L'angolo di... Renzo

NOMADI: 45 ANNI a Folgaria (Trentino)


Grandi e incredibili come sempre, da 45 anni a questa parte, I Nomadi hanno festeggiato il 20\21 e 22 Giugno a Folgaria, in Trentino, i loro 45 anni di attivita'. E lo hanno fatto come sempre, attorniati  dai loro fans piu' affezionati. Sono stati tre giorni di musica e spettacolo. Gia’ erano abbastanza incredibili le oltre 3000 prenotazioni negli alberghi della zona di questo paese del Trentino che ha ospitato la manifestazione. Nei due giorni dei concerti, i Nomadi non hanno mancato, come sempre del resto fanno, di ricordare i vecchi compagni scomparsi come il bassista Dante Pergreffi e Augusto Daolio, deceduti entrambi nel 1992. Nonostante questi durissimi colpi per volonta’ del bravo Beppe Carletti  e grazie sopratutto alla spinta dei Fans, che chiesero a gran voce a Beppe di ripartire, i Nomadi riaprirono questa strada, quando sembrava che il destino dovesse chiudere questa bellissima storia. E’ stata quindi giusta la scelta di festeggiare con la grande famiglia dei fans a Folgaria  questi incredibili 45 anni. E i Nomadi sono stati come sempre all'altezza, regalando splendida musica, dando tutto sul palco fino all'ultima goccia di sangue. Per tornare a quei giorni, voglio riprendere le parole di una loro vecchia canzone: ... e all’orizzonte, montagne maestose… Queste poche parole danno l’idea di questi luoghi meravigliosi del Trentino, come Folgaria, che ci ha ospitato per questi giorni Nomadi. Noi ne abbiamo fatti solo due, faticosi ed intensi, ma pieni di soddisfazione per chi come noi, fa parte della famiglia Nomade. Una storia bellissima per me, che li ho conosciuti tantissimi anni fa a Levico; un amore a prima vista, che ancora oggi ha motivo e piena ragione di esistere. Negli anni e’ vero, sono cambiati per svariati motivi gli artisti sul palco ma il prodotto non si e’ mai snaturato. Che dire: vorrei raccontare tante cose di questi giorni, ma a questo ci penseranno gli altri amici che erano con noi. Una figurone per esempio, l’ha fatta il nostro nuovo striscione della ML attaccato al muro dell’albergo sulla strada del concerto, che veniva continuamente salutato dalle auto di passaggio a colpi di clakson. Poi, doverosi un grazie agli amici della Ml e del nostro club (i cui componenti, anche se in maniera non organizzata erano presenti) che erano con me: Fabio, mio compagno di viaggio e nostro moderatore che non ha mai nascosto la soddisfazione per essere presente  a queste due giornate; la Susy che e’ stata molto vicino a noi; Gianluca che piu’ passa il tempo e piu’ diventa un grande amico… la Simoncina che e’ stata quasi sempre aggregata a noi. Poi la Lia e marito con nonna Iole (eroicamente presente gia due ore prima dell’inizio del concerto di sabato notte), Giuseppe e Gaetano, oltre tantissimi altri come gli amici del Club di Vicenza… e mi scuso con chi dimentico. una lista infinita presente sull’Altipiano a salutare un grande gruppo che sa’ raccontare una storia di amore, amicizia e tutti gli altri aggettivi che non ripeto perche’ sarebbero sprecati e anche perche’ li conoscete tutti benissimo. E loro, i Nomadi grandi, come sempre, capaci di fermare il concerto di domenica pomeriggio per dieci minuti perche’ uno spettatore per il caldo era stato colpito da malore. I Nomadi che chiedono scusa per questo, ma che hanno avuto per risposta un lunghissimo applauso di apprezzamento. Avete mai visto interrompere un concerto perche qualcuno si era sentito male?  Questo mancava anche a me. Danilo che ha detto che la musica e’ importante ma la salute va’  ben prima di tutte le altre cose. Bellissimo. Bravi tutti gli ospiti, tra i quali e’ spiccato quella grande soprano dal nome impossibile che ha duettato con Danilo nella bellissima “se non ho te”. Il mitico toscano Giorgio Panariello, questa volta ha dato il meglio di se all’inizio e alla fine del concerto facendoci veramente divertire. Bravo Giorgio, anche te come il maestro Bruno Sartori (con il suo ormai immancabile cappellino da Fan Nomade) sei stato ormai adottato dalla grande famiglia Nomade. Uno di noi, gente come noi. I giovani della grande orchestra sono stati tutti bravissimi, sabato rigorosamente in abito da concerto, il giorno dopo con le magliette nere dello staff. Bravo il buon e simpaticissimo Don Mazzi, che ha generosamente portato gelati e bibite sul palco, nel momento piu’ caldo del pomeriggio, poi  giustamente ricordando di essere un prete. Un altro grande uomo. Amici veri, sinceri. Su tutti, ancora una volta la grande famiglia Nomade. Grande, immensa, generosa, presente in oltre 7.000 presenze in un luogo che sinceramente non era molto vicino… disponibile a saltare, cantare, lanciare coriandoli e fare beneficenza facendo adottare, nelle raccolte durante il concerto 23 bambini a distanza. Una famiglia, come ricordato orgogliosamente durante i concerti da Beppe che tanto ha dato ai Nomadi e senza la quale questa meravigliosa avventura non avrebbe avuto ragione di essere. Un Beppe particolarmente emozionato che ha salutato e ringraziato tutti i vecchi componenti transitati nella Band nessuno escluso, che hanno fatto parte del gruppo, con un saluto particolare a Danilo, che ha testualmente detto “ha avuto un grandissimo coraggio”. Poi il finale con “salutami le stelle”, che con malinconia, ha chiuso ambedue i concerti. La gente di Folgaria, ospitale e gentilissima con tutti noi e’ veramente da elogiare come da elogiare e’ stata la bravura degli organizzatori che non ci hanno fatto mancare niente. Veramente ottima in tutti gli aspetti. Spero che abbiate compreso, in queste brevi righe, quello che e’ stato Folgaria. A presto, venerdi’ 27,  per un prossimo concerto, non dimenticando il 3 Luglio a Firenze, a dieci minuti da casa nostra. Finalmente una data agevole. Comunque, anche se gli anni passano, non manca la voglia di ripartire… Un saluto caloroso a tutti. Come sempre con tantissimo affetto e sentimento. Renzino