Creato da sartinirenzo il 22/02/2008
In questo Blog, si può parlare e commentare tutto, ma proprio tutto tutto... Anche se alla base ci sono questi argomenti: La Musica (I Nomadi, Il Latino Americano); I fatti della mia Città (Sportivi, Avvenimenti Culturistici e Storici); l'Azienda dove lavoravo (Oggi, Ataf Gestioni SrL). L'unica cosa che chiedo a chi commenterà eventualmente su questo Blog, è quella di evitare le offese, scrivere con educazione, rispettare le opinioni altrui. Se vuoi, scrivimi a: renzosartini@fastwebnet.it
 

I Nomadi

Un articolo vecchiotto (2008), che racconta il mio primo incontro con i Nomadi.

Li ho incontrati e scoperti, in montagna, moltissimi anni fa a Levico, nel Trentino, quasi per caso. Eravamo andati casualmente qualche giorno in vacanza lassù con i miei genitori quando entrando in un bar trovai un gruppetto di musicisti a suonare. Mi misi curiosamente ad ascoltarli. Per me fu una curiosita' immediata, una fulminazione, anzi: un amore a prima vista! Li ascoltai con curiosità, piacevolmente impressionato dalla loro simpatia, dai loro versi strani, dal loro modo di porsi, di suonare e di cantare, sopratutto dell'unico cantante, allora secco come un chiodo, ma con una voce... Poi, li persi di vista a causa anche dell'Alluvione di Firenze del 1966. Ma li ritrovai l'anno dopo ad un concerto di Riccione. Da allora sono passati circa 45 anni, forse anche più. In questi giorni, anche se un po in ritardo rispetto a voi, anch'io quindi festeggio il mio 40°. Una data speciale: 40 anni di vostri concerti... (Oggi quasi 50 anni anche per me con oltre 400 concerti) In questi anni, senza saperlo, non immaginate quante volte mi avete aiutato. Ho avuto diversi momenti difficili (niente di grave, naturalmente) ed altrettanti giramenti di scatole. In quei momenti trovavo rifugio nella vostra musica. Mi bastava isolarmi da solo, in silenzio, in un angolo della casa ed ascoltare qualche vostro disco. ... Sento oggi di dovervi ringraziare. Grazie a voi ho girato tutta l'Italia; ho conosciuto amici in ogni luogo ed in ogni parte. Ho fatto esperienze, ho provato emozioni, comunque tutte belle sensazioni. In quei momenti il mondo mi è apparso più facile da affrontare. Nei vostri concerti, con gli amici ho dimenticato provvisoriamente tuttitanti problemi, che al ritorno a casa comunque ritrovavo. Solo un rimpianto: non avere più con noi il grande Augusto e il buon Dante. Grazie quindi ai Nomadi di ieri e ai Nomadi di oggi... Grazie a Beppe (Carletti) per aver continuato su quella strada iniziata a percorrere ormai tanti, tanti anni fa. Non cambiate mai. Semplicemente vi dico: Grazie Nomadi.

 

RADIOSTUDIO 54 (Scandicci - FI)

Ascolto ancora dopo tantissimi anni, questa radio, tartassata dalla Politica che qualcuno voleva anche fare chiudere... Ma Gheri Guido, ha stretto i denti e insieme agli amici e alla sua Famiglia, sopratutto, è ancora qui... Con coraggio, con passione, ancora senza tanti peli sulla lingua. L'unica vera Radio Libera della Toscana e veramente vicina ai bisogni dei Cittadini. Ogni tanto, ma veramente di rado, perchè Guido non ne ha bisogno, collaboro volentieri con lui e con la radio.

www.radiostudio54.it 

96.00 - 96.50

 

Le mie serie Tv preferite...

C.S.I. - MIAMI ; È ambientato nella città di Miami (Florida); guida la squadra il Tenente Horatio Caine a capo del laboratorio di criminologi

C.S.I. - NEW YORK ; E' ambientato nella città di New York; guida la squadra il Detective MacTylor Laureato in scienze biologiche è un esperto di armi giapponesi.

C.S.I. - LAS VEGAS ; E' ambientato nella città di Las Vegas; guida la squadra della Polizia Scientifica , il detective Gilbert Arthur Grissom; è un biologo specializzato.

