L'angolo di... Renzo

Scrissi questo per ricordare la morte di Dante... Diversi anni fa


Questa e' una di quelle date, che non possono non essere ricordate, qualche anno fa', prima di Augusto, scompariva una delle piu' belle figure, un vero personaggio che ha fatto la storia dei Nomadi. Questo era Dante Pergreffi. Molti di Voi, conosceranno la storia della sua morte, io lo voglio ricordare con degli articolini, che scrissi qualche tempo fa', quando lasciai da moderatore la Ml del Suono delle Idee. Vi faro' leggere solo l'introduzione a quegli articoli, che e' gia lunga di suo... non abusero' della vostra pazienza... ma il ricordo di Dante e' ancora molto vivo dentro di me. e vi voglio fare partecipi delle mie emozioni di allora. A proposito, ci sono dei riferimenti a persone di qualche anno fa', che non so' piu' che fine hanno fatto, per esempio Barbara Rocchi... se qualcuno e' in contatto con lei mai farebbe piacere che la salutasse da parte mia... anche l'indirizzo di posta che troverete nell'articolo e' quello vecchio... inoltre delle foto jpg in file rar ci vorra' un po per scaricarle ma ne vale la pena penso. Sono emozionato! Come tutte le volte che passo il confine tra la mia Toscana e l’Emilia, ed effettuo un viaggio area di destinazione “NOMADI” mi entra addosso prima una strana euforia, poi una grande allegria, ed infine vengo preso da un’emozione che difficilmente mi riesco a spiegare, ma che sicuramente chi ha nel suo intimo, la passione, la mentalità, lo spirito Nomade riesce senz’altro a capire.Questa volta il viaggio e’ diverso perché e’ l’ultimo di una discreta serie di miei anonimi svariati viaggi a Novellara, pagati a mie spese di cui vi ho tenuto, volontariamente all’oscuro per non rovinarvi la sorpresa, e doveva essere il mio regalo di Natale a Voi della ML… prima della mia decisione di abbandonarla. Sarà comunque grazie alla gentilezza e cortesia di Barbara Rocchi che potete leggere queste lettere. E’ il mio regalo di Natale per voi, regalo alla “mia” ML IL SUONO DELLE IDEE l’applicazione di una mia idea a cui pensavo e lavoravo da tempo, le interviste realizzate sono 13 ma valide e ritenute da pubblicare solo 5, le troverete allegate. Spero che apprezzerete il mio sforzo, da sempre teso a darvi notizie, a fare informazione a mettervi al corrente, a raccontare cose reali, e a raccontare fatti accaduti inconfutabili ma per me pieni di emozioni. Ne verrà fuori uno spaccato di una vita di paese, ne viene fuori una concretezza cruda, una confessione fuori dai denti, ma anche si identifica con la gente della bassa, quella gente che, racconta Augusto “e’ cupa, un poco scontrosa, ma quando ama sa amare davvero…” e “il paese” sarà rammentata da uno degli intervistati.Vi porterò con me a Fabbrico, il paese di Dante, che ha trovato la morte, in un’alba di una grigia mattina di una anonima strada della bassa padana, quella strada anonima, che mi immagino quella mattina piena di nebbia quando alla guida della sua auto, ha sbandato all’incrocio di una anonima provinciale che collega Campagnola Emilia con Fabbrico, all’incrocio maledetto che divide delle anonime località chiamate Bernolda e Ca de Frati, incrocio che, lo ha visto sbandare uscendo dalla sua carreggiata sulla parte sinistra, cappottare piu’ volte e finire la sua giovane vita in un’ancor più anonimo campo.  Lunga e diritta, correva la strada, canta la canzone, splendida di Guccini, ma le strade si sa, portano lontano e troppo spesso portano anche alla morte. Dante ha trovato così la sua pace su quella strada percorsa tante volte per tornare alla sua casa, e che lo ha tradito nella sua storia finale.Un destino ha legato Dante ad Augusto nella vita come nella morte, poco prima della morte di Augusto era morta sua madre, ed anche a Dante era stato colpito in affetti molto cari con la morte del padre.Ho cercato invano, di parlare con i parenti di Dante, ma la sua casa natale a Fabbrico non c’è più, un suo fratello mi hanno detto si è trasferito a Reggio, e sembra che sia in vita solo una zia di Dante nel paese, per questo ho ritenuto non turbare questa persona anziana, con dei ricordi che potevano per lei, essere penosi. (Di