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la gita sul lago 4


La data dell'adozione venne fissata per il ventidue Novembre e quando lo venni a sapere quasi mi prese un colpo, era lo stesso giorno del nostro ingresso al centro e mi sentii perseguitato da quela data.I mesi che precedettero il trasferimento nelle nostre nuove rispettive case io e Francesco parlavamo veramente poco, eravamo visibilmente sotto shock e il solo parlarne era fuori discussione per entrambi.Il sedici novembre quell anno capitò di Venerdi e il sedici Novembre io compivo 13 anni.I giorni precedenti il mio compleanno furono particolarmente sentiti per Francesco, era molto taciturno e aveva pochissimo appetito, occhiaie marcate erano comparse sul suo viso e le labbra erano più che disidratate praticamente asciutte.La corporatura esile e l eccessivo pallore lo rendevano di aspetto malaticcio e io me ne accorsi prima degli altri ma non ne feci parola alcuna, semplicemente aspettai, cosa non so, ma aspettai.Il mio compleanno si preannunciava come un normalissimo giorno infelice, nessuna candelina su nessuna torta, ma quando Francesco alle cinque del mattino venne sulla mia branda con in mano una merendina, conservata il giorno precedente per l'occasione, e baciandomi affetuosamente sulla guancia dicendomi "Auguroni fratellino mio ti voglio tanto bene non lo dimenticare mai".Mi sentii il ragazzo più felice del mondo, non avrei potuto ricevere regalo o dolce più gradito.Pensai che quello sarebbe stato il ricordo più bello della mia vita, il ricordo che mi porterò nella tomba.Dopo esserci pianti addosso Francesco mi costrinse a seguirlo nel bagno dicendomi che lì mi attendeva una cosa particolare, una cosa che aspettavo da tanti anni e che lui da altrettanti anni sperava di non dovermi dire mai.Continua...