Tu e il Paradiso

Beata Francesca d'Amboise: fondatrice delle Carmelitane in Francia


Francesca nacque il 28 settembre 1427, figlia del Visconte di Thouars. Pur vivendo tra lo sfarzo e il lusso, sentì ancor giovane il desiderio di cercare con la preghiera uno stretto legame con Dio. All'età di quindici anni si sposò con Pietro II, secondogenito del Duca di Bretagna e il 22 settembre 1457, a soli trent’anni, Pietro II morì, lasciando una vedova che fu subito oggetto di lotte per il potere. Le proposero un secondo matrimonio ma, ormai protesa verso Dio, vi si oppose risolutamente. In una sua ardente preghiera confidò: “Mio Dio! Vi supplico di accogliere nell'eterno riposo, l'anima di fuoco del mio signore e marito. Quanto a me, so bene che Voi desiderate tutto il mio cuore e il mio amore intero. Voi ne avete posseduto sempre la parte più grande e migliore, tuttavia, ce n'era una per colui con il quale ero stata congiunta con il legame del matrimonio. L'avete richiamato a Voi, io non ne voglio più altri e prometto, fin da ora, di non risposarmi mai più, non volendo altri che Voi e per Vostro amore”. Nel 1459 Francesca conobbe il beato Giovanni Soreth, Priore Generale dei Carmelitani e fu conquistata dal carisma dell’Ordine. Mise così a disposizione le sue ricchezze per la fondazione del primo monastero carmelitano femminile in Francia. Fu costruito a Bondon, presso Vannes, nel 1463, e padre Soreth chiamò a tale scopo alcune monache da Liegi. Il 25 marzo 1468 anche Francesca professò tra le stesse mani del beato ed entrò in clausura. Fu eletta Priora, ma ripeteva: “Pensate che siamo tutte sorelle con lo stesso abito e la stessa professione”. Aveva un carattere forte, ma nel medesimo tempo nutriva per le consorelle un amore materno. Nel 1477 fondò a Nantes un secondo monastero. Nei due cenobi stabilì un regolamento, insistendo sulla stretta clausura.Correggeva con amore e saggezza, come attestano le “Esortazioni” che raccolsero le consorelle. Diceva: “Dovreste fare a gara tra voi a chi sarà la più umile, la più dolce, la più caritatevole, contenta ciascuna di quel che vuole l’altra”.Si consumò fino alla morte per vivere e insegnare il cammino della luce: “Se state a guardare chi è la più grande e di famiglia più ricca, questa è dottrina del demonio. Non dovete fermarvi mai in tali fantasie. È il nemico dell’inferno che vi inganna”. E poi: “Vi raccomando di curare sia l’anima che il corpo, con tale discrezione da poter servire meglio Dio e la religione. Si può servire meglio sani che malati”.“Vi dico che i tempi santi non fanno le persone sante, ma le persone sante, buone e devote, fanno santo il tempo”. “Non vi deve importare che si dica di voi bene o male, ma di essere limpide e pure nell’intimo. Se Dio è per voi, chi sarà contro di voi?”. “La strada diritta per andare in paradiso è la croce, è la prima porta”. “Abbiate una grande carità le une verso le altre”. “Non vi umilierete mai tanto come colui che è nato per voi in grande umiltà e povertà”. A lei si deve l'introduzione della pratica della Comunione frequente, per le monache ammalate anche quotidiana. Fu profetica nei pensieri e nelle decisioni, esortando, da una posizione di privilegio, alla pace tra i principi. Chiese di lasciar l’incarico di priora, ma non fu esaudita. Morì a Nantes il 4 novembre 1485. Durante la Rivoluzione Francese le monache dovettero abbandonare il monastero, i ricordi della beata furono dispersi ed il suo corpo profanato. Andò smarrito il testo di alcune istruzioni claustrali, fortunatamente in parte già pubblicate. Considerata la fondatrice delle Carmelitane in Francia, il suo culto liturgico venne riconosciuto da Pio IX il 16 luglio 1863; fu beatificata nel 1866. La beata Francesca è raffigurata, con il Crocifisso tra le mani e indosso la cappa di ermellino, invece che di lana, in memoria del suo titolo di duchessa.