recente ho visto che il nonno di Dante vive a Fabrico, e la cosa mi fa molto piacere).Il suo luogo di riposo nel cimitero di Fabbrico è anonimo come gli altri, la sua foto, la data della sua nascita, della sua morte ed accanto scolpita una chitarra… una tomba che, come quella di Augusto, è accompagnata da ninnoli, ricordi omaggi come quella di Augusto a Novellara. Non si è dimenticata di Dante, la grande massa, generosa, del popolo Nomade.Poi, Augusto sepolto tra i bambini, tra i ninnoli, i ricordi, le targhe (anche, quella della ML), i ringraziamenti, una decisione dell’Amministrazione Comunale, che in ritardo, si e’ accorta della grandissima statura di questo personaggio, lo ammetteranno in diversi nel corso delle risposte alle mie domande.Augusto, poeta, pittore, scultore, cantante… sepolto tra i bambini che amava tantissimo e che portava sul palco a cantare con lui, a volte con la timidezza classica dei bambini “crescerai”.Io sono convinto, che leggerete attentamente i miei prossimi articoli, non certamente perché, li ho realizzati io, ma per il valore delle testimonianze portate, e scusatemi se io, improvvisandomi provvisoriamente intervistatore, qualche volta non ho saputo ben fare le domande, e questo mi ha messo qualche volta in imbarazzo, ma certamente non ha imbarazzato chi mi ha risposto, fornendo risposte ben chiare e definite, direi crude, ed anche non certo immaginate, ne costruite.Esce, un ritratto inaspettato, ma leggerete da voi queste risposte… che ritengo davvero interessanti. Se si esce dall’autostrada a Reggio Emilia, si nota subito un cartello, che ti fa entrare immediatamente nello spirito nomade, è l’indicazione di Bagnolo in Piano, oggi comune, e teatro dei primi concerti dei Nomadi nella zona, nella loro terra, e altri paesi anonimi e uguali come… Guastalla, Pieve Rossa, San Tommaso, Vezzosa, Correggio, Fabbrico, paesi che a voi non possono dire niente, ma dove vi assicuro, si tocca con mano, i Nomadi, sono amati e vezzeggiati, ed considerati un vanto della terra emiliana.  Mi emoziona ancora tantissimo, ve lo avevo gia raccontato in qualche messaggio fa rivedere quelle strade, quelle campagne, quelle colline che i Nomadi hanno cantato e cantano oggi nelle loro canzoni, queste mi hanno accompagnato in ogni viaggio, e queste sono là, si toccano con un dito, tutto e' uguale alle canzoni, l'atmosfera e' quella, la terra e' quella, la nebbia e’ quella, le gente e’ quella: “LA GENTE E’ CRUDA E UN POCO SCORTESE,  MA QUANDO AMA SA’ AMARE DAVVERO” … Ripenso come gia detto, che se non fossi nato nella mia Toscana, ed essendo a questa molto affezionato, mi sarebbe piaciuto nascere e vivere da queste parti, nella bassa padana. Il mio carattere si addice molto a queste atmosfere e a questa terra.Godetevi, quindi i miei prossimi articoli, io sono convinto che vi interesseranno, perché sono le dichiarazioni di gente comune e non solo, ma sicuramente schiette e sincere.Nei mesi passati le mie giornate libere, sono state riempite da questi viaggi, io da parte mia, vi vorrei fare partecipi della mia tristezza, nel vedere la mia casella vuota dei vostri messaggi, mi accorgo che mi mancate veramente, ma così ormai è andata e indietro, non si torna, passerei da burattino ed io un burattino non sono.Per quanto riguarda le foto, per adesso non sono disponibili, in quanto sono state da me realizzate  in diapositiva e quindi attualmente sono in laboratorio per essere passate su cd rom, dove ho tutte le altre, non possedendo lo scanner, appena posso e sono pronte, vi invierò, sempre grazie alla gentilezza di Barbara Rocchi, l’indirizzo Internet dove troverete le ultimissime foto fatte a Novellara e a Fabbrico, oltre a tutte, ma proprio tutte quelle che possiedo (sono circa 250) dei Nomadi e che potrete scaricare quando vorrete.Ragazzi, a questo punto, non ho altro da dirvi, vi sarei grati se dopo aver letto il tutto, mi fate sapere se avete apprezzato il mio lavoretto. La mia cartella di posta lo sapete ha l’indirizzo di : resarti@tin.itAuguro a tutti Voi e alle vostre famiglie, un sereno Natale, e delle Buonissime Feste, naturalmente ancora una volta con tantissimo sentimentoCiao a tutti.  Renzo