SPRINGFREESIA

Tre giorni a primavera


Tre giorni a primavera in una domenica ancora velata dalla nebbia. Dalla portafinestra del mio soggiorno lancio uno sguardo pieno di rimorso alle mie piante riproponendomi alla prima giornata di sole schietto di rinvasarle dopo il lungo periodo invernale. E' una giornata di pigro centellinare, questa, dopo la terza presentazione del mio libro alla Feltrinelli di Pescara. La settimana si è snodata tra i tanti impegni consueti e gli immancabili "fuori programma" che, stravolgendo l'algoritmo del quotidiano, mi hanno costretta a rallentare e a ponderare. Una riequilibratura che generalmente finisco con l'apprezzare perché mi da la possibilità di camminare con maggior naturalezza, a un ritmo più sostenibile, più umano.I progetti, si sa, lasciano il tempo che trovano se l'imponderabile decide di presentarsi all'appello. Una volta sarei rimasta sopraffatta  dal "punto e a capo", ora reagisco con un fatalismo che non è scevra rassegnazione ma curiosità attenta verso le possibilità infinite rappresentate da una sterzata imprevista che potrebbe anche rivelarsi alla fine provvidenziale. Seguendo la corrente del fiume, in un alternarsi di stasi e di bracciate  vigorose.Baci e buon principio per domani
foto di Patrizia Chiozza