Tu e il Paradiso

Santa Maria Maddalena De' Pazzi


 
Caterina de' Pazzi nacque a Firenze il 2 aprile 1566. Appartiene alla casata de’ Pazzi, potenti (e violenti) per generazioni in Firenze, e ancora autorevoli alla sua epoca. Battezzata con il nome di Caterina, a 16 anni entra nel monastero carmelitano di Santa Maria degli Angeli in Firenze e come novizia prende il nome di Maria Maddalena. Nel maggio 1584 soffre di una misteriosa malattia che le impedisce di stare coricata. Al momento di pronunciare i voti, devono portarla davanti all’altare nel suo letto, dove "dì e notte sta sempre a sedere".  Dopo la professione religiosa, il 27 maggio 1584, comincia un itinerario mistico, segnalato di grazie e numerosissime esperienze singolari, che fa di lei una delle più grande estatiche della Chiesa.A eccezione di tre lettere, non scrisse nulla di proprio pugno. Ma lei, che parlava in estasi, è obbligata a conferire tutto quello che le accadeva ai superiori, tramite le sorelle, che scrivevano quello che lei diceva, fuori dell'estasi o durante le stesse esperienze mistiche.Così furono prese dalla sua bocca e raccolte sotto sua dettatura le relazioni delle sue esperienze mistiche: e questi costituiscono quattro grossi volumi di manoscritti originali, essendo da lei stessa riveduti, schiariti e corretti. Sono questi: I Quaranta Giorni; I Colloqui; Revelatione e Intelligentie (o I otto giorni dello Spirito Santo);  La Probatione - Renovatione della Chiesa.  Queste relazioni saranno complimentati ancora in vita della Santa con altri testi di natura biografica, avvisi, ammaestramenti e ricordi personali, raccolti a titolo particolare da carmelitane che con lei vivevano. Insieme tutti questi testi costituiscono uno dei maggiori monumenti della letteratura mistica cattolica.Nell' autunno del 1602 si ammala e il 19 ottobre 1604 è costretta a stare a letto, colpita da tubercolose polmonare. Comincia allora la fase della sua vita chiamata il "nudo patire", una fase posteriore alla trasformazione del matrimonio spirituale e unica nella storia della mistica.Muore il 25 maggio 1604. Il suo corpo incorruttibile si trova attualmente sotto l'altare maggiore della Chiesa del Monastero di S. Maria degli Angeli e di S. Maria Maddalena de' Pazzi, che si trova a Careggi, Firenze.Ecco alcune date che segnano in modo "particolare" la vita di questa santa: 1584: "I quaranta giorni". Rimane estatica ogni giorno, subito dopo la comunione, per 2 o 3 ore. 1585: riceve il dono della Corona di spine15 aprile (Lunedì santo): riceve le Stimmate invisibile17-19 maggio: le "40 ore". Delle 14 ore (circa) di venerdì, fino all'una di domenica accompagna Gesù nel mistero della sepoltura, della resurrezione, della liberazione dell'anime del Limbo e della sua apparizione a Maria, Sua Madre. 18 maggio: riceve il Cuore di Gesù.25 maggio: comincia a mangiare soltanto pane e acqua (nei giorni festivi, cibi quaresimali), a dormire poche ore e a dormire  prima "sopra la sola materassa, e poi sopra un sol saccone". Questa inedia prolungata solo finirà il 30 gennaio 1594.8-16 giugno: I "otto giorni dello Spirito Santo", durante i quali "stette dì e notte sempre rapita in eccesso di mente, salvo che per lo spatio di circa due hore, che gli fu concesso per dir l'uffitio, pigliare un po' di cibo e alquanto riposo". In ciascuno di questi giorni all'ora di Terza riceve il Spirito Santo sotto una forma diversa.9 giugno (Pentecoste): verso le 11 ore, è messa dello Spirito nella "fossa dei leoni" (lit.: "lago de' leoni"), dove rimarrà cinque anni completi, fino al 10 giugno 1590.16 giugno (Santissima Trinità): alla un'ora di notte comincia la prova