N.C.I.S. - E' una squadra di agenti Investigativi speciali della Marina Militare degli Stati Uniti... Capo della sezione è l'ex marines Leroy Jethro Gibbs.

CRIMINAL MINDS ; E' L'Unità di Analisi Comportamentale dell'FBI, incaricata di elaborare profili psicologici e comportamentali dei Serial killer. guidano la squadra i Detective Speciali Gideon e Hotchner.

 

Il Cinema, un'altra delle mie passioni...

i miei preferiti...

UN MERCOLEDI' DA LEONI... Apocalypse Now; Il Cacciatore; Arancia Meccanica; C'era una volta... il West; Heat, la sfida; Taxy driver; 2001 Odissea nello spazio; Schindler's List; Guerre Stellari – Star Wars; Il padrino; C’era una volta in America; American Graffiti; 2010 L'anno del contatto; Qualcuno volò sul nido del cuculo; Il miglio Verde; Easy Rider; La vita è bella; Il Gladiatore; Full Metal Jacket; I guerrieri della notte; The Shining; Non ci resta che piangere; Braveheart.
 

 

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... Quasi per caso, diversi anni fa ho conosciuto la Musica Latina Americana e ne sono rimasto affascinato, anzi direi meglio: fulminato!!! La Musica Caraibica in particolarmodo. Grazie alla rete Internet ho la fortuna di corrispondere (da anni) con amici dj di vecchia data, che erano miei colleghi giovanili, visto che anche io da giovane facevo il Dj in una delle prime radio private che oggi non esistono più.  E' sopratutto grazie a loro e anche ad alcuni  Dj e proprietari eo gestori di Scuole di Ballo  dell'America Latina i quali,  mi inviano regolamente le uscite musicali in anteprima dai loro paesi, riesco a mantenermi aggiornato anche grazie alla mia ampia collezione di Cd (oggi oltre 29.000). Io invio loro  la mia musica e loro mi contraccambiano..., Cosi ho spesso novità che da noi arriveranno tra molti mesi. Inoltre ascolto regolarmente, via web, tantissime radio originali caraibiche, che trasmettono tramite rete e  che vi consiglio di ascoltare. Il latino è: gioia di ballare e di vivere, colore, divertimento, sensualità e molto altro ancora. Io la musica latina, però, l'ascolto e basta. Non mi piace ballarla come non mi attira il Ballo liscio, così tanto per fare un esempio. Magari mi piacerebbe imparare la Bachata, che mi pare parecchio bella da ballare. Vedremo. Renzino. 

 

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Scrissi questo per ricordare la morte di Dante... Diversi anni fa

Post n°112 pubblicato il 18 Giugno 2009 da sartinirenzo
 
Tag: Nomadi
Foto di sartinirenzo

Questa e' una di quelle date, che non possono non essere ricordate, qualche anno fa', prima di Augusto, scompariva una delle piu' belle figure, un vero personaggio che ha fatto la storia dei Nomadi. Questo era Dante Pergreffi. Molti di Voi, conosceranno la storia della sua morte, io lo voglio ricordare con degli articolini, che scrissi qualche tempo fa', quando lasciai da moderatore la Ml del Suono delle Idee.


Vi faro' leggere solo l'introduzione a quegli articoli, che e' gia lunga di suo... non abusero' della vostra pazienza... ma il ricordo di Dante e' ancora molto vivo dentro di me. e vi voglio fare partecipi delle mie emozioni di allora. A proposito, ci sono dei riferimenti a persone di qualche anno fa', che non so' piu' che fine hanno fatto, per esempio Barbara Rocchi... se qualcuno e' in contatto con lei mai farebbe piacere che la salutasse da parte mia... anche l'indirizzo di posta che troverete nell'articolo e' quello vecchio... inoltre delle foto jpg in file rar ci vorra' un po per scaricarle ma ne vale la pena penso.


Sono emozionato!

Come tutte le volte che passo il confine tra la mia Toscana e l’Emilia, ed effettuo un viaggio area di destinazione “NOMADI” mi entra addosso prima una strana euforia, poi una grande allegria, ed infine vengo preso da un’emozione che difficilmente mi riesco a spiegare, ma che sicuramente chi ha nel suo intimo, la passione, la mentalità, lo spirito Nomade riesce senz’altro a capire.

