Scrivo per cosa?!?

Il grande gelo...


Martedì sera son venuto a casa tua a trovare la piccola per giocarci un po': ma tu non eri te, non eri affatto la Cecilia che conosco io. C'era anche tua madre, ma dopo mezz'ora se ne è andata, perchè non si fida a girare a piedi di notte per il paese.Mai come stavolta ti ho sentita fredda, distante, pensavo di essere un estraneo in una casa a me familiare. Non credevo che l'aver trovato un nuovo fidanzato ti facesse diventare subito una pietra nei miei confronti.Forse hai ragione tu, è bene che sia così, bisogna iniziare a porre delle distanze fra di noi. L'unica che però vorrei non soffrisse è la piccola: ci sono attaccato davvero tanto, per me è come se fosse mio nipote Matteo, la considero al suo stesso livello.Tutte le cose che un tempo dicevi a me, adesso le dici ad un altro.Com'era bello la mattina svegliarsi col suono causato dall'arrivo di un tuo messaggino sul cellulare, oppure andare a far la doccia e vedere, quando tornavo, che tu mi avevi cercato sul messenger o mi avevi inviato un'email.Ma perchè delle cose vere, ne apprezzi la bellezza, la semplicità, la piccola gioia con cui ti riempiono il cuore, sempre e soltanto però quando le hai perse? Adesso di te, dei bei momenti passati assieme, mi resta il ricordo, incancellabile nel cuore e nell'anima. E' un gesto molto doloroso, ogni pensiero attiva 1000 emozioni sopite, ma tu eri, e sei, e resterai sempre la mia "dose" mai letale, di amore.Grazie Cecilia per tutto quello che è stato, ed anche per quello che poteva essere. Il futuro non è scritto, ce lo creiamo giorno dopo giorno. Io nel mio avrò sempre un posto d'onore riservato per mamma Cecilia e la piccola Marta.Vi amo.