TrovaTeStesso

Ricominciamo?


E niente! Mi piacerebbe arrivare a questo periodo dell'anno avendo qualcosa di nuovo da scrivere, qualcosa che è cambiato nel mondo, qualcuno che ha cambiato il mondo, in meglio. Mi ritrovo invece qui come sempre a dovere esortare, nel mio piccolo, il genere umano (e talvolta me stesso) a darsi una regolata, a cambiare direzione, a scegliere un destino migliore per noi, adesso, e per i nostri figli, domani.Ci deve essere nel genoma umano un virus nascosto che riesce a sfuggire agli anticorpi che mettiamo in campo per cambiare le cose e che ci fa alzare la febbre dell'incomprensione rendendo inevitabili i sintomi catastrofici del delirio dell'insensatezza, della guerra. Una, dieci, cento guerre che sembrano essere la soluzione di un "problema" di equità tra popoli ma che sono in realtà l'inizio di tanti altri. E poi ci sono le piccole guerre. Si, quelle che si combattono ogni giorno su queste pagine, fomentate dall'odio e dalla presunzione dell'onniscienza. Qui migliaia di vittime invisibili cadono sotto i colpi di parole usate nel loro senso più abietto, parole che offendono e ledono la dignità, parole che vanno oltre il loro stesso senso, verso una "distorsione di massa" che non porta ne porterà, in futuro, a niente di buono. Mi piacerebbe che quel virus fosse debellato una volta per tutte, che esistesse un vaccino capace di educare il nostro sistema immunitario interiore, la nostra anima a trovare quel punto di incontro, quel desiderio di condivisione e la necessaria empatia verso i nostri simili che manca da tanto, troppo.Che sia dunque un Natale di serenità e di speranza - non come quello che forse ipocritamente ci auguriamo a parole tutti gli anni - ma che trovi, in questo, lo spirito giusto per dare inizio a qualcosa di nuovo, a qualcuno di nuovo, a partire da noi.Buone FestePietro