Questa volta il viaggio e’ diverso perché e’ l’ultimo di una discreta serie di miei anonimi svariati viaggi a Novellara, pagati a mie spese di cui vi ho tenuto, volontariamente all’oscuro per non rovinarvi la sorpresa, e doveva essere il mio regalo di Natale a Voi della ML… prima della mia decisione di abbandonarla. Sarà comunque grazie alla gentilezza e cortesia di Barbara Rocchi che potete leggere queste lettere. E’ il mio regalo di Natale per voi, regalo alla “mia” ML IL SUONO DELLE IDEE l’applicazione di una mia idea a cui pensavo e lavoravo da tempo, le interviste realizzate sono 13 ma valide e ritenute da pubblicare solo 5, le troverete allegate.

Spero che apprezzerete il mio sforzo, da sempre teso a darvi notizie, a fare informazione a mettervi al corrente, a raccontare cose reali, e a raccontare fatti accaduti inconfutabili ma per me pieni di emozioni.

Ne verrà fuori uno spaccato di una vita di paese, ne viene fuori una concretezza cruda, una confessione fuori dai denti, ma anche si identifica con la gente della bassa, quella gente che, racconta Augusto “e’ cupa, un poco scontrosa, ma quando ama sa amare davvero…” e “il paese” sarà rammentata da uno degli intervistati.

Vi porterò con me a Fabbrico, il paese di Dante, che ha trovato la morte, in un’alba di una grigia mattina di una anonima strada della bassa padana, quella strada anonima, che mi immagino quella mattina piena di nebbia quando alla guida della sua auto, ha sbandato all’incrocio di una anonima provinciale che collega Campagnola Emilia con Fabbrico, all’incrocio maledetto che divide delle anonime località chiamate Bernolda e Ca de Frati, incrocio che, lo ha visto sbandare uscendo dalla sua carreggiata sulla parte sinistra, cappottare piu’ volte e finire la sua giovane vita in un’ancor più anonimo campo. 

Lunga e diritta, correva la strada, canta la canzone, splendida di Guccini, ma le strade si sa, portano lontano e troppo spesso portano anche alla morte. Dante ha trovato così la sua pace su quella strada percorsa tante volte per tornare alla sua casa, e che lo ha tradito nella sua storia finale.

Un destino ha legato Dante ad Augusto nella vita come nella morte, poco prima della morte di Augusto era morta sua madre, ed anche a Dante era stato colpito in affetti molto cari con la morte del padre.

Ho cercato invano, di parlare con i parenti di Dante, ma la sua casa natale a Fabbrico non c’è più, un suo fratello mi hanno detto si è trasferito a Reggio, e sembra che sia in vita solo una zia di Dante nel paese, per questo ho ritenuto non turbare questa persona anziana, con dei ricordi che potevano per lei, essere penosi. (Di recente ho visto che il nonno di Dante vive a Fabrico, e la cosa mi fa molto piacere).

Il suo luogo di riposo nel cimitero di Fabbrico è anonimo come gli altri, la sua foto, la data della sua nascita, della sua morte ed accanto scolpita una chitarra… una tomba che, come quella di Augusto, è accompagnata da ninnoli, ricordi omaggi come quella di Augusto a Novellara. Non si è dimenticata di Dante, la grande massa, generosa, del popolo Nomade.

Poi, Augusto sepolto tra i bambini, tra i ninnoli, i ricordi, le targhe (anche, quella della ML), i ringraziamenti, una decisione dell’Amministrazione Comunale, che in ritardo, si e’ accorta della grandissima statura di questo personaggio, lo ammetteranno in diversi nel corso delle risposte alle mie domande.

Augusto, poeta, pittore, scultore, cantante… sepolto tra i bambini che amava tantissimo e che portava sul palco a cantare con lui, a volte con la timidezza classica dei bambini “crescerai”.

Io sono convinto, che leggerete attentamente i miei prossimi articoli, non certamente perché, li ho realizzati io, ma per il valore delle testimonianze portate, e scusatemi se io, improvvisandomi provvisoriamente intervistatore, qualche volta non ho saputo ben fare le domande, e questo mi ha messo qualche volta in imbarazzo, ma certamente non ha imbarazzato chi mi ha risposto, fornendo risposte ben chiare e definite, direi crude, ed anche non certo immaginate, ne costruite.

