C'è un bambino, con i suoi sogni "inevasi", che rimane in noi anche quando la scadenza naturale si avvicina. Ci accompagna sempre e gioca a nascondino con le nostre emozioni, con i modi di fare, con quella serietà che l'essere adulto ha eretto a simbolo di maturità e che invece, spesso, risulta essere la condanna naturale della fantasia e di quella voglia immensa di trovare nell'esercizio del gioco quel grado di libertà che la vita di tutti i giorni piano piano ci sottrae in maniera sibillina ed a volte drammatica. Siamo adulti e consapevoli che quell'età così come l'abbiamo vissuta non tornerà più ma non nascondiamo la speranza che almeno quei desideri tornino ad essere tali in questo periodo in cui l'impossibile sembra diventare possibile e che, a volte, anche i miracoli accadono. Se non quelli che rivelano al mondo l'eccezione per eccellenza quelli che spostano il disincanto della normalità nella sfera di una speranza che acquista in queste ore il valore di una quasi certezza, Non importa se poi la luce del giorno cancellerà quella magia che li ha avvolti riportandoci con i piedi per terra perché, già il fatto di aver compiuto un passo in avanti verso un'altra direzione, ci ha sollevati da una solitudine stantia che ci ha inchiodati al tempo degli altri e all'inerzia delle stupidità umane. Si vede una fioca luce in fondo a questo tunnel che ci ha accompagnato negli ultimi due anni con la sua oscurità, con la mancanza di prospettiva, che con l'inganno ed il dovere ci ha reso incapaci di dare ai nostri abbracci la forza che meritano ed il sentimento di vicinanza ed appartenenza reciproca che solo essi riescono a dare.È ora di tornare a giocare, di tornare a liberare il profumo dei nostri desideri nell'aria affinché anche gli altri respirino la nostra voglia di ricominciare ad incarnare ciò che per lungo tempo abbiamo dimenticato di essere: persone in grado di solleticare le vicende del mondo per far sorridere ancora di meraviglia l'universo di cui siamo l'infinitesima unicità!Buon NatalePietro
Giro Giro Tondo
C'è un bambino, con i suoi sogni "inevasi", che rimane in noi anche quando la scadenza naturale si avvicina. Ci accompagna sempre e gioca a nascondino con le nostre emozioni, con i modi di fare, con quella serietà che l'essere adulto ha eretto a simbolo di maturità e che invece, spesso, risulta essere la condanna naturale della fantasia e di quella voglia immensa di trovare nell'esercizio del gioco quel grado di libertà che la vita di tutti i giorni piano piano ci sottrae in maniera sibillina ed a volte drammatica. Siamo adulti e consapevoli che quell'età così come l'abbiamo vissuta non tornerà più ma non nascondiamo la speranza che almeno quei desideri tornino ad essere tali in questo periodo in cui l'impossibile sembra diventare possibile e che, a volte, anche i miracoli accadono. Se non quelli che rivelano al mondo l'eccezione per eccellenza quelli che spostano il disincanto della normalità nella sfera di una speranza che acquista in queste ore il valore di una quasi certezza, Non importa se poi la luce del giorno cancellerà quella magia che li ha avvolti riportandoci con i piedi per terra perché, già il fatto di aver compiuto un passo in avanti verso un'altra direzione, ci ha sollevati da una solitudine stantia che ci ha inchiodati al tempo degli altri e all'inerzia delle stupidità umane. Si vede una fioca luce in fondo a questo tunnel che ci ha accompagnato negli ultimi due anni con la sua oscurità, con la mancanza di prospettiva, che con l'inganno ed il dovere ci ha reso incapaci di dare ai nostri abbracci la forza che meritano ed il sentimento di vicinanza ed appartenenza reciproca che solo essi riescono a dare.È ora di tornare a giocare, di tornare a liberare il profumo dei nostri desideri nell'aria affinché anche gli altri respirino la nostra voglia di ricominciare ad incarnare ciò che per lungo tempo abbiamo dimenticato di essere: persone in grado di solleticare le vicende del mondo per far sorridere ancora di meraviglia l'universo di cui siamo l'infinitesima unicità!Buon NatalePietro