trilogia mentale

LE CONVERSAZIONI DELL'ANIMA


 Mi è sempre piaciuto scrivere così come leggere, leggo di tutto e scrivo di tutto anche di quel che non mi piace purchè mi diverta farlo eppure è arrivato un momento in cui farlo non mi appassionava più sembrava quasi un dovere e la passione non è mai un dovere, la passione qualsiasi cosa si faccia deve necessariamente essere la spinta iniziale, la costante imprescindibile del durante e l'appagamento del dopo. Quando mi sono accorta che scrivendo non riuscivo ad identificarla in nessuno dei tre passaggi salienti mi son detta: "lascia stare Rossella evidentemente in questo momento hai bisogno di altro, di cercarla altrove forse negli sguardi della gente che incontri per strada, nelle parole di coloro con cui ti fermi a parlare, nei capolavori artistici che sei solita ammirare, nei luoghi da visitare o semplicemente nel canto del mare, nello scrosciare della pioggia, nel rumore del vento, nel rosso caldo di un tramonto, nella carezza inebriante di un bacio, in una flute di prosecco bevuta in compagnia, nel sorriso di chi ti affianca..."E così sono passati giorni, settimane, mesi...E' strano come il divenire del tempo, di per se atemporale, segni lassi così lunghi tra un presente che diviene passato ed un presente che si propone di mutare in futuro almeno in un'idea concettuale di quel dire quando mi tornerà la voglia riprenderò a fare questa o quell'altra cosa, tornerò ad incidere i miei scultorei passi digitando vocali e consonanti su di una tastiera davanti ad un monitor o affondando la penna, che ancora adoro tenere tra le mani, su di un block notes dagli immacolati fogli bianchi sul primo dei quali leggo: "Questo scritto è già un nuovo inizio".