Esce, un ritratto inaspettato, ma leggerete da voi queste risposte… che ritengo davvero interessanti.

Se si esce dall’autostrada a Reggio Emilia, si nota subito un cartello, che ti fa entrare immediatamente nello spirito nomade, è l’indicazione di Bagnolo in Piano, oggi comune, e teatro dei primi concerti dei Nomadi nella zona, nella loro terra, e altri paesi anonimi e uguali come… Guastalla, Pieve Rossa, San Tommaso, Vezzosa, Correggio, Fabbrico, paesi che a voi non possono dire niente, ma dove vi assicuro, si tocca con mano, i Nomadi, sono amati e vezzeggiati, ed considerati un vanto della terra emiliana.

  Mi emoziona ancora tantissimo, ve lo avevo gia raccontato in qualche messaggio fa rivedere quelle strade, quelle campagne, quelle colline che i Nomadi hanno cantato e cantano oggi nelle loro canzoni, queste mi hanno accompagnato in ogni viaggio, e queste sono là, si toccano con un dito, tutto e' uguale alle canzoni, l'atmosfera e' quella, la terra e' quella, la nebbia e’ quella, le gente e’ quella: “LA GENTE E’ CRUDA E UN POCO SCORTESE,  MA QUANDO AMA SA’ AMARE DAVVERO” … Ripenso come gia detto, che se non fossi nato nella mia Toscana, ed essendo a questa molto affezionato, mi sarebbe piaciuto nascere e vivere da queste parti, nella bassa padana. Il mio carattere si addice molto a queste atmosfere e a questa terra.

Godetevi, quindi i miei prossimi articoli, io sono convinto che vi interesseranno, perché sono le dichiarazioni di gente comune e non solo, ma sicuramente schiette e sincere.

Nei mesi passati le mie giornate libere, sono state riempite da questi viaggi, io da parte mia, vi vorrei fare partecipi della mia tristezza, nel vedere la mia casella vuota dei vostri messaggi, mi accorgo che mi mancate veramente, ma così ormai è andata e indietro, non si torna, passerei da burattino ed io un burattino non sono.

Per quanto riguarda le foto, per adesso non sono disponibili, in quanto sono state da me realizzate  in diapositiva e quindi attualmente sono in laboratorio per essere passate su cd rom, dove ho tutte le altre, non possedendo lo scanner, appena posso e sono pronte, vi invierò, sempre grazie alla gentilezza di Barbara Rocchi, l’indirizzo Internet dove troverete le ultimissime foto fatte a Novellara e a Fabbrico, oltre a tutte, ma proprio tutte quelle che possiedo (sono circa 250) dei Nomadi e che potrete scaricare quando vorrete.

Ragazzi, a questo punto, non ho altro da dirvi, vi sarei grati se dopo aver letto il tutto, mi fate sapere se avete apprezzato il mio lavoretto. La mia cartella di posta lo sapete ha l’indirizzo di : resarti@tin.it

Auguro a tutti Voi e alle vostre famiglie, un sereno Natale, e delle Buonissime Feste, naturalmente ancora una volta con tantissimo sentimento

Ciao a tutti.

 

 

Renzo

 
 
 

A margine di un grande concerto... 27 Luglio 1971

Post n°111 pubblicato il 18 Giugno 2009 da sartinirenzo
 
Tag: Nomadi
Foto di sartinirenzo

Un luogo qualsiasi d’Italia… 27 luglio 1971 (la mia età, circa venti anni)

Un bellissimo ricordo di un concerto… (grazie ai Nomadi)

