Partendo per un viaggio mettiamo nella valigia virtuale che ci portiamo dietro: aspettative, speranze, curiosità ma soprattutto la possibilità di essere noi stessi fuori da nostro normale contesto di vita e di lavoro. Cerchiamo in quei pochi giorni in cui visitiamo luoghi diversi per usi e tradizioni di vivere ciò che siamo al "ritmo" di un'altra cultura immaginando, tra le righe della quotidianità altrui, quale sarebbe il nostro approccio se fossimo nati in quel posto. Sono emozioni, sensazioni, riflessioni che il più delle volte rimangono intrappolate nelle foto che facciamo, nel cibo che mangiamo, negli sguardi che incrociamo lungo questo percorso fatto di tappe "turistiche" ma molto spesso anche di tappe evolutive interiori che ci riconsegnano un "noi stessi" diverso quando riprendiamo a vivere la normalità. Ci sono i luoghi che affascinano è vero ma soprattutto il contatto con le persone che ci fa crescere e maturare una coscienza diversa di noi. Ci sprona a ragionare seguendo canoni alternativi, a considerare aspetti che prima erano del tutto o quasi inesistenti.Ogni viaggio è una espressione a sé stante, una esperienza (nel bene e talvolta nel male) che ci rende capaci di tornare alle nostre radici scoprendo di aver dato, al nostro albero della vita, la possibilità di mettere un nuovo ramo con foglie e fiori variegati. In questo percorso di "trasformazione" e di rigenerazione si fanno incontri speciali, di persone speciali ed è importante serbare ciò che ci è stato donato sotto forma di esperienza e di nuove prospettive. Viaggiate, viaggiate sempre finché potete e ne avrete la possibilità . Uscite dalla visione che il mondo della quotidianità vi impone indossando gli occhiali della diversità per vivere appieno il senso stesso della vita. Buon viaggio e buona domenica Pietro
Si, viaggiare
Partendo per un viaggio mettiamo nella valigia virtuale che ci portiamo dietro: aspettative, speranze, curiosità ma soprattutto la possibilità di essere noi stessi fuori da nostro normale contesto di vita e di lavoro. Cerchiamo in quei pochi giorni in cui visitiamo luoghi diversi per usi e tradizioni di vivere ciò che siamo al "ritmo" di un'altra cultura immaginando, tra le righe della quotidianità altrui, quale sarebbe il nostro approccio se fossimo nati in quel posto. Sono emozioni, sensazioni, riflessioni che il più delle volte rimangono intrappolate nelle foto che facciamo, nel cibo che mangiamo, negli sguardi che incrociamo lungo questo percorso fatto di tappe "turistiche" ma molto spesso anche di tappe evolutive interiori che ci riconsegnano un "noi stessi" diverso quando riprendiamo a vivere la normalità. Ci sono i luoghi che affascinano è vero ma soprattutto il contatto con le persone che ci fa crescere e maturare una coscienza diversa di noi. Ci sprona a ragionare seguendo canoni alternativi, a considerare aspetti che prima erano del tutto o quasi inesistenti.Ogni viaggio è una espressione a sé stante, una esperienza (nel bene e talvolta nel male) che ci rende capaci di tornare alle nostre radici scoprendo di aver dato, al nostro albero della vita, la possibilità di mettere un nuovo ramo con foglie e fiori variegati. In questo percorso di "trasformazione" e di rigenerazione si fanno incontri speciali, di persone speciali ed è importante serbare ciò che ci è stato donato sotto forma di esperienza e di nuove prospettive. Viaggiate, viaggiate sempre finché potete e ne avrete la possibilità . Uscite dalla visione che il mondo della quotidianità vi impone indossando gli occhiali della diversità per vivere appieno il senso stesso della vita. Buon viaggio e buona domenica Pietro