Sapevo che dovevo dire qualcosa ma non sapevo assolutamente cosa dire. Davanti a me migliaia di lavoratori della ristorazione che pendevano dalle mie labbra. Erano quasi tutti chef o camerieri, molti erano ancora in divisa da lavoro. Ero imbarazzatissimo. Sentivo la gola secca e le mani sudate. All'improvviso mi venne l'idea geniale di parlare per slogan: Compagni, dissi, è ora di finirla con i soprusi, ci devono dare quello che ci spetta... le fabbriche agli operai, le terre ai contadini... le gnocche ai cuochi.Quello che seguì non fu un applauso ma un vero e proprio boato, che nenache la bomba atomica...
LE FABBRICHE AGLI OPERAI
Sapevo che dovevo dire qualcosa ma non sapevo assolutamente cosa dire. Davanti a me migliaia di lavoratori della ristorazione che pendevano dalle mie labbra. Erano quasi tutti chef o camerieri, molti erano ancora in divisa da lavoro. Ero imbarazzatissimo. Sentivo la gola secca e le mani sudate. All'improvviso mi venne l'idea geniale di parlare per slogan: Compagni, dissi, è ora di finirla con i soprusi, ci devono dare quello che ci spetta... le fabbriche agli operai, le terre ai contadini... le gnocche ai cuochi.Quello che seguì non fu un applauso ma un vero e proprio boato, che nenache la bomba atomica...