SPRINGFREESIA

A febbraio


Ne avevano con largo margine previsto l'arrivo e lei con puntualità non ha mancato all'appuntamento imbiancando la città in cui vivo in pochissime ore. Trasformando Pescara, luogo di mare e di monti, lontani ma pur tuttavia abbastanza vicini da essere contenuti nel palmo di una mano all'orizzonte, in un'immensa distesa candida. Creando non pochi disservizi ( a queste latitudini ad abbondanti nevicate non siamo abituati!), costringendo un po' tutti, volenti o nolenti, in casa. Dando a tutti tempo per pensare; a quelle piccole e infinitesimali cose che le urgenze del quotidiano ti costringono gioco forza a mettere da parte. Fornendoti una scusa per poltrire con una bevanda calda in mano sul divano pensando all'appuntamento di lavoro rimandato a data da definirsi. Consapevole di potere, che diamine!, una volta tanto fare a meno di immergerti nel flusso fagocitante di eventi spiccioli e contingenti perché non è al momento possibile uscire. E allora ho traccheggiato anch'io abbondantemente e senza sensi di colpa residui. E se poi alla fine ho deciso di mettere fuori dell'uscio il naso l'ho fatto per assaggiare una manciata di neve fresca come facevo da bambina, incurante degli sfottò bonari dei miei figli. E questo lunedì c'è il dono extra di poter festeggiare il mio compleanno a casa, una volta tanto con calma. In fondo 47 anni fa tondi tondi di neve dalle mie parti ce n'era e tanta; abbastanza da spingere una prozia di mio padre ad invocare, parlando della mia nascita, in casa l'abbondanza.Un sabato speciale per voi tuttiLucia
 Inverno 1965 ( la foto è del sito fotofamilia.it )