SPRINGFREESIA

September Morn


In spiaggia stamattina c' erano i gabbiani con il loro richiamo rauco, amico, in una giornata di settembre eccezionalmente calda, cielo azzurro e sole, acqua cristallina com'è qui soltanto d' inverno. Le tante persone ben decise a godere di quest' inaspettata mitezza a contendersi gli ombrelloni oramai radi, ridotti a una piccola fila di soldati in riga richiamati prontamente in adunata. C' ero io col mio libro dalla copertina blu che parla di infanzia privilegiata e di ricette campagnole, i pensieri  più vorticosi messi finalmente da parte, lasciati alla brezza per essere portati via. Senso profondo di beatitudine nel vociare e pigolare delle mamme e dei bambini in questo scampoletto d' estate rubato all' autunno quasi alle porte. Miracolo della natura o del pensiero positivo concretizzato? Non saprei. Ho faticato a tornare a casa, mi sarebbe piaciuto restare ancora per un po' a crogiolarmi in quell' attimo perfetto. Adesso il cielo è grigioazzurro e il sole ha rinunciato alla sua trasparenza per cedere il passo alle nuvole provenienti dal mare. Domani sarà probabilmente un altro giorno, forse persino più speciale ma è all' oggi che io sono grata.BaciL.
"September Morn" di P.E. Chabas