Tu e il Paradiso

"Ogni santo è un dono di Dio al mondo e un'offerta del mondo a Dio"


San Charbel Makhlouf, monaco appartenente all'Ordine Libanese Maronita, vissuto nel secolo scorso. La sua vita merita di essere conosciuta anche in Occidente: se riusciremo a comprendere il messaggio che San Charbel ci ha lasciato siamo certi che questi potrà essere un valido aiuto per tutti i credenti. Egli pur sentendo di essere chiamato alla vita monastica, non poté farlo prima dei 23 anni, quindi entrò nel monastero di ‘Annaya dell’Ordine Maronita Libanese. Ma egli anelava ardentemente ad essere eremita, e per questo chiese l’autorizzazione al superiore, il quale vedendo che Dio era con lui redasse l'autorizzazione il 13 di febbraio del 1875. Charbel rimase eremita fino al giorno della sua morte avvenuta la vigilia di Natale dell'anno 1898.Nell'eremo dei Santi Pietro e Paolo, Charbel si dedicò al colloquio intimo con Dio, perfezionandosi nelle virtù, nell' ascesi, nella santità eroica, nel lavoro manuale, nella coltivazione della terra, nella preghiera (Liturgia delle ore 7 volte al giorno), e nella mortificazione della carne, mangiando una volta al giorno e portando il cilicio. Padre Charbel raggiunse la fama dopo la sua morte, iniziando con il prodigio del suo corpo incorrotto che sudava sangue ed emanava una luce misteriosa. Fenomeni osservati e constatati non solo dai membri del suo Ordine, ma dal popolo che cominciò a venerarlo come Santo anche quando la gerarchia ed i superiori ne avevano proibito il culto, in attesa che la Chiesa pronunciasse il suo verdetto.Innamorato dell'Eucaristia e della Santa Vergine Maria, San Charbel modello ed esempio di vita consacrata, è considerato l'ultimo dei Grandi Eremiti. I suoi miracoli sono molteplici e chi si affida alla sua intercessione, non resta deluso, ricevendo sempre il beneficio della Grazia e la guarigione del corpo e dell'anima.Dopo la sua morte ed in vista dei miracoli che avvenivano e del culto di cui era oggetto, durante la chiusura del concilio Vaticano II, il 5 dicembre del 1965, Papa Paolo VI, beatificò padre Charbel con le seguenti parole: "Un eremita della montagna libanese è iscritto nel numero dei Venerabili... un nuovo membro di santità monastica arricchisce con il suo esempio e con la sua intercessione tutto il popolo cristiano. Egli può farci capire in un mondo affascinato per il comfort e la ricchezza, il grande valore della povertà, della penitenza e dell'ascetismo, per liberare l'anima nella sua ascensione a Dio". PREGHIERA A SAN CHARBEL"O grande taumaturgo San Charbel, che hai trascorso la vita in solitudine in un eremo umile e nascosto, rinunciando al mondo e ai suoi vani piaceri, e ora regni nella gloria dei Santi, nello splendore della Santissima Trinità, intercedi per noi.Illuminaci mente e cuore, aumenta la nostra fede e fortifica la nostra volontà. Accresci il nostro amore verso Dio e verso il prossimo. Aiutaci a fare il bene e ad evitare il male. Difendici dai nemici visibili e invisibili e soccorrici per tutta la nostra vita.Tu che compi prodigi per chi ti invoca e ottieni la guarigione di innumerevoli mali e la soluzione di problemi senza umana speranza, guardaci con pietà e, se è conforme al divino volere e al nostro maggior bene, ottienici da Dio la grazia che imploriamo, ma soprattutto aiutaci ad imitare la tua vita santa e virtuosa."Amen