TrovaTeStesso

Essenzialismo


L'estate è tempo di pensieri lievi, staccati dal protocoolo usuale della nostra esistenza.Una fuga voluta verso immaginari paradisi terrestri o meno che ci diano, per il maggior tempo possibile, l'impressione di poter vivere chi siamo in un altro modo.Ci culliamo tra le emozioni che questo pensare leggero sostiene e speriamo di aver trovato un altro noi, di essere finalmente cambiati. Cambiati e diversi da ciò che eravamo prima di questa "vacanza" intellettiva.Sappiamo nel nostro profondo che non è così e che presto ci sarà un risvelgio, duro. Un rimpiombare  dall'immaginifico alla realtà che non è cambiata di molto in nostra assenza. A dire il verò peròqualcosa non è più come prima. E' una sensazione strana, come quelle che ci accompagnano quando torniamo a  casa da un lungo viaggio. Ritroviamo la nosta casa, le nostre cose, le nostre abitudini eppure c'è una nota stonata, qualcosa che, seppure  impercettibilmente, è mutata. Quel pensare leggero, senza il timore della coercizione sociale ha spostato le nostre aspettative più in la, fuori da quel mondo di certezze che avevamo creato e di cui, improvvisamente e inconsciamente, ci stiamo, liberando. Non di tutto, naturalmente, ma di quel superfluo che le nuove esperienze e sopratutto l'età ritengono si possa fare a meno. Allora, ad ogni estate che passa, ad ogni pensare leggero l'essenziale, quello di cui abbiamo realmente bisogno cominincia a definirsi e a definire le scelte che da domani, quando torneremo  ad essere maglie delle catena, saranno sempre più diverse e si spera sensate da ieri.Pietro