Tu e il Paradiso

Angela da Foligno ( religiosa e mistica )


Angela nacque nel 1248 a Foligno. Si sposò in giovane età e, dopo aver trascorso una vita "selvaggia, adultera e sacrilega", si convertì tramite una confessione al cappellano del vescovo in una data che gli studiosi collocano all'incirca verso il 1285. Dopo la morte del marito, dei figli e della madre, entrò nelTerz'ordine Francescano nel 1291 (altra data ipotetica), vivendo sull'esempio di Francesco d'Assisi in penitenza e nella radicale imitazione di Gesù Cristo, meditando soprattutto la sua Passione.Morì il 4 gennaio 1309 e venne da sempre venerata con il titolo di Beata e Magistra Theologorum, ossia Maestra dei Teologi, perché in vita attorno a lei si era raccolto un Cenacolo di figli spirituali, tra i quali si annovera Ubertino da Casale. Il suo corpo riposa nella Chiesa di San Francesco e Santuario della Beata Angela a Foligno.Più che parlare sulla sua vita, di cui si hanno poche notizie, è bene soffermarsi sul suo Memoriale," autobiografia spirituale", steso da un frate A., suo cugino e consigliere spirituale, il quale, essendo venuto a conoscenza dalla stessa Angela di esperienze mistiche, mostra i trenta passi che l'anima compie raggiungendo l'intima comunione con Dio, attraverso la meditazione dei misteri di Cristo, l'Eucaristia, tentazioni e penitenze. Qui citiamo una pagina del suo libro sulle visioni mistiche:"Chiesi a Dio che cosa potessi fare per piacergli, ed egli molte volte, mentre dormivo o mentre vegliavo, per bontà sua, mi apparve crocifisso sulla croce, e m'invitò a scrutare nelle sue piaghe aperte e, con mirabile modo, mi mostrò come aveva sofferto tutta la sua passione per me. E, dopo avermi enumerate ad una ad una le sofferenze durate, mi disse: "Che puoi dunque fare tu per ricompensarmi? ". Mi apparve molte volte anche mentre ero desta con un aspetto più sereno e placato di quando lo vedevo nel sonno, sebbene avesse sempre sul viso la sua pena e il suo dolore e, mostrandomi la fronte rigata di sangue ed i sopraccigli aspreggiati sotto la corona di spine e la barba strappata e scomposta, ed enumerandomi le battiture delle quali, ad una ad una ritrovava le sanguinose lividure sul suo puro corpo, mi disse: "Tutte queste sofferenze le ho patite per te".Allora mi tornarono alla memoria i miei peccati e capii che con essi avevo di nuovo riaperto le piaghe di Gesù Cristo; per ripararvi non mi rimaneva che il mio dolore grande quanto tutta me" (decimo passo)."Mentre sta pregando, la Poverella vede Gesù Cristo sulla Croce. Il Signore la chiama e le dice di accostare la sua bocca al costato: le sembra di vedere e bere il suo Sangue, che la purifica. La Beata prova gioia, sebbene dalla meditazione della Passione le derivi tristezza. La preghiera è il normale contesto delle rivelazioni divine. Quella vocale non è, però, l’unica forma di preghiera. Angela qui si riferisce a quella mentale" (quattordicesimo passo)."Un giorno, durante la preghiera , nel cuore di Angela viene posto il Padre nostro. Lei lo recita lentissimamente, dopo averne capito, per grazia, le singole parole. La poverella comprende chiaramente la bontà di Dio e la propria indegnità.  Dolore e gioia, allora, si intrecciano: il primo per i propri peccati, la seconda per la divina bontà. La coscienza di quest'ultima le impedisce, addirittura, di alzare gli occhi ed allora, per ottenere il perdono, si affida alla Vergine Maria" (sedicesimo passo). "Successivamente Angela prova tale diletto nella preghiera, che si dimentica di mangiare. Anzi, arriva a desiderare di non dover mangiare, per pregare, o almeno di mangiare pochissimo. Comprende, però, che si tratta di una tentazione e di un inganno" (diciottesimo passo).   E poi, alcune frasi tratte dai suoi "scritti":"Non vedo quale maggiore soddisfazione possiamo dare a Dio, che vedere perfettamente la nostra povertà" "Infatti, la preghiera continua illumina l'anima, l'eleva e la trasforma" "Venite, perciò, o figli miei benedetti, e guardate la Croce e piangete con me Cristo morto su di essa per le nostre iniquità, perché proprio noi siamo stati la causa del suo così grande dolore" "Il Dio-Uomo straziato fu obbediente solo per te a tutte le tribolazioni" "In Cristo ci fu anche il dolore di compassione per quella sua dolcissima Madre" "Figliolini miei, datevi da fare per essere piccoli" "Perciò, mai, o figli di Dio, togliete gli occhi vostri da questa fedelissima umiltà, che questo Dio Uomo straziato ebbe per voi""Ma questo Dio-Uomo straziato ebbe in tutta la sua vita una sola condizione, vale a dire la croce" Preghiera di Papa Giovanni Paolo II Beata Angela da Foligno! Grandi meraviglie ha compiuto in te il Signore. Noi oggi, con animo grato, contempliamo e adoriamo l'arcano mistero della divina misericordia, che ti ha guidata sulla via della Croce fino alle vette dell'eroismo e della santità. Illuminata dalla predicazione della Parola, purificata dal Sacramento della Penitenza, tu sei diventata fulgido esempio di virtù evangeliche, maestra sapiente di discerinimento cristiano, guida sicura nel cammino della perfezione. Hai conosciuto la tristezza del peccato, hai speRimentato la "perfetta letizia" del perdono di Dio. A te Cristo si è rivolto con i dolci titoli di "figlia della pace" e di "figlia della divina sapienza". Beata Angela! confidiamo nella tua intercessione, invochiamo il tuo aiuto , perché sincera e perseverante sia la conversione di chi, sulle tue orme, abbandona il peccato e si apre alla grazia divina. Sostieni quanti intendono seguirti sulla strada della fedeltà a Cristo crocifisso nelle famiglie e nelle Comunità religiose di questa Città e dell'intera Regione. Fa' che i giovani ti sentano vicina, guidali alla scoperta della loro vocazione, perché la loro vita si apra alla gioia e all'amore. Sostieni quanti, stanchi e sfiduciati, camminano con fatica fra dolori fisici e spirituali. Sii luminoso modello di femminilità evangelica per ogni donna: per le vergini e le spose, per le madri e le vedove. La luce di Cristo, che rifulse nella tua difficile esistenza, brilli anche sul loro cammino quotidiano. Implora, infine, la pace per noi tutti e per il mondo intero. Ottieni per la Chiesa, impegnata nella nuova evangelizzazione, il dono di numerosi apostoli, di sante vocazioni sacerdotali e religiose. Per la Comunità diocesana di Foligno implora la grazia di un'indomita fede, di una fattiva speranza e di un'ardente carità, perché, seguendo le indicazioni del recente Sinodo, avanzi spedita sulla strada della santità, annunciando e testimoniando senza sosta la perenne novità del Vangelo. Beata Angela, prega per noi! (da "L'Osservatore Romano")