TrovaTeStesso

To be a number


Lo puoi o no accettare ma quando pensi di essere unico ed insostituibile vieni  catapultato in quella dimensione che io chiamo: zeritudine. Non si tratta di autocommiserazione, di delazione e/o invidia verso qualcuno che in definitiva, adesso, si trova al posto tuo con la brillante areola di unicità ed insostituibilità ma di una consapevolezza in più. Come amano spesso dirti quando sono finite le scuse e le parole per renderle plausibili: siamo tutti utili e nessuno indispensabile. Ti guardi indietro allora nella speranza di trovare un solo motivo che offuschi l'idea che ti eri  fatto di te  e non lo trovi perché non c'è. Hai corso sempre, troppo. Hai bruciato nel fuoco di una improbabile riconoscenza le emozioni che potevi vivere e che non hai vissuto per quelli che adesso ti hanno rilocato in una dimensione che non ti appartiene, che non meriti. Capisci, troppo tardi, che alla fine sei un numero, uno qualunque, imperfetto e talvolta anche immaginario.  Una perequazione sociale universale che vive di parole come: competitività, globalizzazione. Una corsa all'eliminazione dell'individualismo per il bene di una collettività omologata. Ma anche uno "zero"  messo al denominatore di una frazione può mandare in tilt la "calcolatrice", basta volerlo!Pietro