della privazione del sentimento e del gusto della grazia, lasciandola Dio nella fossa dei leoni "circundata da moltitudine di demoni e afflitta dalle lor grande e orribil tentatione". È la terribile notte oscura dello spirito o notte mistica della fede.  15872 agosto: avendosi spogliato di tutto che ha in camera (il 5 luglio), passa a indossare una sola tonaca e scapolare, i più abietti che ha trovato, a "similitudine di" Gesù "e dei sua santi apostoli". Persevererà così fino alla morte.7 agosto: comincia a camminare scalza, senza scarpe, "all'apostolica" (fino al 9 giugno 1590).30 novembre: per vincere la tentazione del suicidio, piglia un coltello di refettorio e lo mette in mano alla Vergine del coro.158825 febbraio: riceve il dono singolare del fasciculus myrrhae, il "fascetto della Passione, come dette a San Bernardo".25 novembre: entra nel colmo della prova. Le tentazioni di lasciare il Monastero e di morire raggiungono il culmine. 15909 giugno (vigilia di Pentecoste): continua l'inedia, ma il giovedì può bere vino in onore dell' istituzione dell'Eucaristia. Non camminerà più scalza, ma non userà più scarpe.10 giugno (Pentecoste): dopo la comunicazione dello Spirito, verso le 9 ore, dai suoi santi prottetori, vieni finalmente tratta fuori dalla "fossa dei leoni". 1603marzo (forse il 30, Pasqua): domanda a Dio la grazia di un nudo patire, cioè "che da niuna banda [Dio, mondo, corpo, spirito e persone] vi sia consolazione" e sente che gli sarà accordata.aprile (prima settimana, verso il 3): 1ª emottisi.7 agosto: 2ª emottisi. Sputa sangue in grande abbondanza per 4 giorni. Non cesserà mai di sputar sangue, anche se soltanto lo faccia di 2 in 2 o di 3 in 3 settimane. 160424 giugno (Natività di San Giovanni Battista): ultima estasi, sopra il nudo patire.12 ottobre: è eletta Sottopriora e Maestra delle Sopragiovani.19 ottobre: nuove emottisi, "con febbre grandissime e dolor di testa, che la fermorono in letto affatto", con tubercolosi. Qui resterà per due anni e sette mesi, senza nessuna consolazione interiore o esteriore, proprio fino alla morte: è il "nudo patire", la configurazione suprema con Gesù abbandonato nella croce. 160713 ottobre: riceve l'Estrema Unzione dal Confessore del Monastero, padre Vincenzo Puccini.25 maggio (venerdì di Ascensione): verso le ore 6,00 entra in agonia e tre ore dopo pronuncia le sue ultime parole: Benedictus Deus. Verso le 12 ore, Suor Maria Maddalena muore.26 maggio: verso "le 2 ore di notte" (22:00), il corpo, "rinchiuso in una cassa di legno", fu posto sotto l'Altare Maggiore della Chiesa del Monastero, perché i muri perimetrali della cappella maggiore della Chiesa stillano umidità per la vicinanza dell'Arno e per l'acqua che trabocca dalla gronda del tetto. 160827 maggio: a domanda delle Monache, Puccini ottene dall'Arcivescovo il permesso di ritirare in clausura le spoglie della Suora. Avvendo bisogno di cambiare la cassa,Vincenzo Puccini preside alla apertura e ricognizione della salma. Appena aperta la cassa, il corpo si mostra fresco, intero, flessibile; solo le vesti erano bagnate e fradice. Le Suore lo compongono "in una cassa d'albero" e lo sistemano sotto l'altare dell'oratorio a lei dedicato l'anno precedente (perché fu la camera dove morì), ma detto "del Crocifisso". 3 di giugno: il corpo "cominciò a stillare dal ginocchio in giù, liquore di soavissimo odore: non si poteva raccorre che ne' drappi che si poneano sotto, i quali rimaneano macchiati come d'oglio e odorosi [...]. Seguitò a stillare fino a giugno di 1620. Nè perché cessò il liquore, cessò il soavissimo odore, per ciò che questo rimase come prima a spirare da tutte le membra".