SPRINGFREESIA

Cosa resterà di quest'anno


Prometto di non voler fare un post pieno di buoni propositi o al contrario zeppo di reprimende. E' stato un anno strano, partito in sordina come un vecchio autoveicolo che stenta a prendere velocità ma che poi sulla striscia d'asfalto finalmente decide di abbandonarsi, i meccanismi ancora ben oliati e pronti a funzionare a dovere per portarti con impegno laddove hai deciso di andare. Il fatto è che la meta c'è seppur ancora sfumata, non pienamente definita, ma ha comunque consistenza e corposità costruttive, orientate in positivo, e questa, a mio avviso, è già una gran cosa. Ho tante cose da ringraziare per questo 2011 che se ne va, stemperato da giornate piene di luce e di colore, di insolita calura avvertita con prepotenza nelle ore più centrali e tuttavia mitigata dal freddo di stagione com'è giusto che sia. Una casa nuova, la mia casa. Pensata come la volevo e piena di difetti che con indulgenza prontamente le perdono perché profondamente innamorata di lei già dal primo istante. Tante piccole conferme personali e una creatura che aspetterà i primi del nuovo anno per nascere: la mia prima silloge di racconti, storie di donne tra passato e presente. Non voglio pensare a quello che ancora non si è compiuto per destino o per mancanza di volontà mia o altrui. Con fatica ho imparato a concedere tempo al tempo e non voglio desistere proprio adesso. Né voglio parlarvi dei miei momenti di fragilità che pure e numerosi ci sono stati e che doverosamente mi hanno ricordato di continuo come io sia per certi versi ancora tutta da costruire, smussando angoli con pazienza, consapevolezza, autocritica e molta, moltissima ironia. Al 2012 oramai imminente chiedo di conservare un po' di speranza: nella gente e nel suo buonsenso. E di permettermi ancora di essere grata per quello che ho ricevuto che per me è davvero tantissimo.Buon anno e buona vita a tuttiUn abbraccio dalla Luci