            Eravamo veramente gasati, Andrea ed io il mio carissimo amico e compagno di oltre già 200 concerti… la mattina l’avevamo impegnata per una visita a Gardaland, dove c’eravamo veramente divertiti e dove il tempo era passato velocemente grazie all’amicizia fatta con due ragazze della nostra età, Susanna e Francesca anche loro in visita al parco giochi. Qualcosa d’importante era nell’aria … ricordo il mio interessamento per una di loro (Susanna) che mi piacque subito, un’amicizia e un’intesa nata ìmmediata ma che sapevamo non poter proseguire perché noi, come loro, avevamo un impegno quella sera irrinunciabile. Per la verità non ci vollero dire, dove erano dirette e fecero le misteriose. La sorpresa più grande però fu quella di scoprire a pranzo, dove mangiammo insieme, che la metà era in comune per tutti: il concerto dei Nomadi di quella stessa sera nel comune a trenta chilometri dal parco. Ci rallegrammo insieme felici e contenti entrambi di questa nostra comune passione  e quando proponemmo loro di passare la sera e il concerto insieme accettarono volentieri. Partimmo cosi insieme, noi con la nostra auto, un’Alfa Romeo Alfetta davanti, seguita dalla loro, una vecchia mini minor. Arrivammo ben presto al luogo del concerto, teatro dell’ennesima Festa dell’Unità. Facemmo a tempo ad ascoltare le prove (Ophelia, Come potete giudicar). Trovammo molti punti e molti interessi in comune nella serata che passammo insieme nell’attesa del concerto e non nego di aver fatto la corte e capire a Susy, che mi piaceva un sacco. Era una ragazza molto carina e simpatica, aveva un vestitino intero corto, quasi mini,  di poco sopra al ginocchio, molto leggero e svolazzante e un fisico niente male per la sua età. Mi sembrò che la simpatia fosse ricambiata e al momento della cena quando le offrì un mio panino, mi diede un bacio sulla guancia in un momento per ambedue molto spensierato. E cosi durante il concerto, dopo diverse canzoni,  al momento in cui Augusto cantava “mai come lei nessuna”, presi coraggio e la abbracciai alla vita da dietro, dicendole in un orecchio che in compagnia di una persona che ti piace, il concerto ce lo saremmo gustato di più. Mi aspettavo come minimo uno schiaffone invece, con un sorriso su quella faccia simpatica mi disse solo due parole di risposta “hai ragione”. In un attimo mi strinse le mani e se le tirò a se  e cosi, continuammo a seguire il concerto abbracciati. Fu al momento di una canzone nuova “Suoni” che Augusto stava interpretando magnificamente, che la strinsi un po’ di più al che Susanna si girò e ci baciammo. Un bacio, bello, emozionale, come quelli che si scambiano i ragazzi di venti anni senza problemi. Fu una bella sensazione e un’emozione che ho provato poche altre volte. Alla fine del concerto, per trovare un attimo di solitudine da passare insieme, ci allontanammo dall’Arena e fu ancora un bel momento. Non sto a raccontarvi il seguito, perché la cosa non finì lì anche se furono solo altri baci e qualcosa di poco più. Partimmo tre ore dopo la fine del concerto e anche Andrea che si era in pratica attaccato  all’altra ragazza, era particolarmente euforico. Una serata magnifica segnata da un concerto dei Nomadi bello come il solito e indimenticabile per quello che era successo. Il rimpianto solo al momento di lasciarci, quando mi pregò di far finire lì quella cosa, perché per lei era stata solo l’emozione di una sera trasportata dalle canzoni; per me no, io l’avrei rivista volentieri anche dopo. Mi spiegò che nel paese di una comune della Provincia di Terni dove viveva, era fidanzata con un militare dell’arma e che quel suo abbandono momentaneo, era solo dovuto all’emozione delle canzoni. Sembra impossibile ma è cosi. Al momento della partenza, senza dirle niente presi il numero di targa della sua auto con l’intenzione di usarlo per ritrovarla anche se lei non avrebbe voluto e giacché non volle lasciarmi alcun numero di telefono. Poi lasciai perdere per rispettare la sua volontà. Suoni è  rimasta per me, una delle canzoni cui sono più legato; il motivo è anche questo che vi ho raccontato. Una canzone bellissima che ho ascoltato in molte versioni in questi anni. Rimane per me, come vi ho detto, un’emozione difficile da dimenticare. Non so perché stasera ho raccontato questo episodio; dato che è  un ricordo molto personale però …  valeva la pena di ricordarlo. Perdonatemi. Ancora una volta, con tantissimo sentimento, un caro saluto a tutti. Renzo

P.S. E’ stato bello, dopo tanti anni incontrare e riconoscere Susanna, la quale segue ancora oggi I Nomadi, l’ho rivista e ci ho riparlato al terzo tributo ad Augusto a Novellara dove era presente con Camper, marito e due figli.

