Un mondo evanescente

Romeo e Giulia ... II parte


Non sempre le cosa vanno come dovrebbero, e quando poi la sfortuna ci mette lo zampino è la fine. Giulia era al lavoro quando udì la suoneria del suo cellulare che le segnalava l’arrivo di un messaggio e, seppure immaginava chi fosse il mittente, non aveva la minima idea di  quello che c’era scritto, o meglio supponeva si trattasse del banale saluto che un uomo potesse fare ad una donna come lei, anzi ad una donna che si comportasse come aveva fatto lei, per ben due volte travolta e posseduta soltanto da una voglia  indomabile di fare sesso. Eppure  non era quella la sua natura, no non era una che cadeva facilmente in tentazione, ma quell’uomo aveva annullato la sua personalità, con i suoi modi onesti, quasi impacciati, con quel suo sorriso ingenuo  l’avevano presa completamente, rendendola facile preda. Giulia quindi appena le fu possibile, senza troppa attenzione,  prese il telefono per leggere il messaggio e fu assalita da una forte emozione, non si aspettava quell’invito e ne fu contenta, ma poi subito la gioia si tramutò in disperazione, quella sera non era proprio possibile, aveva già un impegno di lavoro, doveva lavorare fino a tardi per preparare l’esposizione per il giorno dopo, ma non disperò, qualcosa avrebbe inventato per liberarsi prima, per cui preferì non rispondere subito, avrebbe atteso l’evolversi della mattinata prima di valutare ogni possibilità. Quella fu l’ultima volta che Giulia si poté concedere il lusso di guardare il suo telefonino, poi fu letteralmente travolta per tutto il giorno, da una serie di  eventi sfavorevoli  tali da farle dimenticare dell’appuntamento. Soltanto verso  sera poté concedersi un attimo di riposo e come un fulmine squarcia il cielo in una notte di tempesta, l’invito a cena della mattina trafisse la sua mente. Ormai  era tardi, tardi per tutto, provò a chiamarlo, dubbiosa che le avrebbe  risposto, invece nel momento in cui sentì la sua voce capì che nulla era cambiato nei suoi confronti, il tono era quello di sempre. Parlarono per un po’ poi si lasciarono con la promessa di un incontro per il venerdì seguente, giorno ideale per mangiare qualcosa insieme e trascorrere piacevolmente la serata.