Scrivo per cosa?!?

Ma come fare per dirle ciò che provo nei suoi confronti?  Oramai le avrà viste o sentite di tutti i colori: di petali di rose le hanno riempito il viale, le hanno dedicato frasi di ogni genere su muri, strade e persino su cassonetti! Io non potrei farle nulla di nuovo che non le sia già stato fatto. Ma allora... come farle capire che il mio amore per lei è puro, sincero, vero? Come potrò mai dirle che io vorrei amore da lei, non solamente fare l'amore?
Da quel giorno dell'incontro, vivo con un tormento dentro che è duro da portare e che non conosce fine. Si acuisce quando vedi che è tornata in internet ma non ti ha degnato di una parola... il timore e l'apprensione ti prendono e ti avvolgono in un abbraccio quasi mortale. Ed in quei momenti la testa si riempie di migliaia di pensieri cattivi, ognuno dei quali manda la sua scarica negativa al cuore... ed io subisco immobile, e vorrei non averla mai incontrata.  Ma poi anche 1 solo messaggino positivo ti rimette al mondo, ti ricarica per giorni interi... un piccolo  alla fine di ogni sms, oppure il suo consueto "... grazie teso" ti fanno lodare il cielo per ogni istante vissuto a "contatto" (seppure indiretto) assieme a lei. Se il cuore potesse avere gli occhi, per analizzare direttamente gli altri cuori, quanto sarebbe più semplice amare una persona! In ogni istante il mio pensiero torna su di lei: al suo sguardo, al suo sorriso, ai suoi capelli rosso fuoco, intenso. E' fantastica... "Quando la rivedrò?" "Se la rivedrò, come inizierò il discorso?" "Riuscirò a convincerla delle mie buone intenzioni?"
Purtroppo le mie sono le classiche paure di un 15enne alle prese con la prima "cotta". Soltanto che io non ho più 15 anni, ma bensì quasi il doppio! Vivere le sensazioni di un adolescente nel corpo di un adulto... è una cosa che mi mette alquanto a disagio. Sfortunatamente non posso farci niente se mi sono innamorato per la prima volta a quest'età. Mi auguro solo di avere la saggezza dell'adulto e la capacità di reagire e di andare avanti dell'adolescente. Perchè so già per certo che questo sarà l'ennesimo rifiuto: io ci stavo male giorni interi quando andavo a scuola, quindi posso già immaginare come mi sentirò adesso. Ma speriamo che la vita continui, ed il tempo mi aiuti a rimarginare questo infranto, provato da 1000 stenti! Magari potessi parlare al tuo cuore, Cecilia, e riuscire a fargli capire le mie buone intenzioni! Tutto quello che chiedo è soltanto amore, non sesso. Non mi importa nulla se hai 6 anni più di me, sei nel pieno splendore di una donna; ed il fatto che tu abbia già una figlia di 7 anni non costituirà un ostacolo al rapporto, anzi lo rafforzerà: ogni creatura porta sempre gioia e serenità a chi sta intorno.
Quindi, ora più che mai, cara mamma che mi guardi da lassù, mettici una buona parola ed aiutami in questa per me, "missione impossibile". Grazie.

23 maggio 2007, ore 7,40: sono quasi 2 ore che sto al lavoro, ma è da una settimana che il mio pensiero è rivolto a lei: Cecilia. Ho avuto la fortuna, ma anche il privilegio di incontrarla di persona 7 giorni fa, e da allora non son più riuscito a togliermela dalla testa (devo anche ammettere però che non ho nemmeno provato minimamente a farlo!).
Tento di mangiare qualcosa, ma il blocco allo stomaco è grande, il cibo si rifiuta di entrare, i denti non vogliono masticare, è come se un peso enorme mi si fosse attaccato alla pancia, mi assale ovunque, sia che stia in piedi o che resti seduto. E' dura lavorare in queste condizioni!!! Mi muovo un po', vado in magazzino, 4 chiacchere con un amico, qualche attimo di rilassatezza, piccola pausa dalle "fatiche sentimentali" molto più dure ed insopportabili rispetto alle normali fatiche fisiche del lavoro. Ma niente da fare: ovunque poso lo sguardo c'è qualcosa che mi ricorda di lei: una rosa in una casa mi richiama il suo giardino; un'immagine al computer mi evoca il suo sorriso; i raggi del sole che filtrano dalle vetrate disegnano una figura su una parete che pare proprio assomigliare a lei!
Ah, quanto sono sfortunato ed infelice! Vorrei poterle urlare "Ti amo" oppure "Sono quello giusto per te"... ma ahimè, troppe volte si è sentita dire queste frasi, sempre aveva creduto e sperato che fosse la volta buona, ma invece si è dovuta ricredere spesso a caro prezzo, pagando sulla sua pelle degli amori che le sembravano sinceri e fedeli. L'unica buona novella da tutto questo mare di cattiverie gratuite, è stata la nascita di sua figlia Marta, che un po' le ha fatto aprire gli occhi su ciò che era giusto o sbagliato in amore.
Ma poi dove lo troverei mai il coraggio di dirle "Ti amo" se quando ci siamo visti non sono riuscito neanche a guardarla in faccia, diritto negli occhi per 10 secondi? Eh già, a parlare si fa subito, ma poi a metterle in pratica le cose, la situazione cambia! Dovrei osare, varie volte ha cercato di darmi l'impulso, lo stimolo ad agire, ma la mia paura di sbagliare ha avuto il sopravvento su tutto. Ma allora come si fa? Forse dovrei bere un goccetto, magari come dice il proverbio... "in vino veritas", però lei non ama troppo chi alza il bicchiere. E quindi? "... io oso" è stata parte di una sua risposta ad un mio messaggino una volta. Ed io quando riuscirò ad osare con lei? Ma soprattutto farò in tempo... oppure come sempre arriverò in ritardo? Purtroppo in amore non c'è mai il premio di consolazione. Come dice spesso il mio grande amico d'infanzia Fabio (detto Renga), "... in amore per il 2° (arrivato) non ci son medaglie!"