SPRINGFREESIA

Così vicina, così lontana


Sono nelle giornate di nebbia silenziosa come quella di oggi che ripenso alla Springfreesia di quel lontano 7 luglio 2007. Affacciata al parapetto di una imbarcazione in navigazione lenta, sguardo all'orizzonte e nessuna possibilità di scorgere la benchè minima ondulazione scura. Quella di una terra da poco avvistata  in graduale avvicinamento su cui provare a ricominciare.Sono passati cinque anni. Un periodo  certamente variegato, pieno di sconfitte ma anche di piccole battaglie vinte. Di crescita personale, certamente. Un vecchio adagio recita bene come ciò che non è in grado di distruggerti contribuisca a fortificarti.Da una spiaggia dalla sabbia finissima, quasi impalpabile, osservo con occhi trasparenti e consapevoli una nave allontanarsi tra le onde al largo. E' quasi la fine del 2012 e su quella terra conosciuta da poco su cui ho deciso di sbarcare per me ci sono ancora molte incognite da affrontare. Eppure considero esaltante la sensazione di essere, finalmente, riuscita a "toccare terra": siamo al tramonto e la sabbia che accoglie i miei passi conserva ancora un po' del tepore immagazzinato durante la giornata.C'è ancora tanto da fare e la brezza, in questo istante piacevole, potrebbe rivelare presto il lato rude della sua carezza. La differenza tra il mio ieri e il mio oggi è tutta nella mia capacità di affrontarla: con determinazione, con coraggio. Con quel briciolo di speranza o positività che dir si voglia che non mi abbandoneranno mai.Buona e serena domenica a tutti
' La nebbia è la civetteria del sole. 'Xavier Forneret