Scrivo per cosa?!?

Amare significa restare 
nel limbo di una notte
d'inverno col sospiro negato 
da una lacrima profonda 
come il mare,
andare nella notte senza un 
fine alla ricerca di qualcosa
che c'è solo nei ricordi
o non c'è mai stato,
credere che la vita un giorno 
risorgerà dopo l'incubo di una
eterna sconfitta.
Chi pensa come me è un sognatore.
Sappiamo infatti che l'amore è un
lento cammino senza ritorno
che va preso all'istante e mai tradito.

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Vorrei essere "Luna", per guardarti mentre ammiri il manto stellato della "Notte".
Vorrei essere "Rosa", per essere colta dalle tue dolci mani.
Vorrei essere "Pioggia", per cadere sulle tue calde labbra.
Vorrei essere "Me Stesso" per poterti dire: "Cecilia, sei tutta la mia vita... ti amo!!"

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E se domani mi sveglio
e tu non ci sei?
Se domani mi sveglio
e i miei occhi
non brillano della tua luce?
Cosa racconto al mio cuore
sperduto in questa
densità di attimi?
Cosa racconto al mondo
se il sole non vuole sorgere?
Cos'è il mondo senza sole?
E cosa sono io senza di te?
....................................
Rien!!!

Sabato pomeriggio ho conosciuto per la prima volta anche sua figlia. Ci siamo incontrati dove ci vedemmo quel fatidico 16 maggio, ma da un'altra parte del parcheggio. Lei è una bella bambina di 8 anni, allegra, vivace, con quel po' di birberia che tutti avevamo a quell'età! La cosa che più mi ha colpito però, è stata l'intesa madre-figlia: lo sguardo della madre, l'espressione della figlia, quell'attimo in cui si incrociano gli occhi è un momento meraviglioso, dovrebbe durare in eterno. Per quelli come me che purtroppo non hanno avuto la fortuna di poter vivere questo tipo di rapporto, vederlo realizzare negli altri è sempre uno spettacolo. Poi dopo Cecilia mi ha detto che Marta era rimasta stranamente un po' timida nei miei confronti: chissà perchè le ho fatto questa impressione... mah! Spero che nelle volte future in cui l'incontrerò non ci sia nessun tipo di "timore reverenziale".
Ora che sono in ferie, vorrei invitarle a trascorrere una giornata al mare. Ma c'è sempre quel cavolo di ex marito di mezzo, a rompere le balle! Come vorrei riuscire un giorno a poterle dire di persona: "ti voglio bene, Cecilia!". Per me sarebbe un passo importantissimo! Certo, la cosa migliore sarebbe dirle "...ti amo", ma come posso esplicitarle, dichiararle una sensazione a me sconosciuta, che non ho mai provato e che nessuno mi ha mai aiutato a capire?

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.

Eccomi di nuovo qua, nascosto nel magazzino della ditta durante le ore di lavoro, ad aprire il mio cuore a chiunque lo voglia ascoltare. E' un po' che non scrivo: forse perchè tanto ho visto che, facendolo o meno, la situazione non migliora un granchè. Però oggi mi è ripresa l'ispirazione ed eccomi qua, nell'attesa che qualche buona anima legga questo blog e possa darmi consigli utili.
In questo periodo è in forte depressione, non vuole vedere o sentire nessuno, nemmeno i suoi più cari amici, vuole stare solo con sua figlia. Finchè non voleva uscire con me, potevo anche capirla, dopotutto sono appena 6 mesi scarsi che si "chatta" e ci siamo visti dal vivo unicamente una volta per un'ora e mezza (senza contare gli incontri "saluto tocca & fuggi"). Ma quando mi dice che non risponde più nemmeno agli inviti delle persone che conosce da una vita, allora qui sotto c'è davvero qualcosa che non va! Mi sento impotente come non mai, non poter fare nulla per aiutarla, per lo meno per farla sentire un po' meglio, sollevata.
Sempre più spesso inizio a pensare che sia proprio io la causa di questa sua depressione, l'artefice dei suoi problemi: infatti non credo che negli anni passati abbia attraversato situazioni così emotivamente tristi, pessime. Che sia davvero io il motivo di tutto questo suo "brutto male"? Non voglio nemmeno pensarci, però l'idea mi rimbomba di continuo nella mente, ed è veramente dura da far sparire. Certo però che, se fossi proprio io a portarle sfortuna ed a farla sentire così giù di morale, in depressione, be... il rimedio sarebbe alquanto semplice: me ne andrei dalla sua vita, subito e per sempre. Non potrei mai resistere al fatto di vederla soffrire così tanto per causa mia. Preferisco lasciarla al suo destino, magari sperando che le riesca di aggiustare qualcosa, piuttosto che vederla, incontrarla, starle vicino sapendo che tanto qualunque cosa io faccia, non le porterà nessun risultato. Quindi per adesso me ne resto qui, con le mani in mano, standole sempre al fianco, ma mai soffocandola. Sperando che il futuro sia un attimino migliore di come è il presente!