiarato dalla polizia, l'uomo, che ha solo due dita, ha compiuto l'omicidio dopo aver bevuto in compagnia della sorella e, sempre stando a quanto riferito dagli agenti, lo stesso è rimasto totalmente indifferente al cospetto degli avvenimenti avvenuti prima e dopo il suo arresto. Nella confessione il carnefice ha dichiarato che la bambina è morta battendo la testa dopo che lui l'aveva spinta e che per tentare di coprire il delitto l'ha tagliata a pezzi e messa nel forno.Il fatto che non sia un cannibale non è certamente un' attenuante perché il soggetto in questione si è comunque macchiato di uno dei peggiori crimini che si possa commettere ma l'inciso era doveroso al cospetto della stampa che spesso per creare tioli ad effetto riporta fatti non del tutto corretti o quantomeno arricchendoli con particolari non corrispondenti al vero.Io, articolista per diletto.