 
 
 

sulle polemiche del mio vecchio articolo, riparliamo di "SESSO"

Post n°110 pubblicato il 10 Giugno 2009 da sartinirenzo
 
Tag: Sesso
Foto di sartinirenzo

Va bene. Dico la verità. Qualcuno di voi mi ha scritto in privato facendomi notare che probabilmente, questo scritto “è farina del mio sacco”. E infatti è vero. Non l’ho ripreso da un blog, scazzeggiando per la rete, come avevo scritto; avevo detto una piccola bugia. E materiale mio. Delle riflessioni mie a pagine aperte, che mi hanno fatto anche litigare con altri che mi hanno accusano di istigare a tradire, di essere insomma un “rovina famiglie” Mi ha consolato invece un messaggio di una signora di Cuneo, 43enne, che senza conoscermi si è lasciata andare alla confidenza, di avergli “fotografato” lo stato attuale della sua vita privata. Non si scandalizzino i benpensanti, è destinato a persone intelligenti che sanno capire. Ci sarà chi lo leggerà con noia, chi con attenzione. Ho il coraggio di dire le cose come le penso, forse non come realmente stanno. Una confessione. Lascio a voi il parere sulla riflessione che vi farà fare, non voglio sapere cosa ne pensate, non mi interessa. Secondo me ci ha molto dato...

...la vita a due non e’ certo facile. Ci sono molte ragioni per cui la vita ci fa dimenticare, senza ombra di dubbio la cosa più importante: il sesso. Se non lo si fa, si diventa seriosi, irascibili, scontrosi. I pensieri di tutti i giorni ci annullano questo stimolo importante. A volte viene dimenticato per lunghi periodi senza che ci sia una vera ragione; lo facciamo diventare una rara abitudine. Chi non ha mai riflettuto su questa questione. Ed il bello e’ che non ci sentiamo in colpa, la quale e’ quasi sempre dell’altro. No, non ci sentiamo mai in colpa; ci rendiamo magari conto che di certo non ci mancano la voglia e lo stimolo,  ma l’abitudine, la routine, la svogliatezza, la cosa fatta meccanicamente di certo non aiuta il rapporto. Farlo diventa noioso, si cercano scuse, si va a dormire più tardi guardando la televisione e magari ci si addormenta sul divano, si fa tardi la notte leggendo e che altro... Si attende che il compagna o la compagna si addormentino, perché magari è diventato un fastidio. Si accusano la stanchezza (spesso vera) o dolori qua e la che ci impediscono di concentrarci. Diventa increscioso. E’ crudo ma è così. Magari ambedue stiamo pensando che saremmo in grado di dare ancora tanto di più. Non so di chi è la colpa, di certo di entrambi. Libri di psicologia e psicologi famosi spiegano che a quel punto bisogna parlarne, parlarsi. Ma parlare a chi? A chi sappiamo benissimo che non capirebbe? Che sappiamo sarebbe una cosa inutile? Per parlarsi, per capirsi bisogna essere in due e magari  essere anche intelligenti. Quanti reputano intelligente il proprio patner? Chi meglio di noi conosce il proprio compagno, la propria compagna. Meglio l’amore o meglio il sesso? Per me, sicuramente meglio il sesso. Per tutti non è cosi; qualcuno troverà da ridire, non tutti saranno d’accordo. L’amore spesso finisce troppo presto. Il sesso no, se è importante aiuta. Ti rivitalizza. Di quello in cui la passione ti divora, il momento in cui si accende la fiamma. Ho conosciuto del sesso importante.  Le compagne che nel tempo mi hanno dimostrato di aver  voglia di dare, da me hanno ricevuto. Non sono certo facili da trovare, questo tipo di persone. Certo una minoranza rispetto alle altre. Ha ricevuto chi ha dato, senza domande, ci siamo capiti da soli. Io credo che queste sensazioni si possono sentire a pelle. C’è stato poco bisogno di parlare, ci siamo capiti subito. Non voglio fare distinzioni di sesso. Con loro ho parlato, anche per loro è stato così, perché cercavano quello che ho cercavo io. Quando questo tipo di persone si incontrano, si arriva alla perfezione della cosa. In questo rapporto poi si trovano anche le altre cose, l’intelligenza, il romanticismo, la dolcezza, le premure e tutto quello che fa bello lo stare insieme. Il difficile è proprio questo; il sesso richiede impegno, attenzione, premure. Se è così per entrambi, diventa pura follia, spregiudicatezza. Dalle mie passate esperienze ho tratto la mia personale convinzione che il sesso solo per il gusto di farlo non mi piace più. Non mi interessa più. L’amore non mi ha dato molta soddisfazione, non sono bugiardo ne ipocrita a dire questo. Il sesso, quello importante quello si… E allora ecco il motivo, la nostra giustificazione per cercarlo da  altre parti.  Quando lo si trova, diventa bellissimo, si accende la fiamma, la passione. Quando raccogli il frutto, quando si coglie quel fiore, si puo anche perdere la testa. Per questo una volta di più, amo le donne che tradiscono e lo sanno fare in modo intelligente. Sono loro che sanno dare di più. Quelle che ti donano tutto e di più senza pudore. Le più vere, le più trasgressive, le più passionali, quelle che hanno "il sangue al cuore". Quelle che sanno mentire bene. Quando il piede trova la sua scarpa, lo score sale, con il tempo e con la conoscenza l’affiatamento migliora. Viene la voglia di vedersi più spesso, si ha voglia di approfondire e scambiarci le nostre esperienze cercando di migliorarle, si dà il meglio di noi, si cerca ogni occasione per rincontrarsi di nuovo. Quellie che rimangono dall’altra parte, la maggioranza silenziosa, quellie considerati “perbene” non sono diversi, sono potenziali clienti del tradimento fatto o subito che sia... Molti di voi non concorderanno, ma io non sono mai stato un benpensante... uno che ama stare nelle regole... ah dimenticavo: il sesso non ha età, se hai voglia di dare.

L'immagine del Tag non è pornografia, ma un famoso quadro del Pittore Francese Gustave Courbet del 1866 dal titolo: L'origine du munde

 
 
 

Stagioni... ricordo di un concerto...

Post n°109 pubblicato il 05 Giugno 2009 da sartinirenzo
 
Tag: Nomadi
Foto di sartinirenzo

Stagioni…

 Siamo partiti sabato mattina per l’Umbria in tre: io con la mia Lambretta 175 e l'amico Andrea dietro come passeggero e Carletto con la sua Vespa 150 acquistata nuova di pacco. Il benessere ci ha improvvisamente colpito: in un anno abbiamo cambiato i nostri motorini e siamo passati a mezzi un pò più sofisticati. Anche se devo dire che fare 600 chilometri tra andata e ritorno in un giorno per andare a un concerto e’ un po da pazzi e sempre un’avventura. La settimana scorsa li avevamo raggiunti ai confini della Toscana e un violento temporale ci aveva colto proprio mentre alzavamo le nostre mini tende canadesi alla fine del concerto e ci preparavamo per andare a dormire; morale della favola: uno dei peggiori temporali dell’epoca con la notte passata in bianco, bagnati fradici come pochi a togliere l’acqua che sembrava un fiume dentro la canadese due posti. Ma questo è solo una delle tante cose che potrei raccontare di questo errare avventuroso... Tutti gli amici conosciuti... li ricordo uno per uno, ricordo tutto! Oggi per fortuna il tempo è bello. Arriviamo sul tardo pomeriggio abbastanza stanchi del viaggio e i ragazzi dello staff sono già la; Bigi, grande tecnico delle luci, sempre taciturno quando è intento al suo lavoro è in bilico sugli altoparlanti intento a finire di montare l'impianto luci... è un perfezionista e gli paice studiare e ristudiare gli effetti… Pecchia, Marchino Piero, con gli altri stanno aiutando Buttarelli a scaricare tutto il materiale dal grande van che ospita gli strumenti e gli altri impianti. Athos, il nostro grande amico pratese ha sempre la fortuna (ancora oggi) di avere scaricato per primo il suo materiale e con il tutto già montato sta attaccando i cavi che dal palco arrivano al suo grande mixer. Abbiamo conosciuto sua moglie, ragazza simpaticissima.  L’allestimento del palco procede velocissimo data ormai l’esperienza di tutti i componenti lo staff. Stasera sarà sicuramente uno dei grandi concerti che siamo abituati a vedere. Beppe arriva per primo, poi tutti gli altri. Un saluto veloce a poi le prove. Le note della tastiera e gli accordi di Stagioni li riconosco subito, Beppe le prova e le riprova e non sembra particolarmente soddisfatto di ciò che esce dall’amplificazione  e lo fa presente a Marchino al mixer di palco. Poco dopo però,  le alte note della tastiera fanno capire che tutto è andato  a posto come sempre. Augusto è un po taciturno e poco affabile stasera, veste, molto elegante una giacca di camoscio marrone, poche parole e si prova: Tutto a posto e Aiutala sono le due canzoni. Sotto il palco si applaude, Siamo fortunati: non sempre alle prove ci hanno fatto assistere, a volte ci fanno anche uscire. Non è certamente colpa dei Nomadi ma dell’organizzazione. Una volta ne parlammo con Augusto, il quale ci aveva detto che nei contratti con L’Arci, c’era questa loro richiesta di far assistere alle prove anche il pubblico, invece con altri organizzatori no, questo non era possibile. Era la solita storia con le forze dell’ordine: a volte ci facevano uscire non capendo qual’è il rapporto dei Nomadi con il loro pubblico. Un episodio increscioso accade quando un folto gruppo di ragazzi rompe loro le scatole per tutto il tempo che erano a mangiare con richieste continue di foto e autografi. Si vedeva chiaramente che erano scocciati di questo fatto; noi che li conoscevamo bene sapevamo che la cena è il loro momento di relax e non amavano essere scocciati; tutto questo non succedeva in certe serate quando alla fine erano proprio loro a chiamarci per stare al loro tavolo. Credo che abbiano sempre apprezzato questo nostro comportamento, mai entrante. Dopo la cena a base di vino e panini, il saluto con gli amici e le amiche della prima fila quasi sempre la stessa e tale ormai da considerarsi una famiglia, finalmente inizia il concerto. Non mi dilungherò molto stavolta a spiegare l’emozione di tutto cio che è seguito; ma solo quello intensissimo per me di ascoltare il primo pezzo che e’, e rimane ancora oggi, la mia canzone preferita: Stagioni! Beppe arriva sul palco al buio da solo, si siede alle tastiere e nel medesimo istante con un grandioso effetto di luci blu e verde due faretti si accendono e illuminano solo lui e le sue tastiere con due coni di luce. Penso alla bravura del burbero e rustico ma efficente tecnico di prim'ordine delle luci... Bigi. Poi partono le prime note e la lunga introduzione da solista di Beppe di questo pezzo fantastico, emozionale e bellissimo… poi dopo quattro minuti contati di introduzione ascoltato in religioso silenzio, arriva Augusto… e parte la sua voce… un brivido, ragazzi, per me un vero brivido, tanta è l’emozione che mi dà questo pezzo... il pubblico Nomade non rimane insensibile e sente a pelle queste emozioni… 100, 1000 accendini si accendono e rendono bellissimo l’ambiente… ma come si fa a descrivere le emozioni: impossibile! Stagioni è troppo bella, per descrivere ancora oggi le emozioni che mi sa dare… fa freddo, ma c’è il fuoco accanto a te… canta Augusto, ma dopo anche: com’è strano essere amanti io e te, eravamo ieri amici io e te… Bellissima… Ancora una volta, con tantissimo sentimento… Renzo

 
 
 

La donna ideale, la regina dei miei sogni…

Post n°106 pubblicato il 29 Maggio 2009 da sartinirenzo
 
Tag: Nomadi
Foto di sartinirenzo

La donna ideale, la regina dei miei sogni...

 Da pochi giorni, qualcosa di strano ha preso piano piano l'avvento su me. Mi sono sentito un po' fuori dal mondo e mi sono chiesto, mentre stavo pensando, che cos'era quel presentimento, chi era quell'angelo al vento.  E sei tu che ora diventi la regina dei miei sogni che vola attraverso il cielo della mia realtà, ora che fai parte dei miei segreti pensieri, brilla la speranza che stai pensando un poco a me. Quando risento la tua voce, ritrovo la gioia che mi dai. Sei tu la regina dei miei sogni che viene a rivelarmi confortanti verità, ti prego non lasciarmi più da solo, dammi la speranza che stai pensando un poco a me. Sei tu, purtroppo donna per me irraggiungibile, che stai volando attraverso il cielo della mia realtà, ora che da poco, fai parte dei miei segreti pensieri.

 
 
 
 
 

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