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Le cose degli altri


 Nell'universo in costante movimento ci siamo noi, tutti noi. Punti infinitesimali che abbozzano la loro esistenza nel loro "intorno a piacere" oppure in quello che è circoscritto dal nostro carattere o dal nostro modo di interpretare noi stessi. E poi ci sono gli altri, quelli che il nostro intorno lo tangono, lo travalicano, lo cambiano oppure, semplicemente, lo guardano da lontano. È inevitabile guardare ciò che ci viene incontro tutti i giorni, ciò che la vita ci serve sul piatto del presente. Le meteore delle persone che incrociamo per lavoro, famiglia o tempo libero invadono il nostro spazio vitale alterando il nostro stato di equilibrio. Ti trovi così ad avere a che fare con quelle che io chiamo: le cose degli altri. La loro vita, i loro problemi le loro esistenze che si affacciano nel tuo presente e dicono la loro su di te anche quando nessuno glie lo chiede. Piccoli elettroni impazziti che gravitano per qualche istante intorno al nucleo del tuo atomo vitale. A volte vorresti una corrente di shock per allontanarne alcuni, altre, vorresti che quelle cariche fossero sempre ed in costante aumento: un legame inscindibile, cristallino. E così pensi alle cose degli altri, alla vita degli altri e al come la gestiscono e come la trascorrono. Pensieri contrastanti rimbalzano all' interno della scatola cranica generando emozioni, invidia e a volte disgusto. Quei pensieri ti hanno cambiato, hanno cambiato qualcosa in te senza che tu te ne sia accorto. Pensi che tutto sia scivolato via ma la rete del tuo subconscio ha trattenuto i dubbi e le paure nascoste in quelle "cose degli altri' e te le ripresenterà quando tu meno te lo aspetti poiché' non sai che le hai dentro. Per fortuna quella rete trattiene anche altro e di quell'altro devi imparare a fare tesoro sempre più spesso se non vuoi che il tuo intorno sia costellato di quello che non sei.Pietro