Tu e il Paradiso

San Giacomo " Il Maggiore" : Apostolo e Martire del I secolo


Il Cammino a Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui sarebbe la tomba di Giacomo  “Il Maggiore”. San Giacomo di Compostela è stato uno dei dodici apostoli di Gesù. Genealogicamente San Giacomo detto Giacomo “il Maggiore” è figlio di Zebedeo e di Salomè nonchè fratello di Giovanni evangelista.L’appellativo di “Il Maggiore” viene utilizzato per indicare San Giacomo di Compostela e per distinguerlo dall’apostolo di Gesù Giacomo di Alfeo chiamato Giacomo “il minore”.San Giacomo nacque a Betsaida e morì in Giudea nel 44 d. C. giustiziato per mezzo della decapitazione dal re Erode Agrippa in quanto cristiano. Tra tutti i Martiri cristiani, il primo fu Santo Stefano. Tra gli Apostoli, primo Martire fu San Giacomo. Tutti gli Apostoli, tranne San Giovanni, morirono Martiri. Almeno così vuole la tradizione, anche quando non sono rimasti documenti storici certi. San Giacomo de Compostela era uno dei tre discepoli più fidati di Gesù, uno dei primi a ricevere la chiamata quando stava pescando nel lago de Genesaret ed è stato direttamente testimone: della trasfigurazione di Gesù sul monte Tabordella resurrezione della figlia di Giairodell’ultima notte di Gesù al Getsemani Dopo la morte  e la resurrezione di Gesù continuò a diffondere il Vangelo nella sua opera d’evangelizzazione per il mondo ed è diventato per la religione cattolica una delle figure più carismatiche ed importanti della cristianità.Giacomo e Giovanni, fratelli, erano stati chiarnati da Gesù « i figli del tuono ». La loro stessa mamma, Salomè, ambiziosissima, li spingeva al seguito del Maestro, e udendo parlare Gesù di regno e di futura gloria, chiese ingenuamente che tenesse i suoi figli ai posti d'onore, ai lati del trono. Gesù aveva risposto a quella madre tanto umanamente ansiosa dell'avvenire dei suoi figli: « Voi non sapete ciò che domandate ».Ecco infatti ciò che essi avevano chiesto, per bocca della loro madre: Giacomo il martirio; Giovanni la deportazione nell'isola di Patmos. Veramente, all'inizio, non erano stati essi a farsi avanti: Gesù li aveva chiamati mentre, sulla barca di Zebedeo, loro padre, i due fratelli riparavano le reti dopo la pesca. Da quel momento, lasciando il padre pescatore con i mercenari, essi seguirono Gesù, con la madre, contenta che i suoi figli diventassero, secondo la promessa del Maestro « pescatori di uomini ».Non sapeva, la brava mamma, che l'esca di questa nuova pesca, sarebbe stato il sangue, prima della vittima divina, poi dei testimoni martirizzati. Ecco infatti com'è narrata, negli Atti degli Apostoli, la fine di Giacomo a Gerusalemme: « E a quel tempo il Re Erode si mise a maltrattare alcuni dei credenti. Fece morire così di spada Giacomo, fratello di Giovanni ». Niente altro. Soltanto nove secoli dopo, la fama del figlio di Zebedeo e di Salomè riempì il mondo cristiano, a causa della veneratissima tomba di Compostela, meta di tutti i pellegrinaggi medievali.Ma se San Giacomo morì martire a Gerusalemme,come mai la sua tomba si trovava in Spagna? Fu una questione non facile a spiegare, attorno alla quale eruditi e critici hanno a lungo discusso. Certo è che solo verso l' 830 venne scoperto, in una località della Galizia, un sepolcro romano, che fu ritenuto, per varie ragioni, di San Giacomo.Quando venne scoperto il sepolcro romano, Compostela si protendeva verso la Spagna ancora invasa dagli infedeli, e San Giacomo era davvero l'animatore della speranza cristiana. Egli diventava così il barone, il condottiero, che indicava la via della riscossa. Assumeva quasi figura di « matamoro », cioè di combattente contro i Mori, invocato protettore nelle battaglie. San Giacomo di Compostela divenne così un santuario, il luogo di convegno di tutti i pelle­grini.San Giacomo stesso fu rappresentato come un pellegrino, col bordone in mano, la zucca dell'acqua e la conchiglia per bere. Proprio la conchiglia fu il distintivo dei pellegrini diretti a San Giacomo di Compostela mentre i « romei » diretti a Roma avevano per distintivo la Veronica, cioè il volto di Gesù. La palma, infine, era il distintivo di coloro che, ancor più coraggiosamente, si recavano a Gerusalemme, dove San Giacomo aveva subito il martirio, ma dove sembrava quasi dimenticato, da quando la sua fama era volata tanto alta sull'Europa, approdando a Compostela, in Galizia. PREGHIERA DI GIOVANNI PAOLO II DINANZI ALLA TOMBA DI SAN GIACOMOSantiago de Compostela (Spagna) - Sabato, 19 agosto 1989San Giacomo!Sono qui, nuovamente, presso il tuo sepolcro / al quale mi avvicino oggi, / pellegrino da tutte le strade del mondo, / per onorare la tua memoria ed implorare la tua protezione./ Giungo dalla Roma luminosa e perenne, / fino a te che ti sei fatto pellegrino sulle orme di Cristo / ed hai portato il suo nome e la sua voce / fino a questo confine dell’universo. / Vengo dai luoghi di Pietro / e, quale suo successore, porto a te / che sei con lui colonna della Chiesa, / l’abbraccio fraterno che viene dai secoli / ed il canto che risuona fermo ed apostolico nella cattolicità. / Viene con me, san Giacomo, un immenso fiume giovanile / nato dalle sorgenti di tutti i paesi della terra. / Qui lo trovi, unito e sereno alla tua presenza, / ansioso di rinnovare la sua fede nell’esempio vibrante della tua vita. / Veniamo a questa soglia benedetta in animato pellegrinaggio. / Veniamo immersi in questo copioso esercito / che sin dalle viscere dei secoli è venuto portando le genti fino a questa Compostela / dove tu sei pellegrino ed ospite, apostolo e patrono. / E giungiamo qui al tuo cospetto perché andiamo uniti nel cammino. / Camminiamo verso la fine di un millennio / che desideriamo sigillare con il sigillo di Cristo. / Camminiamo ancora oltre, verso l’inizio di un millennio nuovo / che desideriamo aprire nel nome di Dio. / San Giacomo, / abbiamo bisogno per il nostro pellegrinaggio / del tuo ardore e del tuo coraggio. / Per questo veniamo a chiederteli / fino a questo “finisterrae” delle tue imprese apostoliche. / Insegnaci, Apostolo ed amico del Signore, / la via che porta a lui. / Aprici, predicatore delle Spagne, / alla verità che hai imparato dalle labbra del Maestro. / Dacci, testimone del Vangelo, / la forza di amare sempre la vita. / Mettiti tu, patrono dei pellegrini, / alla testa del nostro pellegrinaggio di cristiani e di giovani. / E come i popoli all’epoca camminarono verso di te, / vieni tu in pellegrinaggio con noi incontro a tutti i popoli. / Con te, san Giacomo apostolo e pellegrino, / desideriamo insegnare alle genti d’Europa e del mondo / che Cristo è - oggi e sempre - / la via, la